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Innovazione nella riabilitazione: il PRP all'Habilita I Cedri di Fara Novarese

Innovazione nella riabilitazione: il PRP all'Habilita I Cedri di Fara Novarese
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L’attività ambulatoriale presente in Habilita I Cedri, la casa di cura di Fara Novarese (NO) è oggi tra i più richiesti e apprezzati del territorio del Piemonte orientale. In particolare, vista anche l’ampia gamma di dispositivi medicali di alto livello a disposizione dei pazienti, è in costante crescita l’attività dell’ambulatorio di Riabilitazione e Terapia del Dolore. Il responsabile del servizio è il Dr. Matteo Didonè che spiega come è organizzato il servizio. «Al servizio si accede mediante una prima visita fisiatrica eseguita in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale o privatamente. A seguito della diagnosi medica si può accedere ai trattamenti ambulatoriali eseguiti dal personale fisioterapico o dallo stesso personale medico fisiatrico, come nel caso del trattamento infiltrativo con PRP».

Dr. Matteo Didonè

Che cos'è il trattamento di PRP?

«Il Plasma Ricco di Piastrine (PRP) è un preparato ottenuto dal sangue autologo del paziente stesso tramite un prelievo venoso, che viene successivamente iniettato tramite infiltrazione a livello tendineo. Da diversi anni è andato sempre più crescendo il suo impiego per uso non trasfusionale, trovando applicazione in fisiatria e terapia rigenerativa. I campi di azione del Plasma Ricco di Piastrine sono assai vari: degli studi hanno dimostrato che è utile in diversi distretti corporei per favorire la rigenerazione dei tessuti migliorare l’elasticità cutanea. Il suo utilizzo facilita, inoltre, anche la guarigione di diverse condizioni muscoloscheletriche».

Come funziona nello specifico?

«Il PRP si ottiene attraverso un processo di centrifugazione del sangue del paziente stesso in cui si separano le piastrine, ricche di fattori di crescita che svolgono un ruolo cruciale nella riparazione e rigenerazione dei tessuti. Il paziente candidato per questo tipo di trattamento verrà come prima cosa sottoposto ad un semplice prelievo di sangue che, una volta raccolto, sarà elaborato in una centrifuga per isolare le piastrine. Infine, il PRP ottenuto viene iniettato nella zona bersaglio.  Questo concentrato di piastrine (PRP) iniettato nella zona da trattare stimola i processi naturali di guarigione.  Il trattamento è generalmente ben tollerato e richiede poco tempo. Prima di poter dare avvio alla procedura, per capire se il soggetto è idoneo basterà fare la conta piastrinica tramite emocromo».

Quali vantaggi comporta?

«Il PRP agisce innescando una risposta biologica nel corpo. Le piastrine, quando concentrate e iniettate nella zona danneggiata o bisognosa di guarigione, rilasciano una serie di fattori di crescita che promuovono la rigenerazione cellulare e la formazione di nuovi vasi sanguigni. Questo processo accelera la guarigione e riduce i tempi di recupero».

Quali sono i soggetti per i quali è consigliato questo tipo di trattamento?

«I pazienti in grado di beneficiare maggiormente da questo tipo di trattamento sono i pazienti con problematiche tendinee croniche o acute, con o senza riscontro di lesione parziale o fissurazione, pazienti con artrosi e con lesioni muscolari. La terapia anticoagulante eventualmente assunta va sospesa nei giorni precedenti il trattamento, mentre la terapia antiaggregante (es. cardioaspirina) rappresenta una controindicazione assoluta alla procedura, in quanto vengono alterati i valori delle piastrine, fondamentali per l'efficacia della terapia».

Quali sono le patologie per le quali risulta particolarmente efficace?

«Il Plasma Ricco di Piastrine rappresenta un approccio promettente nella medicina rigenerativa, sfruttando le risorse naturali del corpo per favorire la guarigione. Possono beneficiarne, ad esempio, pazienti con lesione del tendine sovraspinato della spalla, o del tendine comune degli estensori del gomito in un quadro di epicondilite. Inoltre, risulta utile per problematiche di difficile risoluzione come fasciti plantari croniche che non rispondono al trattamento con onde d'urto focalizzate. È possibile la sua applicazione nell'ambito delle lesioni muscolari, come strappi o distorsioni. Tuttavia, come per qualsiasi trattamento, è importante affidarsi al parere dello specialista per valutare i potenziali benefici e rischi associati all’uso di questa metodica innovativa».

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