«Puntiamo sulla Città della Salute e l’ospedale unico del Vco»

«Puntiamo sulla Città della Salute e l’ospedale unico del Vco»
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Su richiesta delle opposizioni, martedì scorso l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta (nella foto), ha svolto una comunicazione in Consiglio regionale sugli investimenti in edilizia sanitaria in Piemonte. L’assessore ha premesso che «il fondo sanitario nazionale di 8 miliardi all’anno deve finanziare, nel tempo, non solo il funzionamento della sanità pubblica ma anche gli investimenti in edilizia sanitaria e in tecnologia. Per questa ragione, in questi mesi abbiamo messo in campo strumenti per una gestione più efficiente che, senza penalizzare i servizi, liberasse fondi da investire». 
In particolare, l’assessore ha ricordato la manovra di contenimento della spesa farmaceutica attraverso la concorrenza tra aziende, la centralizzazione delle gare e la riorganizzazione delle strutture ospedaliere. «Abbiamo un patrimonio molto vecchio – ha sottolineato - e molti edifici ospedalieri sono in forte deficit, con strutture vecchie e antiquate e spese di gestione molto elevate. Se a questo aggiungiamo che un decreto del governo prevede il rientro per tutti gli ospedali in deficit – nel 2014 le Molinette, ad esempio, presentavano un disavanzo di 180 milioni, oggi fortemente ridotto – si comprende che dobbiamo affrontare il tema con scelte coraggiose».  
L’assessore ha poi tracciato un quadro degli investimenti in atto, partendo dalla Città della Salute di Novara. «Abbiamo sbloccato una situazione ferma da anni – ha spiegato – il nucleo di valutazione nazionale ha dato parere favorevole, abbiamo ridefinito il quadro economico e, proprio lo scorso mese, abbiamo firmato l’accordo di programma con la Città di Novara e l’Asl. Completate le procedure di variante, ora si possono avviare le procedure per la gara d’appalto». 320 milioni e 290 mila euro il costo previsto, finanziato in parte attraverso il partenariato pubblico privato. 
L’assessore alla Sanità ha poi tra l’altro fornito il quadro relativo all’ospedale unico del Verbano Cusio Ossola, dove le amministrazioni hanno  indicato il Comune di Ornavasso, ma la scelta sarà compiuta dopo uno studio commissionato ad Arpa. 
«Con queste premesse – ha concluso -  possiamo guardare con serenità al quadro degli investimenti in edilizia sanitaria nel resto del Piemonte, al quale applicheremo il modello sperimentato per la Città della Salute di Novara e per quella di Torino». 
s.d.
Leggi di più sul Corriere di Novara di martedì 3 maggio 2016

Su richiesta delle opposizioni, martedì scorso l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta (nella foto), ha svolto una comunicazione in Consiglio regionale sugli investimenti in edilizia sanitaria in Piemonte. L’assessore ha premesso che «il fondo sanitario nazionale di 8 miliardi all’anno deve finanziare, nel tempo, non solo il funzionamento della sanità pubblica ma anche gli investimenti in edilizia sanitaria e in tecnologia. Per questa ragione, in questi mesi abbiamo messo in campo strumenti per una gestione più efficiente che, senza penalizzare i servizi, liberasse fondi da investire». 
In particolare, l’assessore ha ricordato la manovra di contenimento della spesa farmaceutica attraverso la concorrenza tra aziende, la centralizzazione delle gare e la riorganizzazione delle strutture ospedaliere. «Abbiamo un patrimonio molto vecchio – ha sottolineato - e molti edifici ospedalieri sono in forte deficit, con strutture vecchie e antiquate e spese di gestione molto elevate. Se a questo aggiungiamo che un decreto del governo prevede il rientro per tutti gli ospedali in deficit – nel 2014 le Molinette, ad esempio, presentavano un disavanzo di 180 milioni, oggi fortemente ridotto – si comprende che dobbiamo affrontare il tema con scelte coraggiose».  
L’assessore ha poi tracciato un quadro degli investimenti in atto, partendo dalla Città della Salute di Novara. «Abbiamo sbloccato una situazione ferma da anni – ha spiegato – il nucleo di valutazione nazionale ha dato parere favorevole, abbiamo ridefinito il quadro economico e, proprio lo scorso mese, abbiamo firmato l’accordo di programma con la Città di Novara e l’Asl. Completate le procedure di variante, ora si possono avviare le procedure per la gara d’appalto». 320 milioni e 290 mila euro il costo previsto, finanziato in parte attraverso il partenariato pubblico privato. 
L’assessore alla Sanità ha poi tra l’altro fornito il quadro relativo all’ospedale unico del Verbano Cusio Ossola, dove le amministrazioni hanno  indicato il Comune di Ornavasso, ma la scelta sarà compiuta dopo uno studio commissionato ad Arpa. 
«Con queste premesse – ha concluso -  possiamo guardare con serenità al quadro degli investimenti in edilizia sanitaria nel resto del Piemonte, al quale applicheremo il modello sperimentato per la Città della Salute di Novara e per quella di Torino». 
s.d.
Leggi di più sul Corriere di Novara di martedì 3 maggio 2016

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