Nel 1° semestre del 2024 la cassa integrazione in Piemonte cresce del 43,8%
“Le forti preoccupazioni relative alle situazioni di crisi aziendali piemontesi trovano, purtroppo, conferma nei dati relativi alla cassa integrazione"
In Piemonte, nei primi sei mesi del 2024, come evidenziano i dati del Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL Nazionale, sono state richieste 22.350.969 ore di cassa integrazione, in aumento del 43,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 (+47,1% ordinaria, +43,5% straordinaria, -86% in deroga).
A livello nazionale sono state autorizzate 250.792.430 ore, con un incremento del 21,2%.
Dati provinciali
L’andamento nelle province piemontesi, nel confronto tra il primo semestre 2024 e 2023, è stato il seguente: Biella +132,5%, Torino +75%, Novara +71,4%, Verbania +23,7%, Vercelli +19,9%, Alessandria +0,5%, Asti -11,9%, Cuneo -68%.
Torino, con 14.860.621 ore, è la provincia più cassaintegrata d’Italia, seguita da Milano e Napoli.
Così il segretario Gianni Cortese
“Le forti preoccupazioni relative alle situazioni di crisi aziendali piemontesi trovano, purtroppo, conferma nei dati relativi alla cassa integrazione. Torino, in particolare, si conferma la provincia con il maggior utilizzo di ore di ammortizzatori sociali. Incide sul dato la condizione dello stabilimento Stellantis di Mirafiori che, la scorsa settimana, ha visto il prolungamento fino a fine anno del periodo di durata dei contratti di solidarietà, ampliando il numero di addetti coinvolti (3.000 lavoratori in totale). Le difficoltà diffuse del tessuto produttivo del nostro territorio sono confermate anche dalle rilevazioni sull’andamento negativo dei livelli di produzione, ordini e fatturato delle piccole e medie imprese torinesi che, nelle previsioni, continueranno a contrarsi nei prossimi mesi. La complicata fase di transizioni da affrontare dovrebbe indurre a un maggiore dialogo sociale e a un confronto permanente tra parti sociali e con le istituzioni, per sviluppare le sinergie utili a fronteggiare le difficoltà in atto”.