«Puntiamo a vincere al primo turno»

«Puntiamo a vincere al primo turno»
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NOVARA - «Con questi dati lavoriamo per vincere al primo turno». Così il sindaco uscente Andrea Ballarè ha commentato i sondaggi svolti da Swg per il Pd nazionale sulle intenzioni di voto a Novara.  Attualmente, la raccolta dati è avvenuta circa due settimane fa,  Ballarè raccoglierebbe tra il 43 e il 47%.
«Molto dipenderà anche – prosegue - dalla campagna elettorale e dalla composizione delle liste, ad esempio nel centrosinistra potrebbe aggiungersene un’altra».
Positivo anche l’andamento del Pd, posizionato sul 35% a Novara rispetto al 30% nazionale. «Credo che questo – ha continuato Ballarè -  sia un premio al buon senso, alla moderazione e alla voglia di risolvere i problemi. Non c’è bisogno di estremismi di nessun tipo, perché Novara è una città moderata».
E sugli avversari che paiono in affanno? «La Lega ha avuto una deriva a destra: si accorda con la Le Pen, con Casa Pound, Salvini attacca il Capo dello Stato. Senza dimenticare il disastro che hanno fatto in città. Forza Italia deve ancora decidere come schierarsi, anzi – aggiunge ammiccando – l’ha deciso molto bene, ma deve capire che strada percorrere». Ballarè non risparmia strali neanche alla sinistra, che definisce «il partito del rancore, composto da gente che voleva qualcosa in cambio. E’ un partito –prosegue – con un buon candidato sindaco, ma sostenuto solo da chi ha motivi personali per andare contro di me, contro il Pd e contro l’Amministrazione».
E il movimento 5 Stelle? «E’ il classico voto di protesta, ma devo dire che i “pentastellati” novaresi non hanno molte cosa da dire, se non banalità. Non credo che la città di Novara abbia l’intenzione di mettersi in mano a chi potrebbe compiere dei disastri, come è già successo nella altre città che i 5 Stelle amministrano».
Adesso è tempo di campagna elettorale, «ma non sarà eclatante – conclude il sindaco uscente -  faremo parlare gli amministratori, cioè chi lavora sul campo, non avremo una passerella di Vip».
Sandro Devecchi

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 14 aprile 2016

NOVARA - «Con questi dati lavoriamo per vincere al primo turno». Così il sindaco uscente Andrea Ballarè ha commentato i sondaggi svolti da Swg per il Pd nazionale sulle intenzioni di voto a Novara.  Attualmente, la raccolta dati è avvenuta circa due settimane fa,  Ballarè raccoglierebbe tra il 43 e il 47%.
«Molto dipenderà anche – prosegue - dalla campagna elettorale e dalla composizione delle liste, ad esempio nel centrosinistra potrebbe aggiungersene un’altra».
Positivo anche l’andamento del Pd, posizionato sul 35% a Novara rispetto al 30% nazionale. «Credo che questo – ha continuato Ballarè -  sia un premio al buon senso, alla moderazione e alla voglia di risolvere i problemi. Non c’è bisogno di estremismi di nessun tipo, perché Novara è una città moderata».
E sugli avversari che paiono in affanno? «La Lega ha avuto una deriva a destra: si accorda con la Le Pen, con Casa Pound, Salvini attacca il Capo dello Stato. Senza dimenticare il disastro che hanno fatto in città. Forza Italia deve ancora decidere come schierarsi, anzi – aggiunge ammiccando – l’ha deciso molto bene, ma deve capire che strada percorrere». Ballarè non risparmia strali neanche alla sinistra, che definisce «il partito del rancore, composto da gente che voleva qualcosa in cambio. E’ un partito –prosegue – con un buon candidato sindaco, ma sostenuto solo da chi ha motivi personali per andare contro di me, contro il Pd e contro l’Amministrazione».
E il movimento 5 Stelle? «E’ il classico voto di protesta, ma devo dire che i “pentastellati” novaresi non hanno molte cosa da dire, se non banalità. Non credo che la città di Novara abbia l’intenzione di mettersi in mano a chi potrebbe compiere dei disastri, come è già successo nella altre città che i 5 Stelle amministrano».
Adesso è tempo di campagna elettorale, «ma non sarà eclatante – conclude il sindaco uscente -  faremo parlare gli amministratori, cioè chi lavora sul campo, non avremo una passerella di Vip».
Sandro Devecchi

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