Igor, che battaglia con la Foppa!

Igor, che battaglia con la Foppa!
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BERGAMO - Dopo due ore e venti di pura battaglia l’Igor esce vincitrice dal PalaNorda di Bergamo. Un successo sudato arrivato dopo che la squadra azzurra ha anche visto il baratro della sconfitta. Dopo la parentesi sfortunata di Champions League, torna il campionato per la Igor Volley che a Bergamo scende in campo con una formazione che, rispetto al match internazionale, vede Cruz al posto di Rousseaux quindi con la conferma di Bosetti come seconda schiacciatrice. Dall’altra parte della rete, le orobiche si presentano con la pallavolo di mezza provincia del Vco; il tecnico Lavarini, Leo Lo Bianco, Paola Cardullo più le ex novaresi Paggi e Barun a cui aggiungono Aelbrecht, Gennari e Plak. Sulla panca un’altra ex di Novara, la centrale Frigo. Si gioca in pieno equilibrio la prima parte di primo set; battute forzate da entrambe le parti da parte delle giocatrici di servizio in salto con errori in sequenza e giocate d’attacco lungo tutto l’asse di prima linea. Solo sul 9-9, l’Igor riesce a mettere a segno il primo break importante (fast e muro di Guiggi più errore di Plak ndr) che frutta 3 lunghezze (9-12). Nella squadra novarese però ha nella copertura dietro al muro il suo solito tallone d’Achille che la Foppa individua subito per cercare di ricucire lo svantaggio. Le bergamasche tornano sotto a -1(14-15) ma Bosetti riporta Novara a +3 (14-17) per lo stop di coach Lavarini. Due palle out di Plak fanno dilatare il vantaggio novarese fino a +5 (15-20) e nuova fermata della panchina orobica che poi inserisce Sylla proprio sull’olandese. L’Igor arriva al set ball con 7 lunghezze (17-24) ma deve aspettare il muro di Guiggi, dopo un time out di Pedullà, per chiudere la frazione al terzo tentativo (19-25). Si ricomincia e con la rientrata Plak mette in difficoltà dal servizio la ricezione novarese che però risponde con il muro di Guiggi (5-5) poi è il duo Gennari-Aelbrecht a scavare il primo break favorevole alle padrone di casa (9-6) con relativo stop immediato di Pedullà. Ancora Cruz e Bosetti riescono a ricucire lo strappo (9-9) ma subito dopo Signorile, per due volte, non riesce a dare palla buona a Fabris per il contrattacco e la croata sbaglia attacco concedendo un nuovo doppio vantaggio alle lombarde (11-9). Novara cala in efficacia al servizio andando poi in piena sofferenza anche in ricezione il che compromette le scelte d’attacco. Bergamo allora ne approfitta portandosi al +5 (19-14) con Pedullà che cambia diagonale inserendo Wawrzyniak e Bosio per Signorile e Fabris senza avere però benefici. Le azzurre, ritornate alla formazione base, però riescono con una buona fase difensiva a tornare sotto (22-20) ma devono alla fine comunque cedere la frazione a Barun e compagne (25-22). E’ sconcertante l’inizio di terzo set in casa novarese perché, pronti via, a parte il punto iniziale di Lo Bianco di seconda, le azzurre sbagliano l’ipossibile entrando in un buco nero da cui difficilmente si potrà uscire. Pedullà deve fermare subito il gioco due volte quasi consecutivamente (4-0 e 8-0). Entra Bosio per Signorile e qualche cosa di nuovo nel gioco azzurro si intravede per salvare il salvabile; le azzurre infatti sembrano potersi ricompattare riuscendo a dimezzare lo svantaggio (10-6) ma successivamente, sotto i colpi di Plak diventata implacabile dal servizio, l’Igor deve tornare a subire la superiorità locale (18-10). Prova con Malesevic per Bosetti Pedullà e poi facendo rientrare Signorile ma il set è dall’inizio ormai compromesso e l’Igor lo deve lasciare alla Foppa (25-15). Nel quarto set nella squadra novarese si vede Rousseaux in campo per Bosetti e, a parte due servizi al fulmicotone della solita Plak, le azzurre vanno a guadagnarsi il vantaggio 3-5 annullato da una Barun le cui traiettorie d’attacco sarebbero dovute essere più che conosciute. Si acuiscono i problemi in ricezione nella Igor che non riesce a tenere la battuta tattica di Gennari e Lo Bianco che puntano soprattutto Cruz ma anche Rousseaux creando scompiglio (12-9); Malesevic sostituisce una incostante Cruz e l’Igor con fatica e un po’ di fortuna pareggia sul 14-14 per poi passare avanti con un muro a 3 su Gennari (15-16). Due palle in tribuna di Fabris e Guiggi riportano Novara a dover rincorrere (18-16); con la forza della disperazione le azzurre ripassano davanti infilando un bel 0-3 (18-19) ma devono stringere i denti nel finale di set. Chirichella va ad un doppio punto per il 22-21ma il set si risolve dopo il 23-23; Malesevic dà due volte il set ball alle sue e Fabris con un ace pareggia il conto set (24-26) portando il match al tie break. Tie Break che parte in salita per Novara (2-0) che però prima impatta sul 3-3 e poi passa con Rousseaux (5-7) e cambia campo davanti (7-8). La seconda parte vede Signorile essere efficace in battuta e favorire così il +3 azzurro (9-12) dello stop di Lavarini. Novara gioca sul cambio palla, Malesevic porta l’Igor al triplo match ball (11-14) ma l’insufficienza dei ricettori azzurri determina il 4-0 del clamoroso ribaltamento orobico (15-14). Novara alla fine però riesce a spuntarla 15-17.

Attilio Mercalli  

BERGAMO - Dopo due ore e venti di pura battaglia l’Igor esce vincitrice dal PalaNorda di Bergamo. Un successo sudato arrivato dopo che la squadra azzurra ha anche visto il baratro della sconfitta. Dopo la parentesi sfortunata di Champions League, torna il campionato per la Igor Volley che a Bergamo scende in campo con una formazione che, rispetto al match internazionale, vede Cruz al posto di Rousseaux quindi con la conferma di Bosetti come seconda schiacciatrice. Dall’altra parte della rete, le orobiche si presentano con la pallavolo di mezza provincia del Vco; il tecnico Lavarini, Leo Lo Bianco, Paola Cardullo più le ex novaresi Paggi e Barun a cui aggiungono Aelbrecht, Gennari e Plak. Sulla panca un’altra ex di Novara, la centrale Frigo. Si gioca in pieno equilibrio la prima parte di primo set; battute forzate da entrambe le parti da parte delle giocatrici di servizio in salto con errori in sequenza e giocate d’attacco lungo tutto l’asse di prima linea. Solo sul 9-9, l’Igor riesce a mettere a segno il primo break importante (fast e muro di Guiggi più errore di Plak ndr) che frutta 3 lunghezze (9-12). Nella squadra novarese però ha nella copertura dietro al muro il suo solito tallone d’Achille che la Foppa individua subito per cercare di ricucire lo svantaggio. Le bergamasche tornano sotto a -1(14-15) ma Bosetti riporta Novara a +3 (14-17) per lo stop di coach Lavarini. Due palle out di Plak fanno dilatare il vantaggio novarese fino a +5 (15-20) e nuova fermata della panchina orobica che poi inserisce Sylla proprio sull’olandese. L’Igor arriva al set ball con 7 lunghezze (17-24) ma deve aspettare il muro di Guiggi, dopo un time out di Pedullà, per chiudere la frazione al terzo tentativo (19-25). Si ricomincia e con la rientrata Plak mette in difficoltà dal servizio la ricezione novarese che però risponde con il muro di Guiggi (5-5) poi è il duo Gennari-Aelbrecht a scavare il primo break favorevole alle padrone di casa (9-6) con relativo stop immediato di Pedullà. Ancora Cruz e Bosetti riescono a ricucire lo strappo (9-9) ma subito dopo Signorile, per due volte, non riesce a dare palla buona a Fabris per il contrattacco e la croata sbaglia attacco concedendo un nuovo doppio vantaggio alle lombarde (11-9). Novara cala in efficacia al servizio andando poi in piena sofferenza anche in ricezione il che compromette le scelte d’attacco. Bergamo allora ne approfitta portandosi al +5 (19-14) con Pedullà che cambia diagonale inserendo Wawrzyniak e Bosio per Signorile e Fabris senza avere però benefici. Le azzurre, ritornate alla formazione base, però riescono con una buona fase difensiva a tornare sotto (22-20) ma devono alla fine comunque cedere la frazione a Barun e compagne (25-22). E’ sconcertante l’inizio di terzo set in casa novarese perché, pronti via, a parte il punto iniziale di Lo Bianco di seconda, le azzurre sbagliano l’ipossibile entrando in un buco nero da cui difficilmente si potrà uscire. Pedullà deve fermare subito il gioco due volte quasi consecutivamente (4-0 e 8-0). Entra Bosio per Signorile e qualche cosa di nuovo nel gioco azzurro si intravede per salvare il salvabile; le azzurre infatti sembrano potersi ricompattare riuscendo a dimezzare lo svantaggio (10-6) ma successivamente, sotto i colpi di Plak diventata implacabile dal servizio, l’Igor deve tornare a subire la superiorità locale (18-10). Prova con Malesevic per Bosetti Pedullà e poi facendo rientrare Signorile ma il set è dall’inizio ormai compromesso e l’Igor lo deve lasciare alla Foppa (25-15). Nel quarto set nella squadra novarese si vede Rousseaux in campo per Bosetti e, a parte due servizi al fulmicotone della solita Plak, le azzurre vanno a guadagnarsi il vantaggio 3-5 annullato da una Barun le cui traiettorie d’attacco sarebbero dovute essere più che conosciute. Si acuiscono i problemi in ricezione nella Igor che non riesce a tenere la battuta tattica di Gennari e Lo Bianco che puntano soprattutto Cruz ma anche Rousseaux creando scompiglio (12-9); Malesevic sostituisce una incostante Cruz e l’Igor con fatica e un po’ di fortuna pareggia sul 14-14 per poi passare avanti con un muro a 3 su Gennari (15-16). Due palle in tribuna di Fabris e Guiggi riportano Novara a dover rincorrere (18-16); con la forza della disperazione le azzurre ripassano davanti infilando un bel 0-3 (18-19) ma devono stringere i denti nel finale di set. Chirichella va ad un doppio punto per il 22-21ma il set si risolve dopo il 23-23; Malesevic dà due volte il set ball alle sue e Fabris con un ace pareggia il conto set (24-26) portando il match al tie break. Tie Break che parte in salita per Novara (2-0) che però prima impatta sul 3-3 e poi passa con Rousseaux (5-7) e cambia campo davanti (7-8). La seconda parte vede Signorile essere efficace in battuta e favorire così il +3 azzurro (9-12) dello stop di Lavarini. Novara gioca sul cambio palla, Malesevic porta l’Igor al triplo match ball (11-14) ma l’insufficienza dei ricettori azzurri determina il 4-0 del clamoroso ribaltamento orobico (15-14). Novara alla fine però riesce a spuntarla 15-17.

Attilio Mercalli  

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