Con due mesi di anticipo

Coronavirus, già partiti i test sull'uomo del vaccino italo-inglese (e Bill Gates lo vuole finanziare)

Intanto la Svizzera scommette che entro ottobre tutta la popolazione elvetica sarà già vaccinata.

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Il giorno dei test del vaccino anti coronavirus è arrivato in anticipo rispetto al mese di luglio inizialmente previsto e a soli 2 mesi di distanza da quando il nostro Paese ha visto l'inizio dell'incubo.

Già iniziati i test del vaccino italo-inglese sull'uomo

Bruciando i tempi e accelerando le tappe normalmente imposte per i test sugli animali, sono iniziati i primi test sperimentali sull'uomo per il vaccino, messo appunto grazie alla partnership tra lo Jenner Institute dell'università di Oxford e la italiana Irbm, che ha prodotto materialmente i campioni.

E' il primo step verso la definizione di uno strumento veramente efficace per offrire protezione contro il Covi-19: 500 i volontari selezionati, sani e di età compresa tra i 18 e i 55 anni. Per il contributo che offriranno alla scienza riceveranno 625 sterline a testa.

Il presidente della italiana Irbm ha invece spiegato come le analisi abbiano consentito di testare la non tossicità del vaccino e la sua potenziale efficacia.

Se i test sugli esseri umani si riveleranno positivi, si potrà partire con una campagna vaccinale sulle categorie più esposte al rischio contagio cioè operatori sanitari e forze di polizia. Nel frattempo si procederà con la produzione su larga scala che però non potrà avvenire in tempi brevi: occorreranno mesi.

La scommessa: Svizzera già vaccinata a ottobre

Assicurano invece tempi record anche per la produzione dall'università di Berna, in Svizzera, che scommettono che saranno i primi a vaccinare già da ottobre l'intera popolazione elvetica. il vaccino svizzero segue un appoggio diverso rispetto ad altri laboratori e utilizza particelle simili al virus che però non sono contagiose come il virus stesso e permettono una buona risposta immunitaria.

Intanto l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia una collaborazione e un'iniziativa globale storica per accelerare la produzione di vaccini terapie e test contro il coronavirus, ma soprattutto per garantirne la distribuzione equa evitando che i Paesi poveri non possano averne accesso. Un programma lanciato da Ginevra in videoconferenza che si fonda sulla collaborazione tra pubblico e privato. Presenti portuali anche Italia e Francia.

Bill Gates: "Se funziona contribuirò a pagarlo"

"Se i risultati degli anticorpi saranno quelli promessi allora io e gli altri ci metteremo insieme in un consorzio e faremo in modo che il vaccino di Oxford sia prodotto in maniera massiccia",

ha detto il miliardario patron di Microsoft Bill Gates, sottolineando che nessuno di quanti stanno realizzando il vaccino si aspetta di guadagnarci. La Fondazione Bill e Melinda Gates finanzierà la costruzione degli impianti dove produrre miliardi di dosi dei vaccini, in modo da distribuirli nel mondo.

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