L’Igor Volley risorge e vola in semifinale
NOVARA - Dopo due ore di passione e di equilibrio l’Igor mata la Savino del Bene Scandicci e si guadagna il passaggio alla semifinale scudetto, dove incontrerà la vincente tra Busto e Casalmaggiore. Una gara 3 difficilissima sotto tutti i punti di vista, giocata punto a punto per lunghi tratti e che la squadra novarese ha fatto sua con il cuore ma dall’alto di una condizione fisica importante, che ha fatto la differenza viste le altre due ore di gioco disputate solo 24 ore prima ed uscita nelle parti finali di set. Certamente anche la componente tecnica ha fatto la sua parte partendo dal fatto che era chiaro che Barun non avrebbe potuto ripetere la prova “monstre” da 35 pt. del giorno prima per tanti motivi (21 comunque i punti finali per la croata ndr). Ed allora, per vincere il match decisivo contro una Savino del Bene mai doma fino all’ultimo pallone, è salita in cattedra la squadra (51% totale in attacco) con menzione particolare a Chirchella (14 pt) ed al duo olandese d’attacco, Plak-Pietersen (40 pt in due ndr), finalmente ai livelli della nazionale orange, a cui si è aggiunta una loro gestione in seconda linea, studiata ed applicata al meglio con gli innesti in corso d’opera di Donà e di una convalescente Piccinini. Il match. Le due squadre che si ripresentano con le stesse effettive di inizio gara 2, sanno di giocarsi una stagione intera e quindi inutile dire che il nervosismo è palpabile quando si comincia. Le ospiti partono meglio mentre l’Igor fatica ad entrare dentro alla contesa più di testa che di gambe; gli errori non si contano ma sono 4 i punti di vantaggio toscani a metà frazione quando è d’obbligo a Fenoglio chiedere il suo primo time out (12-16). Le azzurre, martedì in maglia bianca, riescono a recuperare lo svantaggio nel finale di set con Plak a cui Fenoglio aveva chiesto concretezza; l’olandese risponde con due ace che riportano Novara a giocarsi la frazione alla pari (23-23). L’Igor ha la possibilità di farlo suo, ma Meijners l’annulla e poi concretizza per le sue lo 0-1 (25-27). Novara torna in campo e nei due parziali successivi fa e disfa, scappa via, si fa riprendere più volte, si fa anche superare ma non molla e proprio dopo la metà, in entrambi i casi il 17-17 è lo spartiacque decisivo, trova i guizzi giusti per prendere le distanze dalle toscane di Beltrami e guadagnarsi il doppio 25-22 che fa ribaltare la situazione set portandosi sul 2 a 1. Sulle ali del doppio successo parziale che scaccia le paure, l’Igor rientra e vola 9-4; ma i giochi non sono fatti e c’è da soffrire ancora perché Scandicci soprattutto difende tanto, ribatte colpo su colpo ed è dura a morire. Sono però alcune scelte sbagliate nel campo azzurro che fan tornare sotto le ospiti (12-12) che con l’entrata di Loda su Cruz trovano nuovo vigore.
E’ di nuovo un lungo testa a testa tra le due ma Novara ormai sa come si fa e scatta dopo il 18-18 con Barun e Pietersen (20-18) con l’olandese Utrecht che diventa la match winner per Novara perché infila i tre punti consecutivi che decidono di fatto la gara ed il passaggio del turno (23-19) anche se tocca poi a Chirichella a muro fissare il punteggio finale 25-20.
Attilio Mercalli
NOVARA - Dopo due ore di passione e di equilibrio l’Igor mata la Savino del Bene Scandicci e si guadagna il passaggio alla semifinale scudetto, dove incontrerà la vincente tra Busto e Casalmaggiore. Una gara 3 difficilissima sotto tutti i punti di vista, giocata punto a punto per lunghi tratti e che la squadra novarese ha fatto sua con il cuore ma dall’alto di una condizione fisica importante, che ha fatto la differenza viste le altre due ore di gioco disputate solo 24 ore prima ed uscita nelle parti finali di set. Certamente anche la componente tecnica ha fatto la sua parte partendo dal fatto che era chiaro che Barun non avrebbe potuto ripetere la prova “monstre” da 35 pt. del giorno prima per tanti motivi (21 comunque i punti finali per la croata ndr). Ed allora, per vincere il match decisivo contro una Savino del Bene mai doma fino all’ultimo pallone, è salita in cattedra la squadra (51% totale in attacco) con menzione particolare a Chirchella (14 pt) ed al duo olandese d’attacco, Plak-Pietersen (40 pt in due ndr), finalmente ai livelli della nazionale orange, a cui si è aggiunta una loro gestione in seconda linea, studiata ed applicata al meglio con gli innesti in corso d’opera di Donà e di una convalescente Piccinini. Il match. Le due squadre che si ripresentano con le stesse effettive di inizio gara 2, sanno di giocarsi una stagione intera e quindi inutile dire che il nervosismo è palpabile quando si comincia. Le ospiti partono meglio mentre l’Igor fatica ad entrare dentro alla contesa più di testa che di gambe; gli errori non si contano ma sono 4 i punti di vantaggio toscani a metà frazione quando è d’obbligo a Fenoglio chiedere il suo primo time out (12-16). Le azzurre, martedì in maglia bianca, riescono a recuperare lo svantaggio nel finale di set con Plak a cui Fenoglio aveva chiesto concretezza; l’olandese risponde con due ace che riportano Novara a giocarsi la frazione alla pari (23-23). L’Igor ha la possibilità di farlo suo, ma Meijners l’annulla e poi concretizza per le sue lo 0-1 (25-27). Novara torna in campo e nei due parziali successivi fa e disfa, scappa via, si fa riprendere più volte, si fa anche superare ma non molla e proprio dopo la metà, in entrambi i casi il 17-17 è lo spartiacque decisivo, trova i guizzi giusti per prendere le distanze dalle toscane di Beltrami e guadagnarsi il doppio 25-22 che fa ribaltare la situazione set portandosi sul 2 a 1. Sulle ali del doppio successo parziale che scaccia le paure, l’Igor rientra e vola 9-4; ma i giochi non sono fatti e c’è da soffrire ancora perché Scandicci soprattutto difende tanto, ribatte colpo su colpo ed è dura a morire. Sono però alcune scelte sbagliate nel campo azzurro che fan tornare sotto le ospiti (12-12) che con l’entrata di Loda su Cruz trovano nuovo vigore.
E’ di nuovo un lungo testa a testa tra le due ma Novara ormai sa come si fa e scatta dopo il 18-18 con Barun e Pietersen (20-18) con l’olandese Utrecht che diventa la match winner per Novara perché infila i tre punti consecutivi che decidono di fatto la gara ed il passaggio del turno (23-19) anche se tocca poi a Chirichella a muro fissare il punteggio finale 25-20.
Attilio Mercalli