Sport e integrazione

Il campione di nuoto pinnato paralimpico borgomanerese si sta preparando per i mondiali

«Prima di essere un campione è il mio campione», racconta la madre Rosanna.

Il campione di nuoto pinnato paralimpico borgomanerese si sta preparando per i mondiali
Pubblicato:

Il nuotatore paralimpico di Borgomanero Alberto Cortesi, 39enne affetto dalla sindrome di Down, si è classificato in quarta posizione alla scorsa gara nazionale a Cividale del Friuli.

Il campione di Borgomanero

“Prima di essere un campione è il mio campione”. Sono parole di mamma quelle di Rosanna Rapetti, la quale è orgogliosa di Alberto Cortesi, il figlio di 39 anni che si sta distinguendo nel nuoto paralimpico ottenendo una serie di importanti riconoscimenti. Affetto dalla sindrome di Down, Alberto partecipa alle attività dell’associazione Centro integrazione sportiva, parte del cui lavoro si svolge a Novara. A Cividale del Friuli nel mese di gennaio in una gara di cartello si è laureato quarto a livello nazionale nei 50 metri nel Campionato italiano di pinnato contro normodotati e settimo nei 100 metri.

Uno stimolo importante

“Mio figlio è molto cambiato da quando è iscritto a questo gruppo – ha dichiarato la mamma Rosanna Rapetti – il passaggio da un’altra associazione al Centro integrazione sportiva ha rappresentato una svolta significativa in cui Alberto ha compiuto il vero salto di qualità: faceva i 25 metri, ma gli mancavano alcune capacità e gli hanno insegnato la subacquea, le virate e il muoversi con le pinne. A Cividale si è recato con piacere e ne è tornato ancora più felice, perché quella era una gara fra disabili e normodotati, quindi uno stimolo importante. Non finirò mai di ringraziare Michela e il suo staff per l’attenzione dimostrata e l’assoluta competenza. Invito chiunque a seguire il nuoto paralimpico e a una cultura di rispetto sempre maggiore verso la disabilità”.

“Una sfida per sé stesso”

“Il Centro integrazione sportiva è nato a Biella – commenta Michela Aruni Biolcati, presidente del Centro integrazione sportiva – ma agisce su tutto il territorio nazionale. Il nuoto pinnato paralimpico, non è solo sport per noi, ma tutela delle autonomie e al mondo che questi ragazzi si costruiranno dopo. Siamo cresciuti molto: a Novara ho aperto il progetto a settembre 2022 con un gruppo di acquaticità/terapia e una parte agonistica di cui fa parte Alberto. Lui non aveva mai usato le pinne: una sfida che ha voluto abbracciare chiedendomi anche il boccaglio. In un mese ha partecipato ai Campionati denotando un miglioramento notevole, ora lo stiamo preparando agli Italiani con l’obiettivo di portarlo a novembre ai Mondiali di nuoto pinnato. Nel frattempo, inoltre, stiamo cercando di attivare un corso di avviamento al nuoto paralimpico anche a Borgomanero”.

Seguici sui nostri canali