Bolzoni e Mantovani per ripartire

Bolzoni e Mantovani per ripartire
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NOVARA - Una doppietta col botto per completare il mosaico Novara. Sabato il direttore sportivo Domenico Teti ha chiuso definitivamente la trattativa per aggiungere un pezzo da novanta per il centrocampo azzurro. Francesco Bolzoni (nella foto) ha detto sì e firmerà per i prossimi due anni e mezzo dopo aver concluso la rescissione con il Palermo: arriva a costo zero uno dei mediani più esperti, che ha recuperato dal brutto infortunio dello scorso maggio e ha scelto Novara per rimettersi in gioco a 26 anni, insomma nel pieno della maturità calcistica. L’affare Bolzoni è stato chiuso quando è andata in porto l’operazione Signori con il Vicenza. E qui un’altra sorpresa: non una cessione, bensì uno scambio con il difensore centrale Andrea Mantovani, classe 1984, anche lui ex Palermo. Un ingresso che compensa la perdita di Poli con un elemento di grande esperienza che potrà rinforzare, non solo numericamente, un pacchetto che comprende Troest, un Vicari in rampa di lancio (nonostante il rosso a Chiavari) e Ludi.

E così in questo ultimo giorno di mercato, mal digerito da tanti allenatori, la società azzurra può rimanere anche alla finestra, anche se le ore conclusive (lo stop verrà alle 23) possono riservare sempre qualche sorpresa: quello che si doveva fare è stato fatto. 

Un jolly d’attacco come Lanzafame, un esterno sinistro puro del calibro di Nadarevic (già al debutto), un centrocampista e un difensore centrale: il d.s. azzurro si è destreggiato alla grande in una sessione invernale che si stava facendo pericolosa, soprattutto dopo la decisione di ridare in anticipo Poli al Carpi, peraltro subito schierato titolare dagli emiliani. Quattro innesti di grande esperienza e valore per il campionato cadetto e sei uscite, quasi completamente funzionali al progetto. 

A parte quella del centrale di Bordighera, rimpiazzato comunque da un difensore di provata affidabilità, sono stati mandati a giocare Beye al Siena e  Manconi al Pavia, mentre Pesce era giunto al termine della sua esperienza in azzurro e avrà l’opportunità di rilanciarsi. Giuste anche le valutazioni su Rodriguez e Signori, due elementi che per ragioni diverse non si sono mai integrati nello scacchiere voluto da Baroni: lo svizzero ha pagato il salto nel calcio italiano e al Greuther Furth, in Bundesliga 2, potrà rimettersi in gioco. Discorso differente per il centrocampista, giunto con enormi aspettative, ma che dopo il passaggio al centrocampo a due ha smarrito una collocazione tattica dettata dalle sue diverse caratteristiche.

Insomma, a meno di altre operazioni in extremis (la Reggiana insiste per Corazza e Schiavi dovrebbe andare in prestito all’AlbinoLeffe), il Novara è fatto e ha tutte le carte in regola per fermare già contro l’Avellino l’emorragia di sconfitte (4 di fila) e provare a lanciare l’assalto ai play off. Arbitri permettendo... 

Paolo De Luca

 

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 1 febbraio 2016 

NOVARA - Una doppietta col botto per completare il mosaico Novara. Sabato il direttore sportivo Domenico Teti ha chiuso definitivamente la trattativa per aggiungere un pezzo da novanta per il centrocampo azzurro. Francesco Bolzoni (nella foto) ha detto sì e firmerà per i prossimi due anni e mezzo dopo aver concluso la rescissione con il Palermo: arriva a costo zero uno dei mediani più esperti, che ha recuperato dal brutto infortunio dello scorso maggio e ha scelto Novara per rimettersi in gioco a 26 anni, insomma nel pieno della maturità calcistica. L’affare Bolzoni è stato chiuso quando è andata in porto l’operazione Signori con il Vicenza. E qui un’altra sorpresa: non una cessione, bensì uno scambio con il difensore centrale Andrea Mantovani, classe 1984, anche lui ex Palermo. Un ingresso che compensa la perdita di Poli con un elemento di grande esperienza che potrà rinforzare, non solo numericamente, un pacchetto che comprende Troest, un Vicari in rampa di lancio (nonostante il rosso a Chiavari) e Ludi.

E così in questo ultimo giorno di mercato, mal digerito da tanti allenatori, la società azzurra può rimanere anche alla finestra, anche se le ore conclusive (lo stop verrà alle 23) possono riservare sempre qualche sorpresa: quello che si doveva fare è stato fatto. 

Un jolly d’attacco come Lanzafame, un esterno sinistro puro del calibro di Nadarevic (già al debutto), un centrocampista e un difensore centrale: il d.s. azzurro si è destreggiato alla grande in una sessione invernale che si stava facendo pericolosa, soprattutto dopo la decisione di ridare in anticipo Poli al Carpi, peraltro subito schierato titolare dagli emiliani. Quattro innesti di grande esperienza e valore per il campionato cadetto e sei uscite, quasi completamente funzionali al progetto. 

A parte quella del centrale di Bordighera, rimpiazzato comunque da un difensore di provata affidabilità, sono stati mandati a giocare Beye al Siena e  Manconi al Pavia, mentre Pesce era giunto al termine della sua esperienza in azzurro e avrà l’opportunità di rilanciarsi. Giuste anche le valutazioni su Rodriguez e Signori, due elementi che per ragioni diverse non si sono mai integrati nello scacchiere voluto da Baroni: lo svizzero ha pagato il salto nel calcio italiano e al Greuther Furth, in Bundesliga 2, potrà rimettersi in gioco. Discorso differente per il centrocampista, giunto con enormi aspettative, ma che dopo il passaggio al centrocampo a due ha smarrito una collocazione tattica dettata dalle sue diverse caratteristiche.

Insomma, a meno di altre operazioni in extremis (la Reggiana insiste per Corazza e Schiavi dovrebbe andare in prestito all’AlbinoLeffe), il Novara è fatto e ha tutte le carte in regola per fermare già contro l’Avellino l’emorragia di sconfitte (4 di fila) e provare a lanciare l’assalto ai play off. Arbitri permettendo... 

Paolo De Luca

 

Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 1 febbraio 2016 

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