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La Designer bergamasca predilige la libera espressione attraverso la moda

ClioK e lo stile degli emarginati.

La Designer bergamasca predilige la libera espressione attraverso la moda
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Clio Barcella, fondatrice e designer del brand clioK, esplora la moda come un modo di essere con il quale trasmette il proprio senso di eleganza e sofisticatezza, che ha l’intenzione di distaccarsi da qualsiasi trend di massa.

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“La mia visione di stile è l’espressione libera di sé stessi attraverso la sperimentazione del proprio stile”.

Lei stessa definisce il proprio stile come “outcast”, ovvero lo stile degli emarginati, di coloro che hanno voglia di sperimentare e che valorizzano la moda come un mezzo di espressione di sé stessi e della propria personalità.

“In un sistema in cui il fast – fashion e i trend dell’industria della moda convergono verso un’uguaglianza di stile, la mia missione è far riaffiorare l’autenticità e l’unicità che caratterizzano il singolo, attraverso qualità e ricerca”, afferma la designer.

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Le creazioni di Clio Key, espressione del Made in Italy, sono capi esclusivi di alta qualità, confezionati prestando particolare attenzione ai dettagli, ai tessuti e ai volumi. Il capo che più caratterizza le collezioni della designer è la camicia, rivisitata nei volumi, nelle lunghezze e nell’uso sperimentale dei materiali e degli abbinamenti. Sono pezzi unici e limitati quelli che il brand propone sul mercato, estremamente curati nei minimi dettagli, dalla sartoria agli accessori che rendono i capi dallo stile riconoscibile e senza tempo. Ispirate da un ideale di bellezza senza tempo, sono la combinazione tra femminilità e mascolinità, con uno sguardo sempre rivolto ad una malinconia bambinesca.
In un momento di pandemia mondiale (covid19) e crisi economica, Clio Barcella è ancor più spinta a guidare la causa in cui ha sempre sostenuto, quella di un lusso sostenibile e duraturo.

“Il sistema moda è arrivato prevedibilmente ad un punto di non ritorno; vorrei promuovere la sensibilizzazione verso una visione più cosciente, personale e responsabile della vita e del lavoro; io, nel mio piccolo continuerò in questa direzione”, conclude la designer.

 

i.p.

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