Salvini a Trecate: «Cambiare si può: adesso o mai più»

Salvini a Trecate: «Cambiare si può: adesso o mai più»
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TRECATE - Lavoro, pensioni, ma, soprattutto, immigrazione: sono questi i temi con i quali il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, sabato sera ha arringato il folto pubblico presente nell’area feste di Trecate in occasione della festa nazionale del Carroccio. Salvini, che sul palco ha avuto accanto il segretario nazionale Riccardo Molinari e il sindaco di Novara Alessandro Canelli, è stato l’ospite più atteso di una tre giorni che ha visto la presenza di numerosi politici locali, parlamentari ed europarlamentari.
La questione degli immigrati e dei richiedenti asilo è quella che è ritornata più volte durante l’intervento di Salvini.
«Quelli che bivaccano per le nostre strade – ha detto il segretario federale della Lega – non sono profughi, ma clandestini: bisogna chiamarli con il loro nome. L’immigrazione deve essere qualificata, controllata e limitata. Invece i nostri governanti hanno riempito l’Italia di persone che non scappano dalle guerre e che tolgono lavoro e diritti agli Italiani. Si stanno sottraendo le energie migliori al continente africano per fare un favore alle multinazionali che, in questo modo, pagano sempre meno il lavoro, giocando al ribasso sui salari. Da tre giorni a questa parte – ha aggiunto Salvini – i media non fanno altro che parlare dei due Carabinieri di Firenze: non vorremmo che si usasse questo episodio per far dimenticare lo stupro di una ottantenne da parte di un immigrato o i fatti di Rimini».
Daniela Uglietti 

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TRECATE - Lavoro, pensioni, ma, soprattutto, immigrazione: sono questi i temi con i quali il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, sabato sera ha arringato il folto pubblico presente nell’area feste di Trecate in occasione della festa nazionale del Carroccio. Salvini, che sul palco ha avuto accanto il segretario nazionale Riccardo Molinari e il sindaco di Novara Alessandro Canelli, è stato l’ospite più atteso di una tre giorni che ha visto la presenza di numerosi politici locali, parlamentari ed europarlamentari.
La questione degli immigrati e dei richiedenti asilo è quella che è ritornata più volte durante l’intervento di Salvini.
«Quelli che bivaccano per le nostre strade – ha detto il segretario federale della Lega – non sono profughi, ma clandestini: bisogna chiamarli con il loro nome. L’immigrazione deve essere qualificata, controllata e limitata. Invece i nostri governanti hanno riempito l’Italia di persone che non scappano dalle guerre e che tolgono lavoro e diritti agli Italiani. Si stanno sottraendo le energie migliori al continente africano per fare un favore alle multinazionali che, in questo modo, pagano sempre meno il lavoro, giocando al ribasso sui salari. Da tre giorni a questa parte – ha aggiunto Salvini – i media non fanno altro che parlare dei due Carabinieri di Firenze: non vorremmo che si usasse questo episodio per far dimenticare lo stupro di una ottantenne da parte di un immigrato o i fatti di Rimini».
Daniela Uglietti 

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