Dimissioni Graziosi chieste con una mozione del Pd

"In 18 mesi non sappiamo cosa abbia fatto come assessore"

Dimissioni Graziosi chieste con una mozione del Pd
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Dimissioni Graziosi chieste con una mozione del Pd dopo la vicenda Atl.

Dimissioni Graziosi

Una mozione presentata dal Partito democratico per chiedere "una rimodulazione delle deleghe tra assessori e  in particolare la sostituzione della delega al turismo e marketing territoriale in capo all'assessore Graziosi". Un reimpasto e di conseguenza le dimissioni di Valentina Graziosi: un atto che arriva dopo la querelle legata ad Atl e alla commissione relativa.

I precedenti

I consiglieri del Pd hanno convocato una conferenza per dimostrare, atti alla mano, come l'assessore "abbia mentito" su mail, date, responsabilità. Il sindaco, nell'ultimo consiglio comunale prima delle feste, quello del 21 dicembre, l'ha difesa negando ogni addebito: "L'assessore Graziosi non ha mentito". Ma la mozione era già stata depositata. Non è solo questa vicenda ad aver fatto scattare la decisione dei consiglieri, ma una più ampia considerazione sull'operato dell'amministratrice.

Le motivazioni

"L'unico atto in 18 mesi di questa amministrazione in materia di Turismo è stato approvato dopo alcune peripezie - si legge nella mozione - In 18 mesi non si è mai tenuta una commissione consigliare con l’assessore competente e quindi non si ha alcuna informazione sull’operato dello stesso e quindi altri compone sti della giunta hanno assolto ai suoi compiti. Il nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno inoltre  è stato interamente rivisto è presentato dall’assessore ai Tributi, e nemmeno in occasione del nuovo regolamento sulla tassa di soggiorno sono state coinvolte Atl, associazioni di categoria e operatori del settore". Queste le motivazioni che hanno portato alla richiesta.

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