«A Verona abbiamo rialzato la testa»
A Novarello è tornato il sorriso. La roboante vittoria di Verona ha ridestato improvvisamente un ambiente per troppo tempo lacerato dalle incomprensioni e dalle polemiche. I problemi del Novara non sono definitivamente risolti come per incanto, ma l’iniezione di fiducia dopo il clamoroso 4-0 del “Bentegodi” è di quelle potenti. Un ricostituente che può davvero segnare una svolta e bisogna approfittarne, cercando di battere il ferro finchè è caldo.
Anche perchè, contro il Frosinone, domenica, servirà un’altra prestazione monstre. Ne sono convinti i due ex illustri, Gianluca Sansone e Francesco Bolzoni. Il primo ha giocato in maglia gialloblù nel 2010-2011, realizzando 10 gol (uno anche al Novara) prima di esplodere successivamente a Sassuolo. L’ex Palermo è stato in Ciociaria l’anno prima con 25 presenze all’attivo.
«Non ho ricordi particolari - sottolinea Sansone - Quella con il Novara era una partita difficile per la nostra situazione in classifica. E’ stato un anno di crescita, anche se è finito con la retrocessione».
Adesso è un’altra storia: «A Verona era importante dare un segnale forte a questo campionato - sottolinea l’attaccante - I gol arriveranno. Era importante rialzare la testa dopo una sconfitta in casa che non ci aspettavamo».
La rivoluzione tattica ha portato frutti importanti, soprattutto fuori casa: «Il ruolo di contropiedista mi è sempre piaciuto - rivela Sansone - Da quando negli ultimi anni è scoppiata la moda della difesa a tre sono passato da esterno a seconda punta, ruolo che ho interpretato nella seconda parte a Sassuolo, alla Sampdoria e a Bologna. Galabinov? L’ho visto molto bene, ha aiutato tanto la squadra e ha beneficiato di occasioni che finora non erano mai capitate». «Non fissiamoci sul modulo, ma concentriamoci sull’atteggiamento - aggiunge - Contro il Frosinone sarà più difficile, forse ancora di più che a Verona. Giocano insieme da tanto tempo, sappiamo che servirà grande spirito di sacrificio per portare a casa risultati di rilievo. Dobbiamo dare continuità».
Solo così si potrà ritrovare unità di intenti anche al “Piola”: «Dobbiamo dare risposte prima a noi stessi, capire cosa siamo e cosa vogliamo fare - replica - E’ chiaro che quando qualcosa non va nell’ambiente si possono creare pensieri negativi. Solo i risultati possono portare entusiasmo, dipende da noi, dalla maggiore consapevolezza in quello che sappiamo fare. Dobbiamo dimostrare sul campo che il vero Novara è quello di Verona».
Sulla falsariga del compagno anche Francesco Bolzoni: «Ci serviva questa partita fuori casa per dare una svolta - commenta - Il segreto? A livello difensivo abbiamo disputato una partita perfetta e scoperto di essere molto bravi nelle ripartenze. Ma il modulo conta poco se entri in campo con questo atteggiamento. Era un avversario difficile, ma abbiamo dimostrato di essere alla pari con loro, Ci dà forza e soprattutto fiducia».
Piano piano il centrocampista sta vedendo la luce in fondo al tunnel e sottolinea quanto sia stato importante, per il suo recupero definitivo, giocare 90 minuti contro la Spal: «Non me lo aspettavo nemmeno io di reggere per tutta la durata del match - conferma Bolzoni - E questo mi dà coraggio. Sto benissimo, anche mentalmente, e ho sensazioni positive, mi manca solo ancora un po’ di ritmo partita. Se il mister vuole io sono a disposizione. Posso dirlo finalmente, la salita è finita».
Il centrocampo azzurro sta dimostrando di poter diventare il migliore in categoria: «Lo pensavo già ad inizio anno - risponde - Quasi tutti hanno giocato in serie A e Faragò è fortissimo. E’ un giocatore che fa la differenza».
Ora un’altra big annunciata: «Il Frosinone è molto forte, ma noi vogliamo dare continuità - conclude Bolzoni - Penso che verrà a scoprirsi un po’ e ci lascerà le occasioni. Dovremo essere bravi a fare gol».
Paolo De Luca
A Novarello è tornato il sorriso. La roboante vittoria di Verona ha ridestato improvvisamente un ambiente per troppo tempo lacerato dalle incomprensioni e dalle polemiche. I problemi del Novara non sono definitivamente risolti come per incanto, ma l’iniezione di fiducia dopo il clamoroso 4-0 del “Bentegodi” è di quelle potenti. Un ricostituente che può davvero segnare una svolta e bisogna approfittarne, cercando di battere il ferro finchè è caldo.
Anche perchè, contro il Frosinone, domenica, servirà un’altra prestazione monstre. Ne sono convinti i due ex illustri, Gianluca Sansone e Francesco Bolzoni. Il primo ha giocato in maglia gialloblù nel 2010-2011, realizzando 10 gol (uno anche al Novara) prima di esplodere successivamente a Sassuolo. L’ex Palermo è stato in Ciociaria l’anno prima con 25 presenze all’attivo.
«Non ho ricordi particolari - sottolinea Sansone - Quella con il Novara era una partita difficile per la nostra situazione in classifica. E’ stato un anno di crescita, anche se è finito con la retrocessione».
Adesso è un’altra storia: «A Verona era importante dare un segnale forte a questo campionato - sottolinea l’attaccante - I gol arriveranno. Era importante rialzare la testa dopo una sconfitta in casa che non ci aspettavamo».
La rivoluzione tattica ha portato frutti importanti, soprattutto fuori casa: «Il ruolo di contropiedista mi è sempre piaciuto - rivela Sansone - Da quando negli ultimi anni è scoppiata la moda della difesa a tre sono passato da esterno a seconda punta, ruolo che ho interpretato nella seconda parte a Sassuolo, alla Sampdoria e a Bologna. Galabinov? L’ho visto molto bene, ha aiutato tanto la squadra e ha beneficiato di occasioni che finora non erano mai capitate». «Non fissiamoci sul modulo, ma concentriamoci sull’atteggiamento - aggiunge - Contro il Frosinone sarà più difficile, forse ancora di più che a Verona. Giocano insieme da tanto tempo, sappiamo che servirà grande spirito di sacrificio per portare a casa risultati di rilievo. Dobbiamo dare continuità».
Solo così si potrà ritrovare unità di intenti anche al “Piola”: «Dobbiamo dare risposte prima a noi stessi, capire cosa siamo e cosa vogliamo fare - replica - E’ chiaro che quando qualcosa non va nell’ambiente si possono creare pensieri negativi. Solo i risultati possono portare entusiasmo, dipende da noi, dalla maggiore consapevolezza in quello che sappiamo fare. Dobbiamo dimostrare sul campo che il vero Novara è quello di Verona».
Sulla falsariga del compagno anche Francesco Bolzoni: «Ci serviva questa partita fuori casa per dare una svolta - commenta - Il segreto? A livello difensivo abbiamo disputato una partita perfetta e scoperto di essere molto bravi nelle ripartenze. Ma il modulo conta poco se entri in campo con questo atteggiamento. Era un avversario difficile, ma abbiamo dimostrato di essere alla pari con loro, Ci dà forza e soprattutto fiducia».
Piano piano il centrocampista sta vedendo la luce in fondo al tunnel e sottolinea quanto sia stato importante, per il suo recupero definitivo, giocare 90 minuti contro la Spal: «Non me lo aspettavo nemmeno io di reggere per tutta la durata del match - conferma Bolzoni - E questo mi dà coraggio. Sto benissimo, anche mentalmente, e ho sensazioni positive, mi manca solo ancora un po’ di ritmo partita. Se il mister vuole io sono a disposizione. Posso dirlo finalmente, la salita è finita».
Il centrocampo azzurro sta dimostrando di poter diventare il migliore in categoria: «Lo pensavo già ad inizio anno - risponde - Quasi tutti hanno giocato in serie A e Faragò è fortissimo. E’ un giocatore che fa la differenza».
Ora un’altra big annunciata: «Il Frosinone è molto forte, ma noi vogliamo dare continuità - conclude Bolzoni - Penso che verrà a scoprirsi un po’ e ci lascerà le occasioni. Dovremo essere bravi a fare gol».
Paolo De Luca