Il caso

Opposizione in Provincia: "Contro il bullismo serve la prevenzione, non l'autodifesa"

La Provincia in Comune ha presentato un'interpellanza che sarà discussa il 23 marzo

Opposizione in Provincia: "Contro il bullismo serve la prevenzione, non l'autodifesa"
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Opposizione in Provincia presenta un'interrogazione sul tema del bullismo chiedendo all'Amministrazione di riflettere sull'opportunità di intervenire sulla prevenzione, invece di proporre corsi di autodifesa.

Un'interrogazione sul bullismo

Il gruppo di opposizione in Consiglio provinciale ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione sul fenomeno del bullismo, che sarà discussa nella seduta dell'assemblea del 23 marzo. Il tema al centro della riflessione del gruppo La Provincia in Comune è quello del bullismo. "Premesso che - scrivono i consiglieri del Pd - le ultime ricerche sul mondo della scuola rilevano che gli episodi di bullismo sono in crescente aumento e che esiste una stretta correlazione tra bullismo e
discriminazione; i fenomeni di bullismo consistono nell'azione prepotente di un singolo, sempre sostenuto da un gruppo, ai danni di un coetaneo. Per questo si può definire il bullismo come un fenomeno di gruppo;  il problema pertanto è complesso e non si riduce alla mera difesa o autodifesa
della vittima;  Il profilo della vittima di bullismo è caratterizzato da insicurezza, ansia, timidezza, fragilità, difficoltà di relazione e nella quasi totalità dei casi le vittime non mettono in atto comportamenti assertivi e sono contrari all’uso della forza..."

Le mosse della giunta Binatti sotto la lente

L'opposizione ricostruisce quindi l'operato della maggioranza e scrive: "Visto che con decreto n. 232 del 22/12/2022 il Presidente stanzia un contributo di € 800,00
a favore dall’Associazione Ikmi Piemonte A.S. Dun per finanziare un corso antibullismo. Visto che lo scopo del progetto è quello di “insegnare ad affrontare con grinta e sicurezza situazioni di prepotenza e di predominazione da parte di coetanei, sottolineando "il valore psicopedagogico dell’autodifesa”, visto che la fase pratica del corso antibullismo prevede allenamento fisico e psicologico, e insegnamento di metodi di fuga, body language e logiche di strada; visto che la consigliera Iodice si dice soddisfatta dei risultati raggiunti, e ritiene l’autodifesa un veicolo utile nella gestione di situazioni che per un adolescente risultano difficili e mortificanti. A nostro parere l’educazione è la chiave per prevenire il bullismo e per fermarlo quando si verifica; E' fondamentale coinvolgere insieme i ragazzi e gli adulti e non concentrarsi in modo prioritario sulla vittima e sulla sua autodifesa; Sarebbe importante affrontare il problema in modo preventivo e approfondendo i concetti cardine quali: discriminazione, identità, rispetto, empatia, inclusione, e che per farlo serve tempo e figure specializzate; sarebbe più utile destinare fondi a progetti preventivi di promozione di un clima culturale, sociale ed emotivo sano, in grado di prevenire quindi comportamenti di prevaricazione e prepotenza e di riconoscere e condannare ogni forma di violenza e aggressività".

Le domande rivolte al presidente

Per questi motivi l'opposizione si rivolge direttamente al presidente Binatti e chiede "Se ritiene che l’attenzione debba essere focalizzata sulla vittima e la soluzione al
complesso fenomeno del bullismo debba essere ricercata nella difesa della vittima e passare prioritariamente attraverso l’allenamento all’autodifesa della
vittima stessa. Se
sia realisticamente possibile dare grinta e sicurezza ad un ragazzo fragile vittima di bullismo per difendersi dal bullo e dal gruppo di testimoni e spettatori. Se viene svolto un monitoraggio del progetto e attraverso quali criteri venga valutato: quali sono i dati di partenza e quali i dati oggettivi che attestano quei
miglioramenti che la consigliera Iodice riscontra".

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