Reddito di cittadinanza in Piemonte: dei 7mila che lo prendevano, solo 4mila hanno richiesto la misura "sostitutiva"
A partire dal 1° gennaio 2024, il Reddito di cittadinanza sarà ufficialmente abolito
In Piemonte solo 4mila domande presentate per accedere al Supporto per la formazione e il lavoro attivo da settembre.
Cos'è il Supporto per la formazione e il lavoro
A 7.300 famiglie in Piemonte ad agosto è stato sospeso il Reddito di cittadinanza, sostituito in parte dal 1° settembre 2023 dal Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
Una misura fortemente voluta dall'attuale governo che almeno in teoria dovrebbe spingere al massimo verso l'occupazione disincentivando i "furbetti" che pur percependo il sussidio svolgono anche lavori in nero.
Per ottenere il Supporto per la Formazione e per il Lavoro non è sufficiente rispettare i requisiti economici e di cittadinanza. Affinché la misura venga erogata, è necessario dimostrare di frequentare un corso di formazione o di aggiornamento professionale o altra iniziativa di attivazione lavorativa. Il contributo economico di 350 euro viene erogato dall’INPS per tutta la durata del corso (o altra misura di attivazione lavorativa), ma scade automaticamente raggiunto il limite massimo di 12 mesi.
A partire dal 1° gennaio 2024, il Reddito di cittadinanza sarà ufficialmente abolito. Al suo posto, oltre al SFL, verrà introdotto anche l’Assegno di Inclusione (destinato ai nuclei familiari con disabili, minorenni o over 60 con ISEE inferiore a 9.360 euro).
Dato inferiore alle attese
Il dato delle richieste al Supporto per la formazione e il lavoro è in linea con il resto d'Italia ed è inferiore alle attese, come sottolinea la commissaria dell'Inps, Micaela Gelera, al Collegio Carlo Alberto di Torino per la presentazione, in Piemonte, del ventiduesimo Rapporto dell'Inps, che alle telecamere del TGR dichiara:
"Occorre aiutare le famiglie altrimenti la sostenibilità del sistema delle pensioni andrà in crisi, visto che gli anziani aumentano e le nascite sono sempre meno."
Tra le spiegazioni di quello che oramai sembra un flop, forse lo "scarso appeal" della somma erogata (350 euro possono essere percepiti come un incentivo non sufficiente per attivarsi, rimettersi in gioco e intraprendere un percorso di formazione) unitamente alle difficoltà tecniche che si possono riscontrare nell'intraprendere i vari passaggi sul sito dell'Inps necessari per fare domanda con registrazioni, pin e codici, insomma un percorso abbastanza macchinoso e lungo.
Il rapporto dell'Inps
Intanto, dai dati regionali del rapporto dell'Inps emerge che, nel 2022, 89 mila persone hanno lasciato volontariamente un posto a tempo indeterminato mentre il tasso di occupazione delle donne è più basso di 18 punti e le madri, anche a 15 anni dal parto, guadagnano il 53 per cento in meno delle donne senza figli.