Sozzani e Mancuso: “No al diktat della Lega Nord”

Sozzani e Mancuso: “No al diktat della Lega Nord”
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NOVARA – Dopo l’ufficializzazione, da parte della Lega Nord, del proprio candidato alla poltrona di sindaco alle Amministrative del prossimo maggio, che non è stato altro che una conferma di quanto già si sapeva (il nome è quello dell’ex assessore comunale e provinciale Alessandro Canelli), si sono susseguiti nelle ultime ore le risposte del resto della compagine di centro-destra. A partire da Forza Italia con Fratelli d’Italia sino ai consiglieri del gruppo del Pdl a Palazzo Cabrino.

Titolo del comunicato di FI e FdI, firmato dal presidente del comitato provinciale di FI, Diego Sozzani, e da Gianni Mancuso, Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia, riprendendo una celebre canzone di Vasco Rossi, “C’è chi dice no!”.

“Ri-prendiamo atto dell’ufficializzazione del candidato della Lega, e che la Lega, almeno in apparenza, abbia fatto la sua scelta – si legge nella nota stampa - Nulla di nuovo sotto il sole: continuiamo a sentire parlare di nomi e non di programmi. Di quello che serve alla città, il nulla. Non possiamo accettare e non accetteremo il diktat leghista, il loro concetto del “prendere o lasciare”. Ci interfacceremo con tutti quelli che si identificano nel nostro modo di vedere le cose. Ci muoveremo in questo senso parlando di proposte e della nostra idea di città abbandonando sterili polemiche e unitili proclami. Avremmo preferito che la confusione che regna sovrana a livello nazionale non trovasse terreno fertile anche da noi, ma constatiamo con rammarico – concludono Sozzani e Mancuso - come gli errori del passato non siano riusciti a insegnare nulla”.

Sulla questione tornano anche Isabella Arnoldi, Riccardo Monteggia, Raimondo Giuliano e Daniele Andretta, consiglieri del Pdl a Palazzo Cabrino. “Si tratta – scrivono - del medesimo nominativo (Canelli, ndr) che già era stato imposto in altre occasioni e fortemente avversato anche dagli altri partiti del centrodestra novarese. Il fatto poi che la Lega abbia già dichiarato di escludere un ricorso alle primarie, chiudendo ad ogni possibilità di confronto, ci convince ulteriormente del percorso che abbiamo avviato che, al contrario, intende aprire un dialogo con la città, senza alcuna imposizione o ingerenza esterna. Una posizione peraltro che ci stupisce, visto che lo stesso segretario Salvini ha in più occasioni dichiarato che qualora non si arrivasse ad individuare una candidatura unitaria (come nel caso di Novara) il ricorso alle primarie sarebbe la strada da percorrere. Evidentemente a Novara la Lega spera ancora in una “investitura” dall’alto, come se la città non fosse in grado e non avesse le risorse per scegliere da sola. Noi crediamo fermamente non sia così. Per questo abbiamo lanciato la proposta di costituire un movimento civico che, prendendo spunto dalla nostra presenza in consiglio comunale, intende costruire un momento assembleare per individuare i punti nodali di un programma di governo della città».

mo.c.


NOVARA – Dopo l’ufficializzazione, da parte della Lega Nord, del proprio candidato alla poltrona di sindaco alle Amministrative del prossimo maggio, che non è stato altro che una conferma di quanto già si sapeva (il nome è quello dell’ex assessore comunale e provinciale Alessandro Canelli), si sono susseguiti nelle ultime ore le risposte del resto della compagine di centro-destra. A partire da Forza Italia con Fratelli d’Italia sino ai consiglieri del gruppo del Pdl a Palazzo Cabrino.

Titolo del comunicato di FI e FdI, firmato dal presidente del comitato provinciale di FI, Diego Sozzani, e da Gianni Mancuso, Coordinatore provinciale Fratelli d’Italia, riprendendo una celebre canzone di Vasco Rossi, “C’è chi dice no!”.

“Ri-prendiamo atto dell’ufficializzazione del candidato della Lega, e che la Lega, almeno in apparenza, abbia fatto la sua scelta – si legge nella nota stampa - Nulla di nuovo sotto il sole: continuiamo a sentire parlare di nomi e non di programmi. Di quello che serve alla città, il nulla. Non possiamo accettare e non accetteremo il diktat leghista, il loro concetto del “prendere o lasciare”. Ci interfacceremo con tutti quelli che si identificano nel nostro modo di vedere le cose. Ci muoveremo in questo senso parlando di proposte e della nostra idea di città abbandonando sterili polemiche e unitili proclami. Avremmo preferito che la confusione che regna sovrana a livello nazionale non trovasse terreno fertile anche da noi, ma constatiamo con rammarico – concludono Sozzani e Mancuso - come gli errori del passato non siano riusciti a insegnare nulla”.

Sulla questione tornano anche Isabella Arnoldi, Riccardo Monteggia, Raimondo Giuliano e Daniele Andretta, consiglieri del Pdl a Palazzo Cabrino. “Si tratta – scrivono - del medesimo nominativo (Canelli, ndr) che già era stato imposto in altre occasioni e fortemente avversato anche dagli altri partiti del centrodestra novarese. Il fatto poi che la Lega abbia già dichiarato di escludere un ricorso alle primarie, chiudendo ad ogni possibilità di confronto, ci convince ulteriormente del percorso che abbiamo avviato che, al contrario, intende aprire un dialogo con la città, senza alcuna imposizione o ingerenza esterna. Una posizione peraltro che ci stupisce, visto che lo stesso segretario Salvini ha in più occasioni dichiarato che qualora non si arrivasse ad individuare una candidatura unitaria (come nel caso di Novara) il ricorso alle primarie sarebbe la strada da percorrere. Evidentemente a Novara la Lega spera ancora in una “investitura” dall’alto, come se la città non fosse in grado e non avesse le risorse per scegliere da sola. Noi crediamo fermamente non sia così. Per questo abbiamo lanciato la proposta di costituire un movimento civico che, prendendo spunto dalla nostra presenza in consiglio comunale, intende costruire un momento assembleare per individuare i punti nodali di un programma di governo della città».

mo.c.


 

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