Il Novara Calcio ha trovato l’equilibrio

Il Novara Calcio ha trovato l’equilibrio
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NOVARA - E adesso non parlate di play off. Anche se la classifica del Novara, ad oggi, direbbe il contrario, con tre punti di distanza da quel fatidico ottavo posto, attualmente occupato dall’Entella, e ben sei lunghezze di vantaggio sulla zona rischio.

C’è ancora tanta strada da pedalare, come si dice in gergo ciclistico, e per gli uomini di Boscaglia l’equilibrio deve continuare ad essere la stella polare da inseguire in questo incertissimo campionato di B.

Sì, equilibrio, l’aspetto più evidente acquisito dal gruppo dopo il mercato di gennaio, a dispetto degli addii anche dolorosi di alcuni calciatori. L’ultima immagine ce l’hanno regalata i debutti coi fiocchi di Lancini e dell’ultimo arrivato Orlandi, che venerdì sera a Latina hanno avuto un impatto convincente fornendo prestazioni davvero autorevoli. Nuove certezze che si vanno ad aggiungere a quelle precedenti, di Chiosa e di Cinelli, aspettando l’esplosione di Macheda.

Il giovane difensore giunto dal Brescia ha guidato magistralmente la difesa al posto dell’infortunato Mantovani, così come l’ingresso dell’italo-spagnolo, tesserato in extremis, ha cambiato passo al Novara, mostrando qualità e personalità.

E bisogna dare i giusti meriti anche al nocchiero azzurro, che ha letto perfettamente la situazione. Boscaglia, dovendo sostituire gli acciaccati Cinelli e Chiosa, lo ha fatto con due cambi, Orlandi appunto e Kupisz (dirottando Dickmann a sinistra), che si sono rivelati azzeccati. Insomma, ha voluto provare a vincere la partita ed è stato premiato dall’ottavo gol di Galabinov, altro giocatore trasformato nel nuovo modulo e nell’atteggiamento. Sembrano passati secoli da quando il bulgaro sembrava ad un passo dall’addio.

E’ indubbio che il colpaccio del “Francioni”, che ha regalato la prima vittoria dell’anno agli azzurri, porta in dote qualcosa di molto significativo, nell’autostima e nella convinzione. Questo Novara, chiamiamolo pure 2.0, incarna lo spirito combattivo, essenziale per fare strada in questa categoria. Anche per tale ragione non crediamo proprio che gli azzurri potranno correre il rischio di montarsi la testa, anzi.

Adesso sanno benissimo che potrebbe essere pericoloso e controproducente. Soprattutto, perché all’orizzonte ci sono due partite casalinghe in quattro giorni contro avversari di spessore. Si comincia sabato al “Piola” con lo Spezia, si replicherà il martedì successivo con il Benevento dei grandi ex Baroni, Buzzegoli e Viola.

Dopo due giorni di riposo oggi la squadra si ritroverà per iniziare a preparare il doppio impegno ravvicinato. Saranno giorni delicati per Boscaglia, alle prese con qualche punto interrogativo soprattutto in difesa: Troest sarà squalificato, mentre si capirà subito se Mantovani ha riassorbito il fastidio al ginocchio che lo aveva messo fuori a Latina. Il tecnico siciliano appare, invece, fiducioso sul recupero di Chiosa e Cinelli, usciti come detto malconci dal “Francioni”, mentre Calderoni (fermo per un problema muscolare) mercoledì si sottoporrà ad un esame di controllo approfondito. Per il laterale sinistro la presenza in campo sabato prossimo appare molto complicata. Tra i liguri, che hanno mancato contro il Trapani la quarta vittoria consecutiva, non ci sarà lo squalificato Fabbrini: una brutta perdita, anche se l’organico a disposizione di Di Carlo è di primissimo ordine.

Paolo De Luca

NOVARA - E adesso non parlate di play off. Anche se la classifica del Novara, ad oggi, direbbe il contrario, con tre punti di distanza da quel fatidico ottavo posto, attualmente occupato dall’Entella, e ben sei lunghezze di vantaggio sulla zona rischio.

C’è ancora tanta strada da pedalare, come si dice in gergo ciclistico, e per gli uomini di Boscaglia l’equilibrio deve continuare ad essere la stella polare da inseguire in questo incertissimo campionato di B.

Sì, equilibrio, l’aspetto più evidente acquisito dal gruppo dopo il mercato di gennaio, a dispetto degli addii anche dolorosi di alcuni calciatori. L’ultima immagine ce l’hanno regalata i debutti coi fiocchi di Lancini e dell’ultimo arrivato Orlandi, che venerdì sera a Latina hanno avuto un impatto convincente fornendo prestazioni davvero autorevoli. Nuove certezze che si vanno ad aggiungere a quelle precedenti, di Chiosa e di Cinelli, aspettando l’esplosione di Macheda.

Il giovane difensore giunto dal Brescia ha guidato magistralmente la difesa al posto dell’infortunato Mantovani, così come l’ingresso dell’italo-spagnolo, tesserato in extremis, ha cambiato passo al Novara, mostrando qualità e personalità.

E bisogna dare i giusti meriti anche al nocchiero azzurro, che ha letto perfettamente la situazione. Boscaglia, dovendo sostituire gli acciaccati Cinelli e Chiosa, lo ha fatto con due cambi, Orlandi appunto e Kupisz (dirottando Dickmann a sinistra), che si sono rivelati azzeccati. Insomma, ha voluto provare a vincere la partita ed è stato premiato dall’ottavo gol di Galabinov, altro giocatore trasformato nel nuovo modulo e nell’atteggiamento. Sembrano passati secoli da quando il bulgaro sembrava ad un passo dall’addio.

E’ indubbio che il colpaccio del “Francioni”, che ha regalato la prima vittoria dell’anno agli azzurri, porta in dote qualcosa di molto significativo, nell’autostima e nella convinzione. Questo Novara, chiamiamolo pure 2.0, incarna lo spirito combattivo, essenziale per fare strada in questa categoria. Anche per tale ragione non crediamo proprio che gli azzurri potranno correre il rischio di montarsi la testa, anzi.

Adesso sanno benissimo che potrebbe essere pericoloso e controproducente. Soprattutto, perché all’orizzonte ci sono due partite casalinghe in quattro giorni contro avversari di spessore. Si comincia sabato al “Piola” con lo Spezia, si replicherà il martedì successivo con il Benevento dei grandi ex Baroni, Buzzegoli e Viola.

Dopo due giorni di riposo oggi la squadra si ritroverà per iniziare a preparare il doppio impegno ravvicinato. Saranno giorni delicati per Boscaglia, alle prese con qualche punto interrogativo soprattutto in difesa: Troest sarà squalificato, mentre si capirà subito se Mantovani ha riassorbito il fastidio al ginocchio che lo aveva messo fuori a Latina. Il tecnico siciliano appare, invece, fiducioso sul recupero di Chiosa e Cinelli, usciti come detto malconci dal “Francioni”, mentre Calderoni (fermo per un problema muscolare) mercoledì si sottoporrà ad un esame di controllo approfondito. Per il laterale sinistro la presenza in campo sabato prossimo appare molto complicata. Tra i liguri, che hanno mancato contro il Trapani la quarta vittoria consecutiva, non ci sarà lo squalificato Fabbrini: una brutta perdita, anche se l’organico a disposizione di Di Carlo è di primissimo ordine.

Paolo De Luca

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