Alunni in video per dire "Io sto a casa" a Castelletto
I ragazzi di quarta hanno potuto lanciare il loro messaggio in tutte le lingue del mondo
Alunni in video nell'ambito di un interessante progetto promosso dal maestro Luigi Milazzo alla primaria Dario Sibilia.
Alunni in video a Castelletto
E’ un’idea originale e decisamente interessante quella che in questi giorni sta portando avanti un insegnante della scuola primaria Dario Sibilia. Grazie alla collaborazione dei genitori, dell’istituto e dei suoi alunni della 4ª A infatti, il docente varalpombiese di inglese Luigi Milazzo ha realizzato un video per diffondere un messaggio tanto semplice quanto incisivo. "Per sconfiggere il virus - dice l’insegnante all’inizio del video, ovviamente nella lingua di Shakespeare - è necessario stare a casa". E nelle immagini che seguono compaiono i ragazzi della sua classe, che mostrano i cartelloni colorati preparati a casa nei giorni di quarantena.
Un progetto improvvisato ma di successo
"Come tutte le scuole in questo periodo - dice l’insegnante - abbiamo attivato la didattica online. Abbiamo dovuto reinventare il nostro modo di fare scuola e in breve tempo ci siamo dovuti adattare a cambiamenti che sembravano impensabili. Al venerdì faccio le videochiamate ai miei alunni e riusciamo a stare vicini in questo momento difficile, anche se solo in modo virtuale. I miei ragazzi mi danno tanta forza e io credo di fare altrettanto con loro. Così mentre mi ingegnavo per studiare qualcosa da far fare agli alunni che non fosse esclusivamente l’assegnazione dei compiti, e tenendo conto che non tutti sono tecnologici, mi è venuta l’idea del video. A ognuno degli studenti è stata assegnata una nazionalità, partendo da chi magari ha realmente origini straniere. E poi ciascuno di essi ha realizzato un cartellone con la bandiera del Paese scelto e la traduzione della frase “Io sto a casa” nella lingua locale". Una volta ricevute le autorizzazioni di tutti i genitori, il maestro ha chiesto ai ragazzi di registrare un breve video con il cartellone così realizzato. "Tutti hanno partecipato ed è stato bellissimo - prosegue il docente - ne è uscito un contributo originale da parte di ciascuno degli alunni. Poi in un secondo momento e sfruttando solo il mio cellulare, ho montato il video e l’ho diffuso anche sui social, con l’autorizzazione dell’istituto e dei genitori stessi".