Il commento

Produzione industriale in Piemonte: +3,8% nel secondo trimestre 2022

“I risultati di questo trimestre ci restituiscono un Piemonte che continua a difendersi bene".

Produzione industriale in Piemonte: +3,8% nel secondo trimestre 2022
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La maggior parte dei settori industriali mantiene significativi incrementi tendenziali dei livelli produttivi, così come tutte le realtà provinciali.

I dati

Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte diffonde oggi i dati della 203ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto 2022 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2022 e ha coinvolto 1.728 imprese manifatturiere piemontesi, per un numero complessivo di 102.245 addetti e un valore pari a circa 57,2 miliardi di euro di fatturato.

Nel II trimestre 2022, nonostante le crescenti difficoltà a causa del vertiginoso aumento dei costi (in particolare di quelli energetici, destinati a incidere sensibilmente sulla produzione di alcuni comparti), resta positivo il quadro congiunturale complessivo dell’industria manifatturiera piemontese. Appare evidente un rallentamento nei principali indicatori che rimangono tuttavia positivi, testimoniando la forza del sistema manifatturiero regionale e la sua capacità di adattarsi agli ormai frequenti shock esterni.

Analizzando i risultati del periodo aprile-giugno 2022 emerge come, dopo la variazione del +5,2% registrata nel I trimestre 2022, le incertezze e le difficoltà generate dalla congiuntura internazionale abbiano iniziato a frenare il ritmo espansivo del tessuto manifatturiero piemontese. Nel II trimestre, infatti, la variazione tendenziale della produzione industriale si è attestata al +3,8%, portando a una crescita media nel I semestre dell’anno pari al 4,5%.

Il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, commenta: “I risultati di questo trimestre ci restituiscono un Piemonte che continua a difendersi bene alle varie sfide nazionali e internazionali che, purtroppo, deve continuare a fronteggiare. La vera incognita sarà l’autunno, quando si esaurirà la spinta del rimbalzo post-crisi pandemica. Un futuro che possiamo già intravedere nelle aspettative al ribasso degli imprenditori: un’incertezza dovuta per lo più alle forniture di gas e al prezzo dell'energia e che avrà ripercussioni anche sulla seconda parte dell’anno. Come sempre, le Camere di commercio piemontesi sosterranno le imprese con tutti gli strumenti a disposizione, con l’unico obiettivo di ridare fiducia al sistema economico regionale”.

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