Nasce il gruppo “Io, Novara”, ma non sparisce quello del Pdl

Nasce il gruppo “Io, Novara”, ma non sparisce quello del Pdl
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NOVARA - Dopo tre mesi di immobilità il Consiglio comunale si è riunito ieri. La lunga chiusura dell’aula di palazzo Cabrino ha accumulato nell’ordine del giorno 14 interrogazioni e 13 mozioni alcune delle quali molto datate. 

La seduta si è aperta leggermente in ritardo, a causa di una conferenza dei capigruppo, per discutere dell’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio di lunedì 26 ottobre, della delibera per la Tosap, relativa agli spazi pubblicitari. Questo servizio è, infatti, nell’imminenza del bando. 

Il presidente del consiglio Massimo Bosio ha subito dovuto dirimere la questione,  sorta a seguito della richiesta di quattro consiglieri del Pdl (Andretta, Arnoldi, Giuliano, Monteggia) di cambiare il nome del gruppo da ‘Pdl Berlusconi per Novara’ in ‘Io, Novara – Movimento civico’. Poiché come ha spiegato Bosio «il regolamento del Consiglio comunale prevede essere la modifica della denominazione possibile, soltanto qualora vi sia l’unanimità dei componenti » alla fine sono stati costituiti due gruppi uno con capogruppo Andretta e un altro con capogruppo Silvana Moscatelli, l’unica che non ha fatto la richiesta. 

Quasi al termine della sessione mattutina  sempre  il consigliere Daniele Andretta, a nome anche di Forza Italia, Democrazia Cristiana e Fratelli d’ Italia che hanno poi diramato un comunicato,  ha approfittato del rientro in aula  del sindaco per sollevare il caso «del Comune di Novara che sembra essere diventato un ufficio di collocamento. Quello che leggiamo  sui giornali  - ha continuato - è un uso distorto dell’istituzione Comune che senza alcuna selezione e trasparenza supporta l’iniziativa puramente commerciale di una multinazionale, illudendo della creazione di posti di lavoro stabili quando in realtà trattasi di contratti saltuari e legati a risultati di vendita, arrivando come abbiamo letto persino a 500 euro al mese. Evidentissimo l’uso strumentale per fini elettorali, giocando pericolosamente sulla promessa di un posto di lavoro sotto l’egida del Comune di Novara. Da oggi la sala consiliare di palazzo Cabrino – ha aggiunto a margine – detta i prezzi come una casbah».

Ha risposto il sindaco Andrea Ballarè: «Non è la prima e non sarà l’ultima volta che il Comune si mette a disposizione per incrociare domanda e offerta di lavoro sia in questo caso, sia come abbiamo fatto con Esselunga. Sono stati gli imprenditori a rivolgersi a noi per utilizzare il canale di comunicazione che il Comune ha con i cittadini. Mi chiedo – ha continuato – come sia possibile che un rappresentante delle istituzioni possa contestare questo comportamento. Il Comune ha offerto alla Lavazza la location per le selezioni. Il fatto di applicare contratti differenti, non credo che possa essere considerato meritevole di non attenzione. Non per niente, a dimostrazione della bontà di queste iniziative, passano centinaia di candidature. Vi posso garantire – ha detto rivolgendosi a tutti i consiglieri – che qualsiasi azienda grande o piccola richiederà la collaborazione del sindaco per dare posti di lavoro troverà sempre le porte aperte. Noi mettiamo a disposizione dei locali, non segnaliamo le persone, le mettiamo solo in contatto».

Maria Teresa Ugazio 

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 22 ottobre 2015

NOVARA - Dopo tre mesi di immobilità il Consiglio comunale si è riunito ieri. La lunga chiusura dell’aula di palazzo Cabrino ha accumulato nell’ordine del giorno 14 interrogazioni e 13 mozioni alcune delle quali molto datate. 

La seduta si è aperta leggermente in ritardo, a causa di una conferenza dei capigruppo, per discutere dell’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio di lunedì 26 ottobre, della delibera per la Tosap, relativa agli spazi pubblicitari. Questo servizio è, infatti, nell’imminenza del bando. 

Il presidente del consiglio Massimo Bosio ha subito dovuto dirimere la questione,  sorta a seguito della richiesta di quattro consiglieri del Pdl (Andretta, Arnoldi, Giuliano, Monteggia) di cambiare il nome del gruppo da ‘Pdl Berlusconi per Novara’ in ‘Io, Novara – Movimento civico’. Poiché come ha spiegato Bosio «il regolamento del Consiglio comunale prevede essere la modifica della denominazione possibile, soltanto qualora vi sia l’unanimità dei componenti » alla fine sono stati costituiti due gruppi uno con capogruppo Andretta e un altro con capogruppo Silvana Moscatelli, l’unica che non ha fatto la richiesta. 

Quasi al termine della sessione mattutina  sempre  il consigliere Daniele Andretta, a nome anche di Forza Italia, Democrazia Cristiana e Fratelli d’ Italia che hanno poi diramato un comunicato,  ha approfittato del rientro in aula  del sindaco per sollevare il caso «del Comune di Novara che sembra essere diventato un ufficio di collocamento. Quello che leggiamo  sui giornali  - ha continuato - è un uso distorto dell’istituzione Comune che senza alcuna selezione e trasparenza supporta l’iniziativa puramente commerciale di una multinazionale, illudendo della creazione di posti di lavoro stabili quando in realtà trattasi di contratti saltuari e legati a risultati di vendita, arrivando come abbiamo letto persino a 500 euro al mese. Evidentissimo l’uso strumentale per fini elettorali, giocando pericolosamente sulla promessa di un posto di lavoro sotto l’egida del Comune di Novara. Da oggi la sala consiliare di palazzo Cabrino – ha aggiunto a margine – detta i prezzi come una casbah».

Ha risposto il sindaco Andrea Ballarè: «Non è la prima e non sarà l’ultima volta che il Comune si mette a disposizione per incrociare domanda e offerta di lavoro sia in questo caso, sia come abbiamo fatto con Esselunga. Sono stati gli imprenditori a rivolgersi a noi per utilizzare il canale di comunicazione che il Comune ha con i cittadini. Mi chiedo – ha continuato – come sia possibile che un rappresentante delle istituzioni possa contestare questo comportamento. Il Comune ha offerto alla Lavazza la location per le selezioni. Il fatto di applicare contratti differenti, non credo che possa essere considerato meritevole di non attenzione. Non per niente, a dimostrazione della bontà di queste iniziative, passano centinaia di candidature. Vi posso garantire – ha detto rivolgendosi a tutti i consiglieri – che qualsiasi azienda grande o piccola richiederà la collaborazione del sindaco per dare posti di lavoro troverà sempre le porte aperte. Noi mettiamo a disposizione dei locali, non segnaliamo le persone, le mettiamo solo in contatto».

Maria Teresa Ugazio 

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 22 ottobre 2015

 

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