Il caso

Federalberghi ai parlamentari: "Difendete le attività del Novarese e del Vco"

Particolarmente contestato l'ultimo Decreto legge di agosto

Federalberghi ai parlamentari: "Difendete le attività del Novarese e del Vco"
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Federalberghi scrive una lettera aperta ai parlamentari della zona del Novarese e del Vco per chiedere maggiore tutela per il settore.

Federalberghi scrive ai parlamentari del Novarese e del Vco

Una lettera aperta indirizzata a tutti i parlamentari del territorio. E' così che il presidente provinciale di Federalberghi Emilio Zanetta ha voluto accendere i riflettori sul settore del turismo e dell'intrattenimento. "On. Deputati e Senatori - scrive Zanetta - il Decreto Legge 14 agosto 2020 n. 104 (Gazzetta Ufficiale 14 agosto 2020, n. 203 – Supplemento Ordinario n. 30) contiene una serie di provvedimenti iniqui che creano disparità tra aziende che, In teoria, dovrebbero avere gli stessi diritti; diritti che invece il suddetto Decreto ignora, penalizzando pesantemente alcune aree e territori e favorendone altri, agevolando alcune imprese e ignorandone altre in base a non si comprende quale logica. Particolarmente colpiti da queste disparità sono i territori del Novarese e del Vco di cui Voi siete rappresentanti eletti e da cui ci aspettiamo che difendiate i diritti di eguaglianza delle imprese che vi operano. Nei nostri territori inoltre le strutture ricettive sono già state pesantemente penalizzate, a differenza della maggior parte del territorio italiano, con chiusure obbligatorie fin oltre metà maggio per ordinanza regionale senza che ciò venisse in alcun modo compensato, mentre ora ai locai da ballo a cui viene imposta la chiusura vengono già promessi nuovi bonus".

Le esclusioni contenute nel provvedimento

Due sono in particolare i punti sollevati dai responsabili dell'associazione. "L’articolo 78 va ad abolire la seconda rata Imu per le strutture ricettive con categoria catastale D/2 ma ponendo la discriminante che proprietà e gestione coincidano- continua Zanetta - non tenendo conto del fatto che nella grande maggioranza dei casi in realtà proprietà e gestione fanno effettivamente capo alle stesse persone fisiche pur essendo divise in due diverse società che in tal modo non possono usufruire dell’agevolazione. Inoltre per le strutture ricettive tale agevolazione  è prevista solo per il 2020, mentre per gli immobili destinati a cinema teatri e spettacoli è estesa a tutto il 2022 (art. 78 comma 3). Appare evidente la diversità di trattamento tra aziende diverse e anche all’interno delle stesse categorie catastali, andando a favorirne alcune a discapito di altre. Ma ancor più discriminante e penalizzante è l’art. 59 che prevede che solo le imprese site in zona A di comuni capoluogo di provincia o città metropolitana possano godere di ulteriore contributo a fondo perduto purché dimostrino di aver avuto presenza consistente di turisti stranieri in numero pari o superiore a quello degli abitanti (5 volte superiore per capoluogo di provincia e pari a quello degli abitanti per città metropolitana). Per quale motivo le città di Milano, Roma o Verona, o la stessa Verbania dovrebbero godere di questo privilegio mentre ad esempio imprese site in Arona o Domodossola, Baveno, Stresa o Dormelletto che certo possono vantare normalmente presenza di turisti stranieri ben superiore rispetto ai propri abitanti e che quest’anno sono praticamente scomparsi con gravissime ripercussioni economiche  non sono ricomprese? Forse il fatto di trovarsi in cittadine più piccole ha creato loro minor danno? O semplicemente le lobby non sono abbastanza potenti?".

"Politici fatevi portavoce delle nostre esigenze"

"Tutte le aziende sono state penalizzate dall’emergenza Covid-19, tutte stanno patendone ancor oggi le conseguenze e l’unico parametro su cui basare aiuti può e deve essere la differenza di fatturato tra 2019 e 2020 compensato in percentuale e non certo per il solo mese di aprile come è avvenuto - prosegue Zanetta - chiediamo che Voi Onorevoli e Senatori, indipendentemente dal colore politico, vi facciate portavoce di questo “disagio” e di questo trattamento iniquo, facendo sentire la Vostra voce a difesa del territorio in cui siete stati eletti e di cui siete rappresentanti. Già oggi è pesante il bilancio in termini di perdite di posti di lavoro e aziende chiuse, nel 2021 senza interventi decisi la situazione non potrà che peggiorare".

 

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