"Nessuna assunzione per il personale Ata, situazione difficile"

"Nessuna assunzione per il personale Ata, situazione difficile"
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NOVARA - "A pagare le spese nella scuola senza nessuna assunzione fino ad oggi, a fronte di 10.000 posti vacanti, è il personale Ata (direttori dei servizi amministrativi, assistenti amministrativi, assistenti tecnici e collaboratori scolastici). Il governo, con le chiusure delle provincie e la riforma della Buona Scuola e la legge di stabilità 2015, hanno fatto sì che le assunzioni a tempo indeterminato per questo personale saltassero". Così inizia il comunicato inviato agli organi di informazione da Domenico Amoruso, di Cisl Scuola Piemonte Orientale – provincia di Novara. "Anche le supplenze annuali sono state conferite fino al 30 giugno e non fino al 31 agosto - continua lo scritto - Non si capisce per quale motivo, e per quale logica, debbano rimanere coperti con contratti di lavoro precario i posti di lavoro di cui è oggi indispensabile il funzionamento delle scuole. Conviene prima di tutto alla scuola, e al buon andamento del servizio, superare situazioni di precarietà che non hanno ragion d’essere e che finiscono solo per consegnare all’incertezza l’organizzazione del lavoro di scuole e uffici sempre più oberati di incombenze e responsabilità. Nella legge 107 della “Buona Scuola” , su 29 pagine, solo tre righe sono dedicate al personale Ata. Ciò fa capire quanto questo governo tiene in considerazione il già citato personale. Rivendichiamo le assunzioni in ruolo di tutto il personale Ata. E’ necessario che a sostegno di tutte le figure Ata ( e della loro indispensabile presenza nelle scuole per garantire sorveglianza, sicurezza, pulizia, servizi amministrativi e contabili interni ed esterni e servizi di assistenza tecnica nei laboratori ) ci sia la presa di posizione dei Dirigenti Scolastici. Essi segnalino le criticità sia rispetto al divieto imposto dalla legge a coprire le assenze che le situazioni di organico inadeguato. Da parte nostra - conclude il comunicato - Cisl Scuola, continua la mobilitazione e la protesta al fine di far emergere i problemi del personale Ata dentro le scuole".

v.s.

NOVARA - "A pagare le spese nella scuola senza nessuna assunzione fino ad oggi, a fronte di 10.000 posti vacanti, è il personale Ata (direttori dei servizi amministrativi, assistenti amministrativi, assistenti tecnici e collaboratori scolastici). Il governo, con le chiusure delle provincie e la riforma della Buona Scuola e la legge di stabilità 2015, hanno fatto sì che le assunzioni a tempo indeterminato per questo personale saltassero". Così inizia il comunicato inviato agli organi di informazione da Domenico Amoruso, di Cisl Scuola Piemonte Orientale – provincia di Novara. "Anche le supplenze annuali sono state conferite fino al 30 giugno e non fino al 31 agosto - continua lo scritto - Non si capisce per quale motivo, e per quale logica, debbano rimanere coperti con contratti di lavoro precario i posti di lavoro di cui è oggi indispensabile il funzionamento delle scuole. Conviene prima di tutto alla scuola, e al buon andamento del servizio, superare situazioni di precarietà che non hanno ragion d’essere e che finiscono solo per consegnare all’incertezza l’organizzazione del lavoro di scuole e uffici sempre più oberati di incombenze e responsabilità. Nella legge 107 della “Buona Scuola” , su 29 pagine, solo tre righe sono dedicate al personale Ata. Ciò fa capire quanto questo governo tiene in considerazione il già citato personale. Rivendichiamo le assunzioni in ruolo di tutto il personale Ata. E’ necessario che a sostegno di tutte le figure Ata ( e della loro indispensabile presenza nelle scuole per garantire sorveglianza, sicurezza, pulizia, servizi amministrativi e contabili interni ed esterni e servizi di assistenza tecnica nei laboratori ) ci sia la presa di posizione dei Dirigenti Scolastici. Essi segnalino le criticità sia rispetto al divieto imposto dalla legge a coprire le assenze che le situazioni di organico inadeguato. Da parte nostra - conclude il comunicato - Cisl Scuola, continua la mobilitazione e la protesta al fine di far emergere i problemi del personale Ata dentro le scuole".

v.s.

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