"Su un punto tutti i candidati sembrano essere d'accordo: Arona non è una città per i giovani. O meglio, i giovani ci sono, ma al di là della frequentazione dei bar del lungolago o delle attività promosse dell'oratorio e dalle associazioni aronesi, molti di essi faticano a trovare spazi di partecipazione nei quali possono realizzarsi. Un'altra questione spesso discussa è quella che riguarda i servizi per le famiglie con figli, il pre e post scuola e i centri estivi per i ragazzi. Che cosa pensate di fare su questi punti se sarete chiamati ad amministrare la città?"
Gianluca Ubertini: Noi nei giovani ci crediamo veramente, li abbiamo interpellati, coinvolti. Vogliamo dargli la responsabilità delle iniziative istituendo una consulta giovanile: avremo assessori giovani e in gamba. Vorremmo realizzare un ostello e una casa per le associazioni in piazza San Graziano spostando macchine e scuola. Lì io ho fatto medie e liceo, sono stanze ormai obsolete. Altrimenti i bambini vanno da altre parti con scuole più accoglienti tipo a Gattico. Abbiamo chiesto come minoranza pre e post scuola ma ci è stato richiesto che non c'è l'esigenza: ma se non dici che lo fai i genitori iscrivono da un'altra parte.
Federico Monti: Ho con me un gruppo di giovani validissimi e creerò un assessorato per i giovani. I giovani della mia lista hanno realizzato un programma con nuove aule studio in città, spazi di co-working, incremento strutture sportive, realizzazione di una tensostruttura sportiva, promozione sport acquatici, borse di studio per i giovani.
Pensiamo di creare un polo culturale importantissimo al Collegio De Filippi, magari con una facoltà universitaria. Ai grest abbiamo sempre dato contributi così come alle associazioni sportive
Alberto Gusmeroli: Non è che la politica aronese non coinvolga i giovani, questo è un tema italiano. Noi abbiamo deciso proprio di candidare un giovane che possa aggregarne altri. Questo mondo deve dare fiducia ai giovani non coinvolgerli con la teoria. Negli ultimi 3 anni si sono fatti eventi solo di un certo tipo e i giovani sono stati esclusi: devono essere loro a organizzarli.
Costa 5-6 milioni di euro costruire una scuola in via Monte Zeda: è questo che vogliamo? Il comune non ha quei soldi, vogliamo far fallire il comune?