comunicato stampa

Le montagne della Val di Scalve su due ruote

Le montagne della Val di Scalve su due ruote
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Dopo il nostro primo appuntamento, ritorniamo in Val di Scalve, nell’abbraccio di montagne che custodiscono i quattro Comuni della zona – Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore – per proseguire il nostro viaggio a due ruote proprio nella cornice alpina che fa da custode all’orizzonte scalvino.

E se la strada vi sembra troppo ardua o lunga, sappiate che la fatica sarà ampiamente ricompensata da paesaggi mozzafiato come le salite che avrete affrontato!

Infatti, non si chiamerebbe MTB se non fosse pensata per affrontare anche le montagne più impervie! Ma anche e-bike, perché a volte serve quella carica in più per superare le salite più ardue!

Come quella per raggiungere il Passo della Manina, sul confine fra Vilminore di Scalve e Valbondione: e se una volta arrivati a 1796 m di quota non foste ancora stanchi, gli avventurosi dotati di MTB potranno proseguire verso le Malghe del Barbarossa.

Cosa hanno in comune questi due luoghi? La rigogliosa natura in cui vi immergerete e i magnifici scorci sui paesi sottostanti!

La piccola Chiesetta della Manina immersa nella grandiosità delle cime orobiche

Per vivere più da vicino la suggestione degli antichi borghi di Vilminore di Scalve, non vi resta che intraprendere un viaggio nel tempo sfruttando l’energia dei vostri pedali: Pianezza, Nona, Teveno e il centro storico di Vilminore ricco della sua storia millenaria (vi basterà ammirare la facciata del Palazzo Pretorio) sono solo alcuni delle piccole perle che incontrerete sulla vostra strada.

Il borgo di Pianezza (@Barbara Besenzoni)

Ma in Val di Scalve è pur sempre la natura che regna sovrana, quindi ritorniamo a tutta velocità a immergerci nelle secolari foreste: lo dice il nome stesso, non possiamo farci mancare un’esplorazione attenta alla Riserva Naturale dei Boschi del Giovetto.

La celebra Formica Rufa che ne popola il sottobosco non sarà veloce quanto noi, ma con la sua forza protegge gli abeti dagli insetti nocivi.

I Boschi del Giovetto (@Giovanni Marchesi fotografo)

Non rinfrescati dall’ombra dei boschi, ma i prati e le malghe dei Campelli di Schilpario (specialmente quando dipinti dai cespugli di erica) racchiudono tutti gli spettacoli che la natura può offrire: dai piccoli e semplici fiori di prato, ai riflessi del laghetto dei Campelli, alla maestosità del massiccio della Concarena, su cui svetta il profilo unico del Cimon della Bagozza. E una volta arrivati al Passo dei Campelli, avrete solo l’imbarazzo di scegliere il panorama che più vi aggrada: il signor Adamello o la Regina Presolana?

La Concarena e il Cimon della Bagozza dai Campelli (@Francesca Andretta)

Abbiamo finora esplorato escursioni fattibili sia in MTB che in e-bike, ma la curiosità (e la bellezza dell’ambiente) ci spinge verso Colere per percorrere il primo percorso della Val di Scalve dedicato alle e-bike: dal centro del paese, verso la scenografica contrada di Magnone, fino all’incantata Pineta di Pian di Vione.

E siccome non vogliamo far sentire escluso nessun appassionato delle due ruote, abbiamo pensato anche agli amanti delle gravel, con il nuovissimo percorso facente parte del circuito Gravity Gravel: un anello che parte e chiude al Passo della Presolana, attraversando Azzone e lungo la stimolante salita degna dei migliori atleti del Giro d’Italia, per farsi emozionare dalla storia del Salto degli Sposi prima di ritornare, stanchi ma soddisfatti.

Per tutte le informazioni sulla Val di Scalve, visitate il portale www.valdiscalve.it

Contenuto realizzato nell’ambito del progetto “Val di Scalve 4x4: 4 Comuni per 4 Stagioni” finanziato da Regione Lombardia con il bando “Viaggio InLombardia – III edizione”.

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