Un coordinamento dei comitati per il no

Un coordinamento dei comitati per il no
Pubblicato:

NOVARA - Nelle scorse settimane l’esponente di Forza Italia Renato Brunetta aveva auspicato la costituzione in tutta la Penisola di un migliaio di comitati per il “no” al referendum confermativo sulla riforma costituzionale. Da questo punto di vista il Novarese gli attivisti “azzurri” hanno risposto alla lettera, o quasi. Parola del coordinatore provinciale di FI Diego Sozzani, che nel pomeriggio di giovedi? ha fatto il punto della situazione organizzativa nel nostro territorio, dove secondo i ultimi dati i comitati gia? operativi sono gia? oltre una ventina.

«In un contesto dove ormai un cittadino su due non si reca piu? alle urne - ha spiegato Sozzani - e? importante fare conoscere alle gente per che cosa si va a votare. Da questo punto di vista i comitati per il “no” vogliono essere dei soggetti trasversali (Sozzani ha ammesso che vi e? gia? stato un incontro con Gianni Mancuso di “Fratelli d’Italia” mentre nel prossimo settembre ve ne sara? un altro con il leghista Corrado Frugeri, ndr) impegnati a lavorare sul territorio». Incaricato di “riunire” le varie forze del “no” e? l’ex assessore Giovanni Rizzo, che ha sostenuto come sia importante «prima di tutto spiegare la legge ai cittadini. La nostra Costituzione risale al 1948 - ha detto - Sarebbe da sciocchi affermare che va bene, qualcosa dovra? essere cambiato, ma con un consenso piu? ampio. Il nostro obiettivo e? prima di tutto recuperare quella parte dell’elettorato ormai collocato nel fronte dell’astensionismo. I riscontri finora sono positivi: in tanti hanno partecipato alla costituzione di questi comitati. Un inizio incoraggiante che porteremo avanti insieme al “no” a questa “non riforma”, che sicuramente non porta beneficio al nostro Paese, prima di tutto dal punto economico, perche? non contribuisce a realizzare quelle forme di risparmio volute un po’ da tutte». Un referendum che si preannuncia molto incerto, dove alla fine risultera? decisivo, per Sozzani, quel 40% che oggi si dichiara ancora indeciso. Al di la? di questo, ha continuato, «l’obiettivo che noi ci poniamo - ha sostenuto ancora Sozzani - e? quello di fare capire che cosa significa votare “si?” oppure “no”; e lo faremo organizzando prossimamente anche delle iniziative aperte alla cittadinanza».

Con Sozzani e Rizzo anche Daniele Andretta. Il leader di “Io, Novara” in questa occasione ha annunciato l’adesione del comitato per il “no” del suo movimento civico nella “rete” coordinata da FI: «Una riforma, quella sostenuta dal presidente del Consiglio Matteo Renzi - ha detto - fintamente innovativa, poco rappresentativa e, soprattutto, portata avanti a colpi di maggioranza, senza quel processo di partecipazione che noi vorremmo».

Con un preciso distinguo. Il dialogo e? infatti aperto con i cittadini, ma non con le forze politiche di altre aree che pure sono orientate o si sono gia? espresse per il “no” come il “Movimento 5 Stelle”, gran parte dell’area di sinistra e addirittura una parte dello stesso Pd: «I nostri comitati - ha ribadito Sozzani - sono coordinati nell’ambito del centro-destra e non verso coloro che hanno visione politica diversa dalla nostra».
Luca Mattioli

NOVARA - Nelle scorse settimane l’esponente di Forza Italia Renato Brunetta aveva auspicato la costituzione in tutta la Penisola di un migliaio di comitati per il “no” al referendum confermativo sulla riforma costituzionale. Da questo punto di vista il Novarese gli attivisti “azzurri” hanno risposto alla lettera, o quasi. Parola del coordinatore provinciale di FI Diego Sozzani, che nel pomeriggio di giovedi? ha fatto il punto della situazione organizzativa nel nostro territorio, dove secondo i ultimi dati i comitati gia? operativi sono gia? oltre una ventina.

«In un contesto dove ormai un cittadino su due non si reca piu? alle urne - ha spiegato Sozzani - e? importante fare conoscere alle gente per che cosa si va a votare. Da questo punto di vista i comitati per il “no” vogliono essere dei soggetti trasversali (Sozzani ha ammesso che vi e? gia? stato un incontro con Gianni Mancuso di “Fratelli d’Italia” mentre nel prossimo settembre ve ne sara? un altro con il leghista Corrado Frugeri, ndr) impegnati a lavorare sul territorio». Incaricato di “riunire” le varie forze del “no” e? l’ex assessore Giovanni Rizzo, che ha sostenuto come sia importante «prima di tutto spiegare la legge ai cittadini. La nostra Costituzione risale al 1948 - ha detto - Sarebbe da sciocchi affermare che va bene, qualcosa dovra? essere cambiato, ma con un consenso piu? ampio. Il nostro obiettivo e? prima di tutto recuperare quella parte dell’elettorato ormai collocato nel fronte dell’astensionismo. I riscontri finora sono positivi: in tanti hanno partecipato alla costituzione di questi comitati. Un inizio incoraggiante che porteremo avanti insieme al “no” a questa “non riforma”, che sicuramente non porta beneficio al nostro Paese, prima di tutto dal punto economico, perche? non contribuisce a realizzare quelle forme di risparmio volute un po’ da tutte». Un referendum che si preannuncia molto incerto, dove alla fine risultera? decisivo, per Sozzani, quel 40% che oggi si dichiara ancora indeciso. Al di la? di questo, ha continuato, «l’obiettivo che noi ci poniamo - ha sostenuto ancora Sozzani - e? quello di fare capire che cosa significa votare “si?” oppure “no”; e lo faremo organizzando prossimamente anche delle iniziative aperte alla cittadinanza».

Con Sozzani e Rizzo anche Daniele Andretta. Il leader di “Io, Novara” in questa occasione ha annunciato l’adesione del comitato per il “no” del suo movimento civico nella “rete” coordinata da FI: «Una riforma, quella sostenuta dal presidente del Consiglio Matteo Renzi - ha detto - fintamente innovativa, poco rappresentativa e, soprattutto, portata avanti a colpi di maggioranza, senza quel processo di partecipazione che noi vorremmo».

Con un preciso distinguo. Il dialogo e? infatti aperto con i cittadini, ma non con le forze politiche di altre aree che pure sono orientate o si sono gia? espresse per il “no” come il “Movimento 5 Stelle”, gran parte dell’area di sinistra e addirittura una parte dello stesso Pd: «I nostri comitati - ha ribadito Sozzani - sono coordinati nell’ambito del centro-destra e non verso coloro che hanno visione politica diversa dalla nostra».
Luca Mattioli

Seguici sui nostri canali