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I 5 Stelle contro la nuova giunta Cirio

"Una giunta al maschile e in cui il cambio al vertice della sanità sancisce il fallimento della precedente legislatura"

I 5 Stelle contro la nuova giunta Cirio
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La nuova giunta Cirio, ufficializzata ieri, mercoledì 26 giugno 2024, che amministrerà la Regione per i prossimi cinque, anni ha incassato complimenti e auguri di buon lavoro ma anche critiche.

I 5 Stelle contro la nuova giunta Cirio

Oltre alle osservazioni del capogruppo regionale e consigliere di minoranza Domenico Rossi, ci sono le perplessità dei pentastellati.

"Le scelte fatte dal presidente Alberto Cirio nella composizione della nuova Giunta impongono ampie riflessioni - fa sapere Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte - A saltare all’occhio, in primo luogo, è la scarsa attenzione riservata alle donne nei ruoli apicali dell’esecutivo. L’unica nomina degna di nota è quella di Elena Chiorino, scelta come vice presidente, ma per il resto le deleghe principali della Giunta sono affidate, ancora una volta, a uomini. Non basta una vice presidenza ad una donna per definire una Giunta “inclusiva” e rispettosa, nel concreto, delle pari opportunità".

A ciò si aggiunge il tema della delega principale per il presente ed il futuro della Regione, ovvero la sanità. "In Piemonte - prosegue Disabato - il diritto alla salute non viene garantito a tutti in maniera adeguata. A pesare sono le liste d’attesa infinite, che costringono i pazienti a rivolgersi al privato e, nei casi peggiori, a rinunciare alle cure. Il tutto nel solco di una politica regionale che da anni delega ai privati l’erogazione dei servizi e delle prestazioni e la realizzazione dei nuovi ospedali. La scelta di non confermare Icardi è il chiaro segnale di quanto, in questi 5 anni, non si sia lavorato al meglio sul capitolo sanità".

E ancora: "Sembrava che la delega dovesse andare ad un tecnico, e forse sarebbe stata la decisione migliore, ma la logica di spartizione del Centrodestra l’ha affidata ad un nome di Fratelli d’Italia. Peccato che i piemontesi abbiano dovuto assistere ad uno scaricabarile tra assessori: i più quotati ad assumere la delega hanno fatto tutto il possibile per non prendersi la responsabilità di occuparsi della sanità e, alla fine, la delega è andata ad una figura non facente parte della scorsa Giunta e nemmeno tecnica".

"La legislatura - conclude la consigliera - parte nuovamente in assenza di un piano socio sanitario e di programmmazione, si prefigura dunque la replica di quanto avvenuto in questi 5 anni: una sanità nel caos, governata 'alla giornata'. È il primo capolavoro, diciamo così, della nuova legislatura di Cirio".

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