Coronavirus: Piemonte proporrà riapertura graduale delle scuole
Le scuole potranno riaprire, ma solo a piccoli passi
Coronavirus in Piemonte: dopo il vertice fiume di questa sera a Palazzo Lascaris il presidente Cirio ha esposto i temi del documento che domani verrà proposto al Ministero.
Coronavirus: il vertice a Torino
Si è concluso pochi minuti fa il vertice indetto dal presidente della Regione, Alberto Cirio sul tema delle misure da prendere per il contenimento del Coronavirus. Una riunione fiume, durata circa due ore, alla quale hanno partecipato i prefetti, il presidente Cirio, i sindaci dei capoluoghi di provincia e i presidenti di Provincia. Dopo le notizie di probabili contagi di tre borgoticinesi e di un nuovo caso probabile ad Asti, il dibattito nel corso del vertice è stato molto intenso.
"Vogliamo tornare alla normalità gradualmente"
"Abbiamo affrontato il tema - ha detto Cirio - del permanere o meno della nostra ordinanza che avrebbe scadenza sabato, ma che è già stata estesa fino a domenica con il divieto per tutte le manifestazioni, gli eventi e tutto ciò che ha a che fare con il pubblico e l'assembramento di persone. Siamo allineati su questo alle altre Regioni. Da parte di tutte le province del Piemonte è emersa anche la volontà di un graduale ritorno alla normalità, ma è anche emersa la volontà di fare questi passaggi con grande cautela e con grande prudenza. Una sera guardi un dato (di contagiati) che si ferma a 1 e la sera dopo è a 5".
L'intenzione nei confronti delle scuole
"Domani faremo tutta una serie di incontri e di valutazioni - ha continuato Cirio - e trasmetterò la proposta che faremo al ministro Speranza di riaprire le scuole, ma sospendendo l'attività didattica. Le scuole riaprirebbero con i bidelli e il personale, sosterremmo così un'operazione di pulizia straordinaria delle scuole. E poi vorremmo arrivare gradualmente a metà settimana, alla riapertura dell'attività didattica. Dovrà essere una decisione che assumerà il ministero con il parere tecnico del comitato scientifico. ". L'idea sarebbe quindi quella di una nuova ordinanza meno restrittiva, emanata sotto indicazione del Ministero. Ancora nebulose invece le indicazioni sulla probabile riapertura graduale al pubblico di messe e altri eventi.