Consiglio comunale Arona: "Non ci sono bagni pubblici" - "Non è vero"
Monti ha invece fatto l'elenco dei servizi presenti ad Arona.
Si è parlato poi della carenza di servizi igienici pubblici in città nell'ultimo consiglio comunale aronese.
L'interrogazione di Arona Domani
"Una città turistica senza servizi igienici è una vera vergogna - ha detto la consigliera di minoranza Carla Torelli - E vogliamo le frecce tricolori ed una invasione di turisti in queste condizioni? E il Sindaco dice che "il problema è diffuso in tutta Italia, "ma è una risposta questa?". Ancora una vota gli Aronesi non sono ascoltati e sono stanchi di ripetere le stesse cose. Negli ultimi cinque anni ho presentato ben 2 interrogazioni su questo argomento, considerato di scarsa importanza e quasi deriso, ma essenziale per la nostra città, non solo per i turisti, ma anche per i semplici cittadini che pagano le tasse e hanno diritto ad avere dei servizi usufruibili, aperti sempre e puliti".
La risposta del sindaco Federico Monti
"Ci sono diversi punti con servizi igienici. Ad esempio è stata appena aperta di la "spiaggia del Sorriso", questa che è in corso Europa e ha i servizi igienici. Poi ci sono quelli del lido che sono pubblici. Ci sono i servizi dell'ufficio turistico: purtroppo lì c'è qualcuno che si diverte a manometterli quotidianamente. I servizi della stazione che fra non molto verranno ripristinati, siamo in contatto con le Ferrovie dato che noi forse dovremmo occuparci della gestione. Poi i bagni al Parlamentino. Infine una serie sterminata di bar con bagni. Mettere sul lungolago dei servizi è difficile e la sovrintendenza non ce lo consentirebbe. In piazza del Popolo ci sono i servizi sotto il livello dell'acqua e sono inagibili: abbiamo fatto sopralluogo con ufficio tecnico ma hanno detto che costerebbe 300mila euro recuperarli. Non è vero che non ci sono servizi igienici, il territorio è ben servito. Sono stato poi contattato dalla proprietà dei servizi igienici di San carlo: abbiamo fatto sopralluogo e ci hanno chiesto la possibilità che il comune si occupi di aprirli e chiuderli. Stiamo valutando".