“Legittima difesa” punto fermo per Zaia

“Legittima difesa”  punto fermo per Zaia
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NOVARA - Si è fatto attendere un po’ più del previsto, quasi tre quarti d’ora, ma alla fine il “governatore” del Veneto Luca Zaia, giunto ieri pomeriggio a Novara (reduce da Asti dove ha partecipato all’adunata nazionale degli Alpini) per sostenere il candidato sindaco Alessandro Canelli, non ha affatto deluso le aspettative dei simpatizzanti del “Carroccio” e delle altre liste che sostengono la sua coalizione.

Se la sera prima ai “grillini” era stata sufficiente una pedana rialzata, il “Doge” (come l’anno invocato a gran voce diversi militanti leghisti) si è accontentato di una panchetta sotto il portici di via Fratelli Rosselli per rendersi visibile a tutti. Con lui, oltre a Canelli, il “segretario nazionale” (cioè piemontese) della Lega Nord, Riccardo Molinari.

Zaia non ha perso l’occasione per “scaldare” fin da subito la platea puntando soprattutto su quattro temi fondamentali come la proposta di legge riguardante la legittima difesa, un inasprimento delle pene; e poi una certezza della loro esecuzione e nuovi strumenti per le Forze dell’ordine. E ancora, per quanto riguarda l’immigrazione, «chiudendo le frontiere. Lo hanno fatto tutti, lo dobbiamo fare anche noi».

Luca Mattioli

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 16 maggio 2016

 

NOVARA - Si è fatto attendere un po’ più del previsto, quasi tre quarti d’ora, ma alla fine il “governatore” del Veneto Luca Zaia, giunto ieri pomeriggio a Novara (reduce da Asti dove ha partecipato all’adunata nazionale degli Alpini) per sostenere il candidato sindaco Alessandro Canelli, non ha affatto deluso le aspettative dei simpatizzanti del “Carroccio” e delle altre liste che sostengono la sua coalizione.

Se la sera prima ai “grillini” era stata sufficiente una pedana rialzata, il “Doge” (come l’anno invocato a gran voce diversi militanti leghisti) si è accontentato di una panchetta sotto il portici di via Fratelli Rosselli per rendersi visibile a tutti. Con lui, oltre a Canelli, il “segretario nazionale” (cioè piemontese) della Lega Nord, Riccardo Molinari.

Zaia non ha perso l’occasione per “scaldare” fin da subito la platea puntando soprattutto su quattro temi fondamentali come la proposta di legge riguardante la legittima difesa, un inasprimento delle pene; e poi una certezza della loro esecuzione e nuovi strumenti per le Forze dell’ordine. E ancora, per quanto riguarda l’immigrazione, «chiudendo le frontiere. Lo hanno fatto tutti, lo dobbiamo fare anche noi».

Luca Mattioli

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