I dati

Mercato immobiliare a Novara: buona performance nel residenziale

sebbene si stiano intravedendo alcuni segnali rivelatori di un’attenuazione della spinta espansiva che ha caratterizzato il settore negli ultimi due anni

Mercato immobiliare a Novara: buona performance nel residenziale
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È quanto emerge dall’analisi contenuta nel 1° Osservatorio Immobiliare 2023 di Nomisma

Mercato immobiliare

“Il mercato residenziale della città di Novara mostra ancora una buona performance, sebbene si stiano intravedendo alcuni segnali rivelatori di un’attenuazione della spinta espansiva che ha caratterizzato il settore negli ultimi due anni.”- è quanto emerge dall’analisi del 1° Osservatorio Immobiliare 2023 di Nomisma dedicato ai mercati intermedi.

Il mercato residenziale

Le incertezze congiunturali legate al quadro macroeconomico stanno avendo effetti sulla domanda potenziale, che ha ridotto il proprio budget di spesa per l’acquisto di una casa, come sottolinea il 78% degli operatori locali interpellati. Ad alimentare le difficoltà di accesso alla compravendita contribuisce l’andamento dei prezzi delle abitazioni che, su base annuale, segna +3,7% per le abitazioni nuove e +2,8% per le usate. Invariati i tempi medi di vendita (pari a 5,5 mesi per le abitazioni usate), mentre non riscontra evoluzioni positive il divario tra prezzo richiesto ed effettivo che rimane stabile al 4,5% per il residenziale nuovo e passa dall’8 all’8,5% per l’usato. Sul versante locativo la domanda risulta migliore in ragione di un consistente aumento dei canoni di affitto (+5,2%) e un’ulteriore contrazione dei tempi medi di locazione, che passano in un anno da 1,5 a 1,4 mesi. In crescita i rendimenti potenziali lordi da locazione (6,1%) che si confermano tra i più elevati dei 13 mercati intermedi.

Il comparto non residenziale

Seppure in un contesto di perdurante incertezza il mercato direzionale di Novara registra per il secondo anno consecutivo un’evoluzione positiva dei valori di compravendita (+1,5%). Segnali meno incoraggianti arrivano dai tempi medi di vendita e dal divario tra prezzo richiesto ed effettivo, che tornano a crescere passando rispettivamente da 10,5 a 11 mesi e dal 13 al 13,5%. Non dissimile la situazione sul fronte delle locazioni dove si registra un aumento medio dei canoni dell’ordine del +0,9% e un allungamento dei tempi medi di locazione, ora pari a 8 mesi. Si presenta analoga la situazione nel comparto commerciale dove i valori tendono a migliorare a livello urbano (+2,4% su base annua), mentre i tempi necessari a concludere una trattativa rimangono lunghi (12 mesi). Dopo oltre 10 anni i canoni tornano a segnare una variazione positiva (+1,9%). Stabili a 7 mesi i tempi medi per affittare uno spazio commerciale.

Le previsioni sul mercato residenziale

Le aspettative degli operatori locali intervistati prevedono un rallentamento del settore della compravendita con flessioni dei valori e della quantità di operazioni, mentre ci si attende un trend migliore in corrispondenza del comparto locativo ascrivibile ad un innalzamento sia dei canoni sia del numero di locazioni.

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