“Esperienza e freschezza per la Federazione del futuro”

“Esperienza e freschezza per la Federazione del futuro”
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Prove generali di cambiamento della federazione di baseball e softball. “Anche se - sottolinea il vicepresidente Massimo Fochi, mercoledì scorso a Novara, alla club house del “Provini” – sono orgoglioso di quello che siamo e di quello che abbiamo costruito. Ogni piccola società – prosegue – ha dato il suo contributo: noi siamo quello che abbiamo costruito in 70 anni di storia e, ripeto, sono orgoglioso di far parte del movimento del baseball e del softball italiani”.E’ tempo, però, di prendere in considerazione alcuni punti critici, come quelli già evidenziati dal presidente del Novara Baseball, Simone Pillisio. “Mai come in questi tempi dobbiamo essere concreti, senza raccontare favole o senza far brillare specchietti per le allodole. Non è il mio modo di fare, né quello di Simone. Ho trovato in lui – prosegue Fochi – una persona concreta, che mira a progetti realizzabili, rivolti al continuo miglioramento del movimento di base. Per far ciò bisogna individuare prima di tutto le risorse, quindi un percorso prestabilito, perché i nostri progetti possano concretizzarsi dalla carta al territorio. Cioè prima di partire bisogna valutare la reale fattibilità”.Movimento di base e movimento di vertice possono coesistere? Per il vicepresidente Fibs , “Sì, sono entrambi fondamentali per dare visibilità al nostro sport, non possono esistere l’uno senza l’altro”.C’è una ricetta per una nuova federazione, o meglio per un nuovo gruppo dirigente? “Un mix tra esperienza e nuove idee. L’esperienza maturata – spiega Fochi – è fondamentale, non si può, infatti, guidare una macchina senza conoscerla, ma è anche importante la freschezza delle idee che provengono da altri mondi, in modo da innescare un contradditorio che faccia riflettere e intuire una visione della federazione diversa. Non si cresce sotto la guida di una sola persona, ci vogliono più teste pensanti”. Interviene sull’argomento anche Pillisio: “Il consiglio federale dovrà diventare un luogo di confronto di nuove idee e progetti moderni”.Una comunione d’intenti che unisce due personaggi del baseball nazionale: “Simone – continua il vicepresidnete – nel caso specifico è una persona attiva, che ha fatto ottime cose a Novara, realizzando progetti importanti in una zona storica del baseball italiano. E’ la persona adatta per rappresentare questo il territorio a livello nazionale”.“Speriamo – riprende il presidente del Baseball Novara – che quanto abbiamo messo in piedi nella nostra società possa essere esportato anche al di fuori di Novara”. “Anche perché – aggiunge Fochi – tutto si realizza attraverso le persone, quindi credo che il Baseball Novara abbia intrapreso la strada adatta a diventare un polo di riferimento per tutti. I progetti senza le persone rimangono carta straccia. Simone, invece, ha le idee chiare su quello che c’è da fare. Ci vorrà il suo tempo, ma non credo che sia una meteora: il suo progetto è ambizioso e guarda allo sviluppo del movimento locale e non”.L’obiettivo, quindi, deve essere ben chiaro e, soprattutto, comune, basato su reciproche collaborazioni. “Oggi non si deve guardare il proprio orticello – dice Fochi – ma, tra persone intelligenti, una quadra si trova. Insieme possiamo offrire opportunità alle singole società e ai nostri ragazzi”. “Proprio da esperienze differenti – commenta Pillisio - nascono le migliori sinergie, si può arrivare a compiere uno sforzo comune per creare un gruppo ben oliato. Anche il più esperto corre il rischio di fossilizzarsi e ha bisogno di conoscere e confrontarsi con altre realtà”. Poi Fochi entra nel dettaglio: “Ho giocato per 32 anni, quindi sono stato dirigente per 10 (creando una franchigia con 13 società del settore giovanile), infine l’esperienza in federazione. Mi porto dietro quello che mi sono detto prima di ogni allenamento: ‘devo uscire migliore di come sono entrato’. Il mio percorso – confida – è questo: se pensi di essere arrivato, la palla ti passa in mezzo alle gambe oppure vai strike out con tre palle in mezzo al piatto. Una visione più fresca non fa altro che accrescere le nostre conoscenze, identificando i punti che condividiamo. Ritengo la diversità una ricchezza, non un problema”.Le conclusioni toccano al padrone di casa, Simone Pillisio: “Sono pronto ad affrontare le mie responsabilità, ma con i compagni di squadra giusti, non con tutti. L’unica persona che si è avvicinata a me, neofita del baseball, da subito è stato Massimo, quando non ero ancora in IBL con il Novara, in modo assolutamente disinteressato. E queste cose non si dimenticano”.Sandro Devecchi

Prove generali di cambiamento della federazione di baseball e softball. “Anche se - sottolinea il vicepresidente Massimo Fochi, mercoledì scorso a Novara, alla club house del “Provini” – sono orgoglioso di quello che siamo e di quello che abbiamo costruito. Ogni piccola società – prosegue – ha dato il suo contributo: noi siamo quello che abbiamo costruito in 70 anni di storia e, ripeto, sono orgoglioso di far parte del movimento del baseball e del softball italiani”.E’ tempo, però, di prendere in considerazione alcuni punti critici, come quelli già evidenziati dal presidente del Novara Baseball, Simone Pillisio. “Mai come in questi tempi dobbiamo essere concreti, senza raccontare favole o senza far brillare specchietti per le allodole. Non è il mio modo di fare, né quello di Simone. Ho trovato in lui – prosegue Fochi – una persona concreta, che mira a progetti realizzabili, rivolti al continuo miglioramento del movimento di base. Per far ciò bisogna individuare prima di tutto le risorse, quindi un percorso prestabilito, perché i nostri progetti possano concretizzarsi dalla carta al territorio. Cioè prima di partire bisogna valutare la reale fattibilità”.Movimento di base e movimento di vertice possono coesistere? Per il vicepresidente Fibs , “Sì, sono entrambi fondamentali per dare visibilità al nostro sport, non possono esistere l’uno senza l’altro”.C’è una ricetta per una nuova federazione, o meglio per un nuovo gruppo dirigente? “Un mix tra esperienza e nuove idee. L’esperienza maturata – spiega Fochi – è fondamentale, non si può, infatti, guidare una macchina senza conoscerla, ma è anche importante la freschezza delle idee che provengono da altri mondi, in modo da innescare un contradditorio che faccia riflettere e intuire una visione della federazione diversa. Non si cresce sotto la guida di una sola persona, ci vogliono più teste pensanti”. Interviene sull’argomento anche Pillisio: “Il consiglio federale dovrà diventare un luogo di confronto di nuove idee e progetti moderni”.Una comunione d’intenti che unisce due personaggi del baseball nazionale: “Simone – continua il vicepresidnete – nel caso specifico è una persona attiva, che ha fatto ottime cose a Novara, realizzando progetti importanti in una zona storica del baseball italiano. E’ la persona adatta per rappresentare questo il territorio a livello nazionale”.“Speriamo – riprende il presidente del Baseball Novara – che quanto abbiamo messo in piedi nella nostra società possa essere esportato anche al di fuori di Novara”. “Anche perché – aggiunge Fochi – tutto si realizza attraverso le persone, quindi credo che il Baseball Novara abbia intrapreso la strada adatta a diventare un polo di riferimento per tutti. I progetti senza le persone rimangono carta straccia. Simone, invece, ha le idee chiare su quello che c’è da fare. Ci vorrà il suo tempo, ma non credo che sia una meteora: il suo progetto è ambizioso e guarda allo sviluppo del movimento locale e non”.L’obiettivo, quindi, deve essere ben chiaro e, soprattutto, comune, basato su reciproche collaborazioni. “Oggi non si deve guardare il proprio orticello – dice Fochi – ma, tra persone intelligenti, una quadra si trova. Insieme possiamo offrire opportunità alle singole società e ai nostri ragazzi”. “Proprio da esperienze differenti – commenta Pillisio - nascono le migliori sinergie, si può arrivare a compiere uno sforzo comune per creare un gruppo ben oliato. Anche il più esperto corre il rischio di fossilizzarsi e ha bisogno di conoscere e confrontarsi con altre realtà”. Poi Fochi entra nel dettaglio: “Ho giocato per 32 anni, quindi sono stato dirigente per 10 (creando una franchigia con 13 società del settore giovanile), infine l’esperienza in federazione. Mi porto dietro quello che mi sono detto prima di ogni allenamento: ‘devo uscire migliore di come sono entrato’. Il mio percorso – confida – è questo: se pensi di essere arrivato, la palla ti passa in mezzo alle gambe oppure vai strike out con tre palle in mezzo al piatto. Una visione più fresca non fa altro che accrescere le nostre conoscenze, identificando i punti che condividiamo. Ritengo la diversità una ricchezza, non un problema”.Le conclusioni toccano al padrone di casa, Simone Pillisio: “Sono pronto ad affrontare le mie responsabilità, ma con i compagni di squadra giusti, non con tutti. L’unica persona che si è avvicinata a me, neofita del baseball, da subito è stato Massimo, quando non ero ancora in IBL con il Novara, in modo assolutamente disinteressato. E queste cose non si dimenticano”.Sandro Devecchi

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