Gli studenti del Don Bosco di Borgomanero "entrano" nelle opere d'arte
L'iniziativa della docente di Arte e immagine della scuola.
Borgomanero: gli studenti delle medie del Don Bosco "entrano" nelle opere d'arte.
Entrare nelle opere d'arte per studiarle: l'attività degli studenti del Don Bosco
«“L'arte è la creazione di una magia suggestiva che accoglie insieme l'oggetto e il soggetto”»: è con una citazione di Baudelaire che dal Don Bosco iniziano a raccontare l’ultimo progetto intrapreso per ovviare alla chiusura della scuola per il coronavirus: gli alunni della media sono stati protagonisti nelle opere pittoriche del ‘600 italiano. L’idea è stata «proposta e coadiuvata - spiegano dal Don Bosco - da Emanuela Negri, docente di Arte e Immagine, e inserita in un programma di studio più ampio sul periodo Barocco (un percorso interdisciplinare che ha interessato anche i docenti di Italiano, Spagnolo e Religione)». «Ogni studente, dopo aver analizzato un’opera scelta tra quelle proposte dalla docente, è diventato egli stesso protagonista del quadro scelto, riproducendo l’opera attraverso uno scatto fotografico».
La richiesta della fotografia non è stata casuale: la grande caratteristica che lega tutti i pittori del Barocco (e alcuni più di altri) è appunto l’uso della luce, luce che è alla base anche della fotografia: «Caravaggio, Jan Vermeer, Annibale Carracci, Artemisia Gentileschi hanno allora preso forma - spiegano dalla scuola - nella ri-creazione della struttura e degli effetti luministici, in uno studio sulla comprensione dell’autore, sulla suggestione e la composizione dell’opera d’arte, sulla luce. Non si porrà mai abbastanza l’accento sull’importanza della cultura e della sperimentazione, soprattutto in un periodo come questo dove si rende necessario, attraverso la didattica a distanza, un coinvolgimento a tutto tondo dei nostri ragazzi: una sfida che, grazie all’intraprendenza e alla dedizione del corpo docente del Don Bosco, la nostra scuola affronta coinvolgendo gli studenti sia nell’ambito dello studio che in quello più pratico, come per questo “Viaggio all’interno della bellezza”».