Igor Volley, un vero esordio da sballo
NOVARA - Non poteva aprirsi in modo migliore la stagione della Igor Volley. Le novaresi infatti si sono imposte in tre set in poco più di un’ora e un quarto di gioco alle altoatesine del Sudtirol Neruda Bolzano.
Un successo mai in discussione, nel quale la squadra di Marco Fenoglio ha dimostrato tutto quello che il suo allenatore voleva fosse espresso. Grinta, fisicità, velocità di esecuzione e solidità difensiva sono state le armi di questo primo successo. Il tecnico novarese apre il suo campionato schierando Dijkema in cabina di regia, Barun opposto, Chirichella-Bonifacio sono le centrali, Piccinini e Pietersen schiacciatrici, Sansonna libero. Dall’altra parte, con la novità dell’ultima ora, Massimo De Stefano in panchina, ingaggiato come D.S. proprio a ridosso del match, Salvagni oppone Pincerato regista, Popovic opposto, Bauer e Zambelli centrali, l’olandese Grothues e l’americana Bartsch alle bande, l’altra ex Bruno è il libero.
Spacca subito l’emozione del debutto la Igor che prende possesso del campo infilando un bel break di 8-3 targato Barun-Pietersen, che costringe le ospiti allo stop in panchina. La buona battuta delle azzurre trova impreparata la ricezione bolzanina che non permette alla regista Pincerato di variare il gioco. Novara ha quindi una fase di muro e contrattacco molto concreta, che la porta a scavare un solco determinante (17-8) per il risultato del set che si chiude con un attacco dalla seconda linea di Kate Barun (25-15).
Nella seconda frazione le ospiti danno l’impressione di essere entrate in partita; infatti le azzurre di Fenoglio devono rincorrere nella prima parte. Sono 2 i punti di vantaggio delle arancio blu (7-9) quando Novara infila un break pesante di 6-0: un ace di Barun, due muri consecutivi di “Franci” Piccinini, un attacco dalla seconda di Pietersen ed un errore di Popovic riportano la Igor avanti 13-9. Una squadra che, lanciata, non si ferma più, trovando soluzioni positive da tutte le posizioni e che portano velocemente al 2-0 con palla set concretizzata al secondo tentativo ancora da un attacco pipe di Barun (25-18).
Anche nel terzo set le altoatesine hanno una prima parte positiva, dove hanno la possibilità di contrastare le novaresi; anche se con giocate non proprio pulite Popovic e compagne vanno ad un vantaggio massimo di due lunghezze (6-8). Non serve la sollecitazione da parte della panchina, perché tra Pietersen e la battuta insidiosa di Chirichella, l’Igor bissa la situazione del precedente set, passando prepotentemente in vantaggio 12-8.
Entra anche Donà per Pietersen sul 15-10 e la veneta subito va a centrare un ace a cui seguono però tre palle giocate con troppa sufficienza, che portano le ospiti a ridurre lo svantaggio a -3 (16-13). Fenoglio chiede calma e testa e subito la sua squadra risponde presente. Salvagni, sulla nuova accelerazione azzurra, deve fermare il gioco sul 19-13, ma certamente si rende conto che il destino è ormai segnato. Novara infatti non fa altro che gestire la fase finale chiudendo set e partita con un attacco lungo linea di Judith Pietersen dopo un lungo e spettacolare scambio che ha infiammato il PalaIgor.
Attilio Mercalli
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 17 ottobre 2016
NOVARA - Non poteva aprirsi in modo migliore la stagione della Igor Volley. Le novaresi infatti si sono imposte in tre set in poco più di un’ora e un quarto di gioco alle altoatesine del Sudtirol Neruda Bolzano.
Un successo mai in discussione, nel quale la squadra di Marco Fenoglio ha dimostrato tutto quello che il suo allenatore voleva fosse espresso. Grinta, fisicità, velocità di esecuzione e solidità difensiva sono state le armi di questo primo successo. Il tecnico novarese apre il suo campionato schierando Dijkema in cabina di regia, Barun opposto, Chirichella-Bonifacio sono le centrali, Piccinini e Pietersen schiacciatrici, Sansonna libero. Dall’altra parte, con la novità dell’ultima ora, Massimo De Stefano in panchina, ingaggiato come D.S. proprio a ridosso del match, Salvagni oppone Pincerato regista, Popovic opposto, Bauer e Zambelli centrali, l’olandese Grothues e l’americana Bartsch alle bande, l’altra ex Bruno è il libero.
Spacca subito l’emozione del debutto la Igor che prende possesso del campo infilando un bel break di 8-3 targato Barun-Pietersen, che costringe le ospiti allo stop in panchina. La buona battuta delle azzurre trova impreparata la ricezione bolzanina che non permette alla regista Pincerato di variare il gioco. Novara ha quindi una fase di muro e contrattacco molto concreta, che la porta a scavare un solco determinante (17-8) per il risultato del set che si chiude con un attacco dalla seconda linea di Kate Barun (25-15).
Nella seconda frazione le ospiti danno l’impressione di essere entrate in partita; infatti le azzurre di Fenoglio devono rincorrere nella prima parte. Sono 2 i punti di vantaggio delle arancio blu (7-9) quando Novara infila un break pesante di 6-0: un ace di Barun, due muri consecutivi di “Franci” Piccinini, un attacco dalla seconda di Pietersen ed un errore di Popovic riportano la Igor avanti 13-9. Una squadra che, lanciata, non si ferma più, trovando soluzioni positive da tutte le posizioni e che portano velocemente al 2-0 con palla set concretizzata al secondo tentativo ancora da un attacco pipe di Barun (25-18).
Anche nel terzo set le altoatesine hanno una prima parte positiva, dove hanno la possibilità di contrastare le novaresi; anche se con giocate non proprio pulite Popovic e compagne vanno ad un vantaggio massimo di due lunghezze (6-8). Non serve la sollecitazione da parte della panchina, perché tra Pietersen e la battuta insidiosa di Chirichella, l’Igor bissa la situazione del precedente set, passando prepotentemente in vantaggio 12-8.
Entra anche Donà per Pietersen sul 15-10 e la veneta subito va a centrare un ace a cui seguono però tre palle giocate con troppa sufficienza, che portano le ospiti a ridurre lo svantaggio a -3 (16-13). Fenoglio chiede calma e testa e subito la sua squadra risponde presente. Salvagni, sulla nuova accelerazione azzurra, deve fermare il gioco sul 19-13, ma certamente si rende conto che il destino è ormai segnato. Novara infatti non fa altro che gestire la fase finale chiudendo set e partita con un attacco lungo linea di Judith Pietersen dopo un lungo e spettacolare scambio che ha infiammato il PalaIgor.
Attilio Mercalli
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 17 ottobre 2016