Minoranza all'attacco

"Draghi è un mezzo uomo": bufera sul sindaco di Arona Federico Monti

"Personalmente non posso che dissociarmi in generale quando vedo disattesi nell’ultimo periodo la possibilità che venga meno quanto scritto sull’articolo 11 della costituzione: l’Italia ripudia la guerra".

"Draghi è un mezzo uomo": bufera sul sindaco di Arona Federico Monti
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"Questo mezzo "uomo" rappresenta il peggio che ci si potesse immaginare alla guida di un governo lontano kilometri dal proprio popolo". Le uscite social del sindaco di Arona Federico Monti entrano nell'occhio del ciclone, praticamente, ogni settimana. Questo volta, dopo le critiche al Green Pass, il primo cittadino aronese ha definito "mezzo uomo" il Premier Draghi. Quasi immediato l'attacco da parte del gruppo di minoranza Arona Domani.

Il comunicato di Arona Domani

"Forse ammaliato dai maitre a penser della galassia NO VAX ora – non a caso - anche NO WAR (dimenticando il fatto che Putin nel frattempo sta andando avanti con l’aggressione e il bombardamento di uno stato sovrano e di persone che pensavano che nel 2022 certe cose non potessero più accadere), il sindaco di Arona, raccogliendo “a suo modo” l’invito fatto dall’on. Gusmeroli in sede di consiglio comunale ad abbassare i toni della polemica, non “usare parole forti” e usare il buon senso, pensando forse di passare inosservato, definisce il Presidente del Consiglio Draghi un mezzo “uomo” che rappresenta “il peggio che ci si potesse immaginare alla guida di un governo lontano kilometri dal proprio popolo”, un uomo non eletto da nessuno, che si permetterebbe di fare “quanto un dittatore” “senza che nessuno possa fermarlo”, definendo la politica del governo come “assurda” presagendo che “ci porterà alla distruzione". Si possono avere idee diverse ed è giusto poterle manifestare liberamente, si possono anche dire castronerie ignorando i processi di formazione istituzionali, lasciando il giudizio a chi legge e ascolta, altra cosa è l’insulto, tanto più se proviene da chi riveste ruoli pubblici, tanto più da chi rappresenta lo stesso Governo che si definisce come dittatoriale. Questo non è ammissibile. Non è ammissibile però nemmeno il silenzio di chi condivide le responsabilità di governo. Non è ammissibile il silenzio di chi, con il proprio voto, potrebbe benissimo raccogliere l’invito e fermare, nelle forme previste dalla Costituzione, il governo evitando a tutti la preannunciata distruzione. Troppo facile aspettare seduto sulla riva del fiume. Solo un rilievo finale, è triste dover commentare certe sciagurate uscite, mentre i problemi reali sono enormi e mentre le persone di buona volontà ce la stanno mettendo tutta per affrontarli con dignità. Ma come detto, di fronte a certe parole non si può tacere".

La replica di Monti

"Ripeto per l’ultima volta io non sono un no vax: da sindaco ho fatto il mio dovere per far si che si potesse esercitare tutta la profilassi per la campagna vaccinale.
Da sindaco e da uomo prendo le distanze da qualsiasi possibilità di poter entrare in un conflitto di guerra che potrebbe rivelarsi disastroso per l’umanità. Io sono un umile uomo che amministra una bellissima cittadina con tutto l’amore possibile. Ho letto però recentemente le parole di Papa Francesco: una presa di distanza netta dal governo e dice “di essersi vergognato quando ha letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2% del Pil per l’acquisto di armi come risposta a ciò che sta accadendo". “Pazzi" ha chiosato Il Papa durante un’udienza ed ha aggiunto “la vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico militari ma un’altra impostazione delle relazioni internazionali, non facendo vedere i denti ma un modo diverso di governare un mondo ormai globalizzato". Sandro Pertini, forse il più grande presidente della Repubblica del dopo guerra, ha detto quarant’anni fa: "l’Italia a mio avviso deve essere nel mondo portatrice di pace, si svuotino gli arsenali di guerra sorgente di morte, si colmino i granai di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame".

Personalmente non posso che dissociarmi in generale quando vedo disattesi nell’ultimo periodo la possibilità che venga meno quanto scritto sull’articolo 11 della costituzione: l’Italia ripudia la guerra, ossia non utilizzerà mai lo strumento della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, oppure quando viene meno il rispetto per l’articolo 4 della costituzione che afferma che lo Stato deve garantire a tutti il diritto di lavorare, creando le condizioni migliori per permettere ad ogni cittadino di poter esercitare questo diritto. Poi se qualcuno, si sente offeso chiedo anche scusa, ritengo che certe affermazioni dell'opposizione nei miei confronti siano frutto di una propaganda negativa su di me. Spero in futuro di non dovermi più occupare di cose che non siano una sana amministrazione della mia amatissima città".

Il commento del deputato e vicesindaco Alberto Gusmeroli

"Due anni di pandemia, la guerra e la crisi economica. Questi sono momenti difficili dove tutti noi dobbiamo dare il massimo e Arona su accoglienza alle persone che scappano dalla guerra sta facendo il massimo e ringrazio il Sindaco, l’Assessore al welfare Marina Grassani e tutta la giunta ma anche dipendenti comunali e le tante associazioni di volontariato e i cittadini che hanno messo a disposizione case e mezzi. Al contempo tutti noi che abbiamo responsabilità istituzionali dobbiamo fare il massimo per tenere toni bassi. Ovviamente siamo in democrazia e ognuno può pensarla come vuole, però chi ha responsabilità istituzionali deve, anche se la pensa diversamente, mantenersi nell’ambito del massimo rispetto di tutte le persone e delle istituzioni. Sulla guerra mi auguro che vinca il desiderio di pace che alberga in tutti noi e che la popolazione Ucraina possa smettere di soffrire".

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