Lavoro, tra le ombre anche qualche luce

Lavoro, tra le ombre anche qualche luce
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NOVARA – Da più parti, ormai, il messaggio sembra essere lo stesso: qualcosa si sta muovendo sul fronte del lavoro e dell’occupazione. Le imprese cominciano a dimostrare più ottimismo e anche le ultime previsioni congiunturali dell’Ain lo confermano. Segnalando fra l’altro un dato molto positivo per ciò che riguarda l’occupazione: «Un aspetto sorprendente di queste previsioni congiunturali – aveva spiegato il direttore dell’Ain, Aureliano Curini – è il forte miglioramento degli indicatori relativi al mercato del lavoro, con il saldo ottimisti/pessimisti sulle aspettative di occupazione che sale da 4,2 a 13,9 punti, raggiungendo il massimo dell’ultimo decennio, e il forte calo, dal 18,3% al 7%, ai minimi degli ultimi sette anni, delle intenzioni di fare ricorso alla Cassa integrazione».

NOVARA – Da più parti, ormai, il messaggio sembra essere lo stesso: qualcosa si sta muovendo sul fronte del lavoro e dell’occupazione. Le imprese cominciano a dimostrare più ottimismo e anche le ultime previsioni congiunturali dell’Ain lo confermano. Segnalando fra l’altro un dato molto positivo per ciò che riguarda l’occupazione: «Un aspetto sorprendente di queste previsioni congiunturali – aveva spiegato il direttore dell’Ain, Aureliano Curini – è il forte miglioramento degli indicatori relativi al mercato del lavoro, con il saldo ottimisti/pessimisti sulle aspettative di occupazione che sale da 4,2 a 13,9 punti, raggiungendo il massimo dell’ultimo decennio, e il forte calo, dal 18,3% al 7%, ai minimi degli ultimi sette anni, delle intenzioni di fare ricorso alla Cassa integrazione».
E nonostante il bilancio anagrafico delle imprese piemontesi diffuso da UnionCamere e relativo al primo trimestre del 2015 registri ancora un segno meno (con Novara, però, che conquista la posizione migliore in regione), anche nel mondo dell’artigianato si comincia a respirare un’aria più “leggera” e per la prima volta da anni torna positivo il bilancio dell’occupazione: «Per cercare di capire se effettivamente si può incominciare a parlare di una ripresa del lavoro – afferma il direttore della Cna Piemonte Nord Elio Medina – abbiamo voluto comparare i dati delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Effettivamente, a fronte di un incremento dei nuovi posti di lavoro creati, abbiamo verificato un decremento delle interruzioni: erano state 220 nel primo trimestre dell’anno scorso e solo 149 nel primo trimestre di quest’anno, con un saldo positivo di 87 nuovi posti di lavoro in un trimestre».

Cassa integrazione: Novara migliora, ma è exploit nel settore industriale
A fronte di una tanto attesa (e sempre più vicina, pare) uscita dal tunnel della crisi, a gelare un po’ gli umori arrivano le rilevazioni sulle richieste di cassa integrazione nei primi tre mesi dell’anno dell’Osservatorio Cisl Piemonte: il primo trimestre del 2015 fa segnare una decisa riduzione delle autorizzazioni di cassa integrazione, ed è la prima volta dall’inizio della crisi (2008/2009) che questo fenomeno assume dimensioni così ampie. Fin qui tutto bene, se non fosse che l’andamento trimestrale in Piemonte è molto meno positivo di quello nazionale. Le ore complessivamente autorizzate nel primo trimestre 2015 sono state poco meno di 26 milioni, con un lieve aumento rispetto al IV trimestre 2014 (24 milioni).
A livello provinciale è il Verbano-Cusio-Ossola che fa registrare l’andamento decisamente più negativo rispetto alle altre province piemontesi: le ore autorizzate a Verbania sono aumentate complessivamente nell’ultimo trimestre di quasi 249 mila, passando da 452.048 a 736.885. Nel settore industriale ore sono più che raddoppiate: da 244 mila sono schizzate a 550 mila, con un aumento di 306 mila. La sensibile crescita riguarda la cassa integrazione ordinaria che quella straordinaria, mentre si registra un lieve calo in quella in deroga. Quanto a Novara, invece, si segnala un aumento di 51 mila ore a Novara dove però il comparto industriale fa registrare un vero exploit: in tre mesi le ore di cassa integrazione sono balzate da 1.467.277 a 2.116.296, con un aumento significativo della cassa straordinaria e una diminuzione sia dell’ordinaria che della cassa in deroga. «Si tratta di dati con più luci che ombre – spiega il segretario generale della Cisl Piemonte Orientale, Luca Caretti –, anche se il territorio del Verbano-Cusio-Ossola è esposto più di altri e un processo di deindustrializzazione in atto da qualche tempo. Gli altri territori, pur essendo in linea con i dati regionali, che risultano, però, peggiori di quelli nazionali, presentano segnali di netto miglioramento e anche Novara mostra segnali di ripresa».

1 maggio di solidarietà
Intanto, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil preannunciano per Novara un 1° maggio all’insegna della solidarietà e dei diritti per celebrare la festa del lavoro 2015 che ha come slogan “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso”. «Il termine “possibilità”, motore dell’agire dell’individuo all’interno della società, è stato sostituito con quello di “paura”: la paura portata dall’assenza di lavoro e dall’incertezza del futuro. Austerità, mancanza di prospettiva e individualismo hanno preso il posto di concetti quali la solidarietà. Una solidarietà che deve tornare principio cardine dell’agire collettivo e individuale».
Il concentramento è fissato alle 9.30 in piazza Cavour e proseguirà per corso Cavour, corso Italia, Barriera Albertina, largo Costituente, via fratelli Rosselli, corso Mazzini con termine in piazza Gramsci. Intorno alle 10.30 dal palco modererà gli interventi il segretario generale Uil Novara Verbania Cusio Ossola Raffaele Arezzi, il segretario generale della Cgil Novara e Verbano Cusio Ossola Giuseppe Mantovan illustrerà la situazione occupazionale territoriale, poi due interventi di lavoratori a nome di Cisl e Uil territoriale espressione di realtà privata e pubblica, per concludersi con l’intervento del segretario confederale regionale della Cisl Alessio Ferraris. La manifestazione sarà accompagnata dalla Band Bandakadabra.

Laura Cavalli

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