Sarpom investe 17 milioni sull'ambiente (FOTOGALLERY)

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TRECATE - Visita speciale alla raffineria Sarpom a San Martino di Trecate nella mattinata di mercoledì 16 novembre con ospite il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino. Con lui dalla Regione erano presenti anche l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia e il responsabile della Direzione Ambiente Roberto Ronco. Al meeting hanno partecipato inoltre il presidente di Esso Italiana Gianni Murano, il presidente e il direttore di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli e Paolo Balistreri, il prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo e il presidente del Parco del Ticino e Lago Maggiore Adriano Fontaneto. Presenti tra gli altri anche il sindaco di Trecate Federico Binatti e i rappresentanti sindacali dei lavoratori della raffineria. 
A fare gli onori di casa il direttore della raffineria Edoardo Mirgone che ha tracciato una panoramica sulla storia e sulle caratteristiche dell’azienda nata a Torino nel 1947 da Fiat e Caltex e che oggi occupa un’area di oltre un milione di mq, conta 380 dipendenti (più 367 impiegati dagli appaltatori) e ha una capacità di 9 milioni di tonnellate l’anno (dato 2014).  Per quanto riguarda l’azionariato si divide per il 75% Esso e 25% TotalErg. Il petrolio greggio arriva via mare a Vado Ligure, viene stoccato a Quiliano e da qui arriva a Trecate tramite pipeline. Qui viene lavorato e i prodotti finiti (benzina e diesel) sono distribuiti tramite pipeline, treni e camion. Una pipeline è dedicata al rifornimento degli aerei a Malpensa. Mirgone ha sottolineato l’aspetto della sicurezza: “Abbiamo raggiunto risultati d’eccellenza nella prevenzione di incendi e infortuni – ha spiegato – e il rapporto di sicurezza e Pee mostrano una riduzione del rischio per le comunità circostanti”. E’ stata anche ricordata l’installazione della sirena di allertamento per allarme del polo chimico realizzata da Sarpom con l’Ain e le altre aziende del polo. 
Sicurezza anche per quanto riguarda il trasporto: “La logistica su ferrocisterna è fondamentale per raggiungere in sicurezza nuovi mercati. Con il Comune di Trecate stiamo lavorando per la stipula con Rfi di contratti di raccordo con la raffineria ed è stata avviata la progettazione di una nuova area di stazionamento al suo interno. Il metodo più sicuro di trasporto rimane la pipeline anche se sono aumentati i tentativi di furto nel 2015/2016. Gli oleodotti sono continuamente monitorati con risorse interne e in collaborazione con le forze dell’ordine”. 
Una delle sfide per il futuro che Sarpom si prepara ad affrontare è quella dell’ambiente. La raffineria ha ottenuto l’autorizzazione integrata ambientale (Via/Aia) nel gennaio 2015, poi modificata e confermata nel giugno 2016. 
“Sono previsti significativi investimenti per il monitoraggio e la mitigazione degli impatti ambientali – ha continuato il direttore della raffineria – a inizio 2016 abbiamo completato l’allacciamento alla rete del gas naturale. Altre azioni sono l’installazione di analizzatori per il monitoraggio dei camini e delle perdite di idrocarburo incombusto, il miglioramento del recupero del gas bruciato in torcia e l’installazione di bruciatori sui forni a basso impatto”. 
La delegazione si è quindi spostata dalla sala riunioni alla Sala Controllo all’interno di un bunker dove è avvenuta l’inaugurazione ufficiale dell’allacciamento della Raffineria alla rete nazionale del gas naturale, che ha permesso di ridurre notevolmente le emissioni. 
Valentina Sarmenghi

Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 19 novembre

 

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