Super affluenza per le elezioni provinciali

Super affluenza per le elezioni provinciali
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NOVARA - Difficile affermare se si possa parlare di record, ma l’alta affluenza fatta registrare alle elezioni di secondo livello per il rinnovo del Consiglio della Provincia di Novara tenutosi nella giornata di ieri potrebbe aprire scenari interessanti in seno all’assemblea di Palazzo Natta. E l’altro aspetto importante è quello che i rappresentanti dei Comuni, primi interlocutori fra i cittadini e l’Ente immediatamente superiore, hanno lanciato un importante segnale. Loro nella Provincia, quell’organismo che la riforma costituzionale, poi “bocciata” nel referendum lo scorso 4 dicembre avrebbe voluto cancellare, continuano a credere.
Lo hanno fatto capire i 676, fra sindaci, assessori e consiglieri degli 88 Comuni del Novarese (sui 1.011 aventi diritto, pari al 66,8%, ma con il calcolo del “voto ponderato” la partecipazione è stata quantificata all’80%) che si sono recati al seggio (si è votato dalle 8 alle 20) allestito nella piccola saletta adiacenza l’aula consiliare. Molti “grandi elettori” in coda fin dalle ore del mattino, con diversi centri che al termine delle operazioni, hanno fatto registrare l’en plein in fatto di partecipazione.
Il presidente dell’Ente, Matteo Besozzi, ha esercitato il suo dovere di elettore come primo cittadino di Castelletto Ticino nel pomeriggio, anche se a Palazzo Natta si è visto fin dalla mattinata. Ha salutato tutti i presenti compiendo fino alla fine il suo ruolo di “padrone di casa”, giudicando positivamente l’alta affluenza sino a quel momento registrata al seggio: «Un bel segnale - ha commentato - Appare evidente che la Provincia, ancora di più in occasione di questa particolare tornata elettorale, viene sentita in modo particolare dagli amministratori e dal territorio, con il quale dovrà stringere un legame sempre più stretto».
Lo scrutinio è iniziato questa mattina e al termine saranno subito resi noti i risultati.
Luca Mattioli

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 9 gennaio 2017

NOVARA - Difficile affermare se si possa parlare di record, ma l’alta affluenza fatta registrare alle elezioni di secondo livello per il rinnovo del Consiglio della Provincia di Novara tenutosi nella giornata di ieri potrebbe aprire scenari interessanti in seno all’assemblea di Palazzo Natta. E l’altro aspetto importante è quello che i rappresentanti dei Comuni, primi interlocutori fra i cittadini e l’Ente immediatamente superiore, hanno lanciato un importante segnale. Loro nella Provincia, quell’organismo che la riforma costituzionale, poi “bocciata” nel referendum lo scorso 4 dicembre avrebbe voluto cancellare, continuano a credere.
Lo hanno fatto capire i 676, fra sindaci, assessori e consiglieri degli 88 Comuni del Novarese (sui 1.011 aventi diritto, pari al 66,8%, ma con il calcolo del “voto ponderato” la partecipazione è stata quantificata all’80%) che si sono recati al seggio (si è votato dalle 8 alle 20) allestito nella piccola saletta adiacenza l’aula consiliare. Molti “grandi elettori” in coda fin dalle ore del mattino, con diversi centri che al termine delle operazioni, hanno fatto registrare l’en plein in fatto di partecipazione.
Il presidente dell’Ente, Matteo Besozzi, ha esercitato il suo dovere di elettore come primo cittadino di Castelletto Ticino nel pomeriggio, anche se a Palazzo Natta si è visto fin dalla mattinata. Ha salutato tutti i presenti compiendo fino alla fine il suo ruolo di “padrone di casa”, giudicando positivamente l’alta affluenza sino a quel momento registrata al seggio: «Un bel segnale - ha commentato - Appare evidente che la Provincia, ancora di più in occasione di questa particolare tornata elettorale, viene sentita in modo particolare dagli amministratori e dal territorio, con il quale dovrà stringere un legame sempre più stretto».
Lo scrutinio è iniziato questa mattina e al termine saranno subito resi noti i risultati.
Luca Mattioli

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