L’importanza di “Una vita da social” rilevata dalla senatrice novarese Ferrara
NOVARA – La senatrice novarese del Partito democratico, Elena Ferrara, interviene sull’iniziativa “Una vita da social”, campagna nazionale promossa da Polizia di Stato e dal Miur e che giovedì 19 febbraio farà tappa a Novara.
Una campagna per la sensibilizzazione sui rischi connessi all’uso dei social network. Un tema centrale nell’attività istituzionale della senatrice, prima firmataria del Ddl 1261 per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, nato da un’indagine conoscitiva della Commissione Diritti Umani, di cui Ferrara è componente.
NOVARA – La senatrice novarese del Partito democratico, Elena Ferrara, interviene sull’iniziativa “Una vita da social”, campagna nazionale promossa da Polizia di Stato e dal Miur e che giovedì 19 febbraio farà tappa a Novara.
Una campagna per la sensibilizzazione sui rischi connessi all’uso dei social network. Un tema centrale nell’attività istituzionale della senatrice, prima firmataria del Ddl 1261 per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, nato da un’indagine conoscitiva della Commissione Diritti Umani, di cui Ferrara è componente.
«Il lavoro svolto in stretta collaborazione con la Polizia Postale e delle comunicazioni, a partire dal convegno “Il Web non è il Far West” promosso a Novara in occasione del Safer Internet Day 2014, mi ha fatto apprezzare la professionalità e l’elevata capacità degli agenti di comunicare con i ragazzi – dichiara Ferrara – Raccontare in modo semplice e diretto i rischi e le responsabilità, legate all’attività e ai comportamenti che si assumono in rete, è certamente la chiave giusta per agire sul fenomeno. Ne sono sempre più convinta, anche alla luce delle numerose richieste di incontro, che sempre più spesso mi vengono rivolte dagli stessi studenti e che mi portano nelle scuole di ogni parte d’Italia per parlare di cyberbullismo e della proposta di legge che ho presentato. Anche per questo – conclude Ferrara nella sua nota stampa – nel Ddl la scuola ha un ruolo fondamentale nel processo di educazione digitale dei ragazzi».
mo.c.