Lo stato dell’economia novarese in una serata del Novara Business Club

Lo stato dell’economia novarese in una serata del Novara Business Club
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NOVARA - «I segnali di ripresa ci sono: negli ultimi trimestri il calo del costo del petrolio, il costo più basso delle materie prime, il cambio euro/dollaro, i tassi bassissimi hanno fatto aumentare la fiducia degli imprenditori. L’export è una valvola di sfogo, ma è fondamentale anche la ripresa dei consumi interni». Lo ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio di Novara, prof. Maurizio Comoli, intervenendo come ospite ad una recente conviviale del Novara Businessmen Club NBC dove ha tratteggiato lo stato dell’arte e le prospettive dell’economia novarese: «Prima della crisi economica, che il nostro territorio ha sofferto, si contavano oltre 32mila iscrizioni al registro delle imprese mentre allo scorso 30 settembre erano 31.267 - ha riferito Comoli - A fine 2008 c’erano 117mila addetti tra imprenditori e dipendenti, a fine 2013 il totale si era ridotto a 107-108mila con un taglio di circa 10.000 dipendenti. Complessivamente: dal 2000 in poi si è ampliato il settore dei servizi, il commercio ha avuto un leggero ribasso, le costruzioni hanno accusato pesantemente la crisi e non si sono ancora riprese».

Qualche numero: in base alle indagini della Camera di Commercio di Novara sulla demografia delle imprese locali, nei primi 9 mesi del 2015 sono state 60 le aziende perse dal comparto edile, in linea con lo stesso periodo del 2014, mentre le manifatture sono arretrate di sole 8 unità ed il commercio ha chiuso in leggera perdita (a fronte delle 88 unità guadagnate lo scorso anno). Saldo positivo per l’agricoltura (+16 unità rispetto al -21 dello stesso periodo del 2014): gli incrementi più netti, anche in miglioramento rispetto all’anno precedente, sono stati appunto quelli dei servizi alle imprese (+90 unità) e dell’alloggio e ristorazione (+74 unità). Allo scorso 30 settembre, in definitiva, il sistema produttivo locale era composto da imprese attive ed operanti per il 7,8% nell’agricoltura per il 30,4%, nell’industria (di cui il 18,1% nelle costruzioni) e per il 61,8%  nel terziario (25,1% nel commercio e 36,7% negli altri servizi): «In termini congiunturali non mancano segnali incoraggianti - ha proseguito Comoli - Tra aprile e giugno 2015 l’industria  manifatturiera  provinciale  ha registrato una produzione in aumento del +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. L’incremento  è  riconducibile  alle performance positive del metalmeccanico (+6,7%), nell’ambito del quale  si  segnala il buon andamento del comparto delle rubinetterie e del valvolame (+3,6%), mentre presentano  segni  negativi  l’alimentare  (?1%),  il  settore  che  raggruppa  chimica, gomma e materie plastiche (?1,4%) e, soprattutto, il sistema moda con ?5,3 %. Il fatturato realizzato verso clienti esteri evidenzia  una  variazione  positiva  in  media  del  +4%,  sostenuta  da  tutti  i  principali comparti di attività economica, in testa il metalmeccanico (+7,8%, con le rubinetterie a +2,3%). In calo  l’alimentare con -6,1%  ma per il trimestre luglio-settembre 2015  gli imprenditori confidano  nella  ripresa  di  fatturato  e ordinativi dall’estero».

 

La sfida per la futura competitività del sistema economico locale dovrà passare anche «dal riordino delle Camere di Commercio - ha concluso Comoli -  Per raggiungere la quota di 75mila iscrizioni al registro delle imprese individuata dalla normativa, la Cciaa di Novara dovrà necessariamente aggregarsi con altri enti camerali al fine di costituire economia di scala e di scopo: con un ente capofila e creando specializzazione sul territorio». 

 Nel corso della serata il presidente di NBC, Tito De Rosa, ha ricordato che il Club ha ormai tagliato il traguardo dei cinque anni di attività: «NBC, all’epoca, era  nato  dall’entusiasmo di uno sparuto gruppo di sponsor del Novara Calcio - ha detto il presidente De Rosa - Oggi ne fanno parte una trentina di Soci, in maggioranza imprenditori a cui si aggiungono alcuni professionisti. E’ un Club di lavoro, nato per  creare e sviluppare possibili occasioni di business comune. Organizziamo periodicamente incontri proprio per stimolare e  accrescere la conoscenza personale e delle rispettive attività. Vige il principio della “non concorrenza” secondo cui possono entrare a far parte di NBC un solo imprenditore o professionista per specifico settore di attività».

Attualmente NBC è impegnato nel “Progetto Sviluppo”: «Siamo entrati nella fase degli incontri “one to one”, svolti solitamente al mattino o nel tardo pomeriggio, proprio per scambiare business - evidenzia il vicepresidente di NBC, Gabriele Appendino - Si tratta di occasioni in cui i Soci possono coinvolgere anche nuovi ospiti con lo scopo di aumentare le opportunità di affari».

mo.c.


NOVARA - «I segnali di ripresa ci sono: negli ultimi trimestri il calo del costo del petrolio, il costo più basso delle materie prime, il cambio euro/dollaro, i tassi bassissimi hanno fatto aumentare la fiducia degli imprenditori. L’export è una valvola di sfogo, ma è fondamentale anche la ripresa dei consumi interni». Lo ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio di Novara, prof. Maurizio Comoli, intervenendo come ospite ad una recente conviviale del Novara Businessmen Club NBC dove ha tratteggiato lo stato dell’arte e le prospettive dell’economia novarese: «Prima della crisi economica, che il nostro territorio ha sofferto, si contavano oltre 32mila iscrizioni al registro delle imprese mentre allo scorso 30 settembre erano 31.267 - ha riferito Comoli - A fine 2008 c’erano 117mila addetti tra imprenditori e dipendenti, a fine 2013 il totale si era ridotto a 107-108mila con un taglio di circa 10.000 dipendenti. Complessivamente: dal 2000 in poi si è ampliato il settore dei servizi, il commercio ha avuto un leggero ribasso, le costruzioni hanno accusato pesantemente la crisi e non si sono ancora riprese».

Qualche numero: in base alle indagini della Camera di Commercio di Novara sulla demografia delle imprese locali, nei primi 9 mesi del 2015 sono state 60 le aziende perse dal comparto edile, in linea con lo stesso periodo del 2014, mentre le manifatture sono arretrate di sole 8 unità ed il commercio ha chiuso in leggera perdita (a fronte delle 88 unità guadagnate lo scorso anno). Saldo positivo per l’agricoltura (+16 unità rispetto al -21 dello stesso periodo del 2014): gli incrementi più netti, anche in miglioramento rispetto all’anno precedente, sono stati appunto quelli dei servizi alle imprese (+90 unità) e dell’alloggio e ristorazione (+74 unità). Allo scorso 30 settembre, in definitiva, il sistema produttivo locale era composto da imprese attive ed operanti per il 7,8% nell’agricoltura per il 30,4%, nell’industria (di cui il 18,1% nelle costruzioni) e per il 61,8%  nel terziario (25,1% nel commercio e 36,7% negli altri servizi): «In termini congiunturali non mancano segnali incoraggianti - ha proseguito Comoli - Tra aprile e giugno 2015 l’industria  manifatturiera  provinciale  ha registrato una produzione in aumento del +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. L’incremento  è  riconducibile  alle performance positive del metalmeccanico (+6,7%), nell’ambito del quale  si  segnala il buon andamento del comparto delle rubinetterie e del valvolame (+3,6%), mentre presentano  segni  negativi  l’alimentare  (?1%),  il  settore  che  raggruppa  chimica, gomma e materie plastiche (?1,4%) e, soprattutto, il sistema moda con ?5,3 %. Il fatturato realizzato verso clienti esteri evidenzia  una  variazione  positiva  in  media  del  +4%,  sostenuta  da  tutti i principali comparti di attività economica, in testa il metalmeccanico (+7,8%, con le rubinetterie a +2,3%). In calo  l’alimentare con -6,1%  ma per il trimestre luglio-settembre 2015  gli imprenditori confidano  nella  ripresa  di  fatturato  e ordinativi dall’estero». 

La sfida per la futura competitività del sistema economico locale dovrà passare anche «dal riordino delle Camere di Commercio - ha concluso Comoli -  Per raggiungere la quota di 75mila iscrizioni al registro delle imprese individuata dalla normativa, la Cciaa di Novara dovrà necessariamente aggregarsi con altri enti camerali al fine di costituire economia di scala e di scopo: con un ente capofila e creando specializzazione sul territorio». 

 Nel corso della serata il presidente di NBC, Tito De Rosa, ha ricordato che il Club ha ormai tagliato il traguardo dei cinque anni di attività: «NBC, all’epoca, era  nato  dall’entusiasmo di uno sparuto gruppo di sponsor del Novara Calcio - ha detto il presidente De Rosa - Oggi ne fanno parte una trentina di Soci, in maggioranza imprenditori a cui si aggiungono alcuni professionisti. E’ un Club di lavoro, nato per  creare e sviluppare possibili occasioni di business comune. Organizziamo periodicamente incontri proprio per stimolare e  accrescere la conoscenza personale e delle rispettive attività. Vige il principio della “non concorrenza” secondo cui possono entrare a far parte di NBC un solo imprenditore o professionista per specifico settore di attività».

Attualmente NBC è impegnato nel “Progetto Sviluppo”: «Siamo entrati nella fase degli incontri “one to one”, svolti solitamente al mattino o nel tardo pomeriggio, proprio per scambiare business - evidenzia il vicepresidente di NBC, Gabriele Appendino - Si tratta di occasioni in cui i Soci possono coinvolgere anche nuovi ospiti con lo scopo di aumentare le opportunità di affari».

mo.c.


 

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