Boscaglia: «Può essere la nostra svolta»
NOVARA - Al “Bentegodi” servirà un’impresa titanica. Il Novara va a caccia di un risultato positivo sul terreno finora meno congeniale e, perdipiù, in casa della capolista Hellas Verona destinata ad ammazzare il campionato di B (la partita è in programma domani alle ore 15). Mister Boscaglia non nasconde ovviamente le difficoltà, ma è confortato dal ritorno di alcuni giocatori chiave che gli erano venuti a mancare con la Spal: «Vanno sempre in 11 in campo, ma quando perdi così tanti elementi può diventare un problema - sottolinea - Sappiamo che andremo a giocare contro una squadra difficile da affrontare, la più forte di tutte. Cercheremo di scovare quei pochissimi difetti che hanno per limitarli».
Non è previsto nessun cambio di modulo, anche se per la prima volta l’allenatore parla di «risultato positivo» come obiettivo della trasferta: «Quando vai a giocare conta questo, ovvio che una vittoria sarebbe ottimale - risponde - Ma sarebbe un po’ da presuntuosi dire “andiamo a Verona per vincere”. Andremo con il solito atteggiamento, cambiare sempre potrebbe creare confusione. Durante la gara potremo poi modificare le situazioni tattiche, a seconda dell’andamento. Vogliamo spezzare questo incantesimo e ci terremmo a farlo immediatamente».
Riuscire ad uscire da Verona con qualcosa di sostanzioso in mano ridarebbe slancio e fiducia: «Siamo ad un punto importante - sottolinea Boscaglia - Giochiamo in casa della prima della classe e questa potrebbe anche essere la partita della nostra svolta fuori casa. Dobbiamo volerlo e crederci. Di sicuro è una sfida che tutti vorrebbero giocare».
Giovedì il direttore sportivo Domenico Teti lo ha difeso a spada tratta: «Con il direttore ci confrontiamo ogni giorno e sappiamo il lavoro che facciamo - replica Boscaglia - Le sue parole, non lo nascondo, fanno piacere».
Proprio Teti ha rotto il silenzio della società: «Non sono abituato a cercare facili consensi - ha esclamato all’inizio di una lunga conferenza stampa - Abbiamo scelto un rispettoso silenzio perchè serviva riflettere. E’ un momento delicato per i risultati e per il rischio di scollamento tra la squadra e la sua gente. Abbiamo grande rispetto per i tifosi».
Paolo De Luca
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 12 novembre 2016
NOVARA - Al “Bentegodi” servirà un’impresa titanica. Il Novara va a caccia di un risultato positivo sul terreno finora meno congeniale e, perdipiù, in casa della capolista Hellas Verona destinata ad ammazzare il campionato di B (la partita è in programma domani alle ore 15). Mister Boscaglia non nasconde ovviamente le difficoltà, ma è confortato dal ritorno di alcuni giocatori chiave che gli erano venuti a mancare con la Spal: «Vanno sempre in 11 in campo, ma quando perdi così tanti elementi può diventare un problema - sottolinea - Sappiamo che andremo a giocare contro una squadra difficile da affrontare, la più forte di tutte. Cercheremo di scovare quei pochissimi difetti che hanno per limitarli».
Non è previsto nessun cambio di modulo, anche se per la prima volta l’allenatore parla di «risultato positivo» come obiettivo della trasferta: «Quando vai a giocare conta questo, ovvio che una vittoria sarebbe ottimale - risponde - Ma sarebbe un po’ da presuntuosi dire “andiamo a Verona per vincere”. Andremo con il solito atteggiamento, cambiare sempre potrebbe creare confusione. Durante la gara potremo poi modificare le situazioni tattiche, a seconda dell’andamento. Vogliamo spezzare questo incantesimo e ci terremmo a farlo immediatamente».
Riuscire ad uscire da Verona con qualcosa di sostanzioso in mano ridarebbe slancio e fiducia: «Siamo ad un punto importante - sottolinea Boscaglia - Giochiamo in casa della prima della classe e questa potrebbe anche essere la partita della nostra svolta fuori casa. Dobbiamo volerlo e crederci. Di sicuro è una sfida che tutti vorrebbero giocare».
Giovedì il direttore sportivo Domenico Teti lo ha difeso a spada tratta: «Con il direttore ci confrontiamo ogni giorno e sappiamo il lavoro che facciamo - replica Boscaglia - Le sue parole, non lo nascondo, fanno piacere».
Proprio Teti ha rotto il silenzio della società: «Non sono abituato a cercare facili consensi - ha esclamato all’inizio di una lunga conferenza stampa - Abbiamo scelto un rispettoso silenzio perchè serviva riflettere. E’ un momento delicato per i risultati e per il rischio di scollamento tra la squadra e la sua gente. Abbiamo grande rispetto per i tifosi».
Paolo De Luca
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 12 novembre 2016