Il Novara Calcio riparte dal presente

Il Novara Calcio riparte dal presente
Pubblicato:

NOVARA - Al “Piola” finisce tra gli applausi. L’ultima esibizione in campionato contro la Virtus Entella ha legittimato davanti ai tifosi azzurri una stagione conclusa in maniera soddisfacente.

E’ vero, la matematica e le strane combinazioni in vista dell’ultimo turno, in programma giovedì sera, tengono ancora accesa una piccola fiammella di speranza in ottica play off, ma tutto dipenderà da quello che accadrà sugli altri campi. Sempre che Casarini e compagni avranno la forza di espugnare il “Cabassi” di Carpi per arpionare l’ottavo posto. Poi si faranno tutti i calcoli, se la squadra entrerà o meno nel fatidico “perimetro” dei 14 punti.

Comunque andrà a finire il Novara può già pensare al suo futuro. Un futuro che si preannuncia all’insegna della continuità, a cominciare da chi avrà le chiavi del comando nella terza stagione consecutiva in serie B. Lo stesso presidente Massimo De Salvo ha ribadito ancora più chiaramente l’intenzione di proseguire con il direttore sportivo Domenico Teti e con l’allenatore Roberto Boscaglia. Nei prossimi giorni il numero uno della società azzurra incontrerà i diretti interessati e, successivamente, a meno di clamorosi dietrofront, si metterà tutto nero su bianco. Una scelta logica, che si discosta rispetto alle decisioni prese da De Salvo nelle ultime due stagioni, almeno per quanto riguarda la guida tecnica con gli addii a Toscano e Baroni.

Si prospetta una scelta di continuità che avrà come comune denominatore la figura di Domenico Teti: il d.s. dovrà sviluppare un progetto che partirà sempre dal mantenimento della categoria. E sulla valorizzazione dei giovani, patrimonio inestimabile anche per la crescita economica della società. Sabato con l’Entella non è un caso che Galabinov (libero a giugno) sia rimasto a guardare i compagni dalla panchina, ma soprattutto che la squadra abbia finito la partita con tre calciatori del ‘98 (Chajia, Nardi e Lukanovic) e due del ‘96 (Montipò e Dickmann).

Detto questo, non c’è l’intenzione di smantellare, anche se saranno valutate eventuali offerte per i “gioielli”: la società proverà a riscattare il maggior numero di prestiti, facendo valere le opzioni anche sui contratti in scadenza. De Salvo ha confermato che sarà esercitata su Macheda, così come anche per Orlandi ci sono tutti i presupposti per portare a termine positivamente una trattativa. Ma sono discorsi ancora prematuri. C’è ancora una partita da giocare e la squadra vuole regalarsi un’altra serata magica.

In Emilia il tecnico non potrà contare su Chiosa (probabile lussazione alla spalla), ma recupererà in mezzo al campo Bolzoni e, si spera, in difesa Troest.

Paolo De Luca

NOVARA - Al “Piola” finisce tra gli applausi. L’ultima esibizione in campionato contro la Virtus Entella ha legittimato davanti ai tifosi azzurri una stagione conclusa in maniera soddisfacente.

E’ vero, la matematica e le strane combinazioni in vista dell’ultimo turno, in programma giovedì sera, tengono ancora accesa una piccola fiammella di speranza in ottica play off, ma tutto dipenderà da quello che accadrà sugli altri campi. Sempre che Casarini e compagni avranno la forza di espugnare il “Cabassi” di Carpi per arpionare l’ottavo posto. Poi si faranno tutti i calcoli, se la squadra entrerà o meno nel fatidico “perimetro” dei 14 punti.

Comunque andrà a finire il Novara può già pensare al suo futuro. Un futuro che si preannuncia all’insegna della continuità, a cominciare da chi avrà le chiavi del comando nella terza stagione consecutiva in serie B. Lo stesso presidente Massimo De Salvo ha ribadito ancora più chiaramente l’intenzione di proseguire con il direttore sportivo Domenico Teti e con l’allenatore Roberto Boscaglia. Nei prossimi giorni il numero uno della società azzurra incontrerà i diretti interessati e, successivamente, a meno di clamorosi dietrofront, si metterà tutto nero su bianco. Una scelta logica, che si discosta rispetto alle decisioni prese da De Salvo nelle ultime due stagioni, almeno per quanto riguarda la guida tecnica con gli addii a Toscano e Baroni.

Si prospetta una scelta di continuità che avrà come comune denominatore la figura di Domenico Teti: il d.s. dovrà sviluppare un progetto che partirà sempre dal mantenimento della categoria. E sulla valorizzazione dei giovani, patrimonio inestimabile anche per la crescita economica della società. Sabato con l’Entella non è un caso che Galabinov (libero a giugno) sia rimasto a guardare i compagni dalla panchina, ma soprattutto che la squadra abbia finito la partita con tre calciatori del ‘98 (Chajia, Nardi e Lukanovic) e due del ‘96 (Montipò e Dickmann).

Detto questo, non c’è l’intenzione di smantellare, anche se saranno valutate eventuali offerte per i “gioielli”: la società proverà a riscattare il maggior numero di prestiti, facendo valere le opzioni anche sui contratti in scadenza. De Salvo ha confermato che sarà esercitata su Macheda, così come anche per Orlandi ci sono tutti i presupposti per portare a termine positivamente una trattativa. Ma sono discorsi ancora prematuri. C’è ancora una partita da giocare e la squadra vuole regalarsi un’altra serata magica.

In Emilia il tecnico non potrà contare su Chiosa (probabile lussazione alla spalla), ma recupererà in mezzo al campo Bolzoni e, si spera, in difesa Troest.

Paolo De Luca

Seguici sui nostri canali