Novara torna alla Lega

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NOVARA - A mezzanotte a metà scrutinio, quando i valori erano all’incirca di 57% a favore del nuovo sindaco contro 43%  l’ex Andrea Ballarè ha ammesso la sconfitta nel suo quartier generale: «Il voto - ha dichiarato -  tendenzialmente rispecchia la tendenza nazionale che punisce il Pd e i suoi amministratori. Il dato più clamoroso e vicino a noi è quello di Torino dove sta perdendo Fassino. Evidentemente  c’è stato un moto di protesta da parte dei cittadini a fronte di anni difficili di crisi, cittadini che non hanno riconosciuto gli sforzi compiuti e le difficoltà di chi ha dovuto amministrare in condizioni difficili di bilancio. Mi aspettavo che la battaglia fosse legata a poche incollature l’uno sull’altro, invece  il divario con il mio avversario è di oltre 10 punti». E i voti degli altri candidati sindaci perdenti? «Evidentemente non  si sono indirizzati da nessuna parte».

A metà delle sezioni scrutinate in piazza delle Erbe esplode la gioia dei sostenitori di Alessandro Canelli. Si alzano i cori «Canelli sindaco!  Chi non salta comunista è»! Tra gli abbracci dei sostenitori il nuovo sindaco rilascia la prima dichiarazione: «Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e agli elettori, magari non della mia idea, che mi hanno votato. La chiave della vittoria?  Andando in giro nelle periferie, nei quartieri popolari casa per casa, facendo la campagna elettorale ho capito che c’era una voglia di essere ascoltati, una voglia di cambiamento.  Adesso viene il difficile ma siamo pronti». Andrea Ballarè e Alessandro Canelli si sono poi sentiti telefonicamente  per le congratulazioni di rito.

Massimo Delzoppo

Luca Mattioli

Leggi tutto sui risultati del ballottaggio sul Corriere di Novara di lunedì 20 giugno 2016

NOVARA - A mezzanotte a metà scrutinio, quando i valori erano all’incirca di 57% a favore del nuovo sindaco contro 43%  l’ex Andrea Ballarè ha ammesso la sconfitta nel suo quartier generale: «Il voto - ha dichiarato -  tendenzialmente rispecchia la tendenza nazionale che punisce il Pd e i suoi amministratori. Il dato più clamoroso e vicino a noi è quello di Torino dove sta perdendo Fassino. Evidentemente  c’è stato un moto di protesta da parte dei cittadini a fronte di anni difficili di crisi, cittadini che non hanno riconosciuto gli sforzi compiuti e le difficoltà di chi ha dovuto amministrare in condizioni difficili di bilancio. Mi aspettavo che la battaglia fosse legata a poche incollature l’uno sull’altro, invece  il divario con il mio avversario è di oltre 10 punti». E i voti degli altri candidati sindaci perdenti? «Evidentemente non  si sono indirizzati da nessuna parte».

A metà delle sezioni scrutinate in piazza delle Erbe esplode la gioia dei sostenitori di Alessandro Canelli. Si alzano i cori «Canelli sindaco!  Chi non salta comunista è»! Tra gli abbracci dei sostenitori il nuovo sindaco rilascia la prima dichiarazione: «Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e agli elettori, magari non della mia idea, che mi hanno votato. La chiave della vittoria?  Andando in giro nelle periferie, nei quartieri popolari casa per casa, facendo la campagna elettorale ho capito che c’era una voglia di essere ascoltati, una voglia di cambiamento.  Adesso viene il difficile ma siamo pronti». Andrea Ballarè e Alessandro Canelli si sono poi sentiti telefonicamente  per le congratulazioni di rito.

Massimo Delzoppo

Luca Mattioli

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