«Caso Sporting: saremmo finiti come Lodi»
NOVARA - «Se non avessimo rescisso il contratto con la società Sporting, pur con un notevole esborso di quattrini, oggi anche noi saremmo negli stessi guai giudiziari dell’Amministrazione comunale di Lodi». Così il sindaco di Novara, Andrea Ballarè, ha commentato l’arresto del sindaco di Lodi, Simone Uggetti, sul caso delle gestione delle piscine della città affidate alla società Sporting.
Lo ha fatto nel corso dell’incontro avuto allo stadio Provini con dirigenti, tecnici, atleti e genitori del Baseball Novara, in compagnia dell’assessore allo sport Rossano Pirovano, giovedì pomeriggio. «Se non fossimo intervenuti drasticamente - prosegue - a quest’ora pagheremmo conseguenze pesanti, molto più di quelle attuali». Rincara la dose l’assessore Pirovano: «Il complesso del Terdoppio, ora PalaIgor, costa circa 1,5 milioni di euro di gestione, soprattutto per quella della piscina coperta. Abbiamo limato le spese all’osso, ma il disavanzo tra ricavi e costi è sempre attorno ai 500mila euro». Il caso Sporting, in realtà, ha bloccato per anni una serie di possibili investimenti relativi al mondo sportivo novarese, come spiega lo stesso Ballarè: «Il lodo dello Sporting e la rescissione del contratto - ribadisce - è stata davvero la nostra salvezza, anche se dovremo pagare 13 milioni di euro. Come? Attraverso un mutuo che ricadrà sulle teste dei nostri figli per scelte altrui insensate. Se a questi soldi - prosegue - aggiungiamo il fatto che abbiamo trovato il teatro Coccia in rosso di 1,2 milioni di euro e la Sun, cioè il trasporto pubblico locale, di 1,8, è chiaro che far quadrare i conti è diventata davvero un’impresa». L’analisi del sindaco Ballarè prosegue: «In più si sono aggiunti i tagli dei vari governi. Solo quest’anno la scure romana non si è ab- battuta sui Comuni, ma fino ad oggi, come Amministrazione, abbiamo dovuto compiere delle scelte, anche dolorose, per arrivare a ridurre i costi di circa 20 milioni di euro all’anno». A parte i mutui accesi, il bilancio del Comune pareggia a circa 100 milioni di euro, «di questi la spesa corrente, cioè stipendi, bollette e quant’altro, è circa l’80%. Perciò abbiamo salvaguardato le situazione più critiche, ad esempio il sociale. Novara ha passato anni di crisi gravissima, con famiglie che hanno varcato la soglia della povertà. Non potevamo abbandonarle». Per fare questo, però, si è dovuto rinunciare a qualcosa: «Abbiamo operato taglia in quella che potevamo rinviare, come ad esempio la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, quella del verde pubblico e dei parchi, la cultura e lo sport, i cui unici eventi si sono potuti svolgere grazie a contributi di privati».
Sandro Devecchi
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 7 maggio 2016
NOVARA - «Se non avessimo rescisso il contratto con la società Sporting, pur con un notevole esborso di quattrini, oggi anche noi saremmo negli stessi guai giudiziari dell’Amministrazione comunale di Lodi». Così il sindaco di Novara, Andrea Ballarè, ha commentato l’arresto del sindaco di Lodi, Simone Uggetti, sul caso delle gestione delle piscine della città affidate alla società Sporting.
Lo ha fatto nel corso dell’incontro avuto allo stadio Provini con dirigenti, tecnici, atleti e genitori del Baseball Novara, in compagnia dell’assessore allo sport Rossano Pirovano, giovedì pomeriggio. «Se non fossimo intervenuti drasticamente - prosegue - a quest’ora pagheremmo conseguenze pesanti, molto più di quelle attuali». Rincara la dose l’assessore Pirovano: «Il complesso del Terdoppio, ora PalaIgor, costa circa 1,5 milioni di euro di gestione, soprattutto per quella della piscina coperta. Abbiamo limato le spese all’osso, ma il disavanzo tra ricavi e costi è sempre attorno ai 500mila euro». Il caso Sporting, in realtà, ha bloccato per anni una serie di possibili investimenti relativi al mondo sportivo novarese, come spiega lo stesso Ballarè: «Il lodo dello Sporting e la rescissione del contratto - ribadisce - è stata davvero la nostra salvezza, anche se dovremo pagare 13 milioni di euro. Come? Attraverso un mutuo che ricadrà sulle teste dei nostri figli per scelte altrui insensate. Se a questi soldi - prosegue - aggiungiamo il fatto che abbiamo trovato il teatro Coccia in rosso di 1,2 milioni di euro e la Sun, cioè il trasporto pubblico locale, di 1,8, è chiaro che far quadrare i conti è diventata davvero un’impresa». L’analisi del sindaco Ballarè prosegue: «In più si sono aggiunti i tagli dei vari governi. Solo quest’anno la scure romana non si è ab- battuta sui Comuni, ma fino ad oggi, come Amministrazione, abbiamo dovuto compiere delle scelte, anche dolorose, per arrivare a ridurre i costi di circa 20 milioni di euro all’anno». A parte i mutui accesi, il bilancio del Comune pareggia a circa 100 milioni di euro, «di questi la spesa corrente, cioè stipendi, bollette e quant’altro, è circa l’80%. Perciò abbiamo salvaguardato le situazione più critiche, ad esempio il sociale. Novara ha passato anni di crisi gravissima, con famiglie che hanno varcato la soglia della povertà. Non potevamo abbandonarle». Per fare questo, però, si è dovuto rinunciare a qualcosa: «Abbiamo operato taglia in quella che potevamo rinviare, come ad esempio la manutenzione delle strade e dei marciapiedi, quella del verde pubblico e dei parchi, la cultura e lo sport, i cui unici eventi si sono potuti svolgere grazie a contributi di privati».
Sandro Devecchi
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 7 maggio 2016