Pubblicato:
La Igor Volley butta via il secondo posto
BUSTO ARSIZIO - L’Igor esce sconfitta per 3-1 senza giustificazioni dal PalaYamamay nell’ultimo turno di regular season, battuta nella serata in cui una vittoria sarebbe servita, visto il contemporaneo stop di Casalmaggiore a Montichiari, per passare sul filo di lana al secondo posto in classifica. Una squadra azzurra arruffona, frenetica e confusionaria come avevamo già visto in altre partite del girone di ritorno, che ha fatto il gioco di Busto che, nella difficoltà di dover rinunciare a due pedine importanti, ha stretto le sue fila appoggiandosi alla dominicana Martinez, ha raddoppiato gli sforzi venendo alla fine giustamente premiata.
Novità importanti sul terreno di gioco; Busto deve rinunciare a Diouf e Pisani mentre l’Igor non ha in campo Chirichella, tutte e tre alle prese con acciacchi vari che ne hanno consigliato la panchina. Mencarelli sceglie allora Vasilantonaki e Berti mentre Fenoglio ha al centro propone Sara Alberti. L’approccio è tutt’altro che positivo per la squadra novarese nel primo set; le bustocche infatti prendono in mano le operazioni sotto rete portandosi subito a +4 (6-2).
L’Igor fatica ad entrare in partita e per le padrone di casa è facile allungare fino all’11-5 del time out della panchina azzurra. Lo stop non ha effetto perché Fenoglio è costretto a fermarsi di nuovo poco dopo sul 16-8 per poi togliere dal campo una Barun limitata al massimo dal muro e dalla difesa bustocca.
Entra Pietersen (18-9) ma l’inerzia del set non cambia perché la greca Vasilantonaki e la centrale Berti tengono Novara lontana. Plak (9 pt nel set e poi solo 6 nei restanti 3 ndr) è l’unica nel campo novarese a dare segnali di guerra ma il finale di frazione, che comunque va alle padrone di casa (25-17), è caratterizzata da una gestione scandalosa ed errata da parte degli arbitri di una chiamata di videocheck, contestatissimo dalla panchina azzurra (punto del 23 per Busto, ndr.) che sfocia dopo lunghe discussioni con il preannuncio di reclamo da parte di Piccinini.
Nel secondo, Fenoglio rimette in campo Barun ma toglie Dijkema che lascia il posto a Cambi. La battuta della Igor sale di livello mettendo in difficoltà la ricezione della Uyba che deve incassare un iniziale (1-6). Novara sembra aver ingranato; Bonifacio e Alberti cominciano a farsi sentire in attacco e anche Barun trova direzioni migliori per perforare la difesa lombarda.
La partita rimane però frenetica e nervosa ma questa volta è la squadra novarese a menare la danza con Cambi a mettere due palle consecutive a terra nel campo avverso per il parziale (8-16). L’Igor però non sa gestire al meglio il vantaggio e per colpa propria (3 errori consecutivi, 2 di Barun e 1 di Plak) rimette parzialmente in gioco la Uyba che recupera 4 punti (14-18) costringendo Fenoglio allo stop precauzionale. Piccinini e compagne rientrano e si ritrovano con il grande contributo difensivo di Sansonna andando a pareggiare il conto set (19-25).
Nel terzo set, almeno nella prima parte, le difese hanno la meglio sugli attacchi che faticano a mettere palla a terra. Sansonna e Spirito sono spettacolari nei loro interventi ed il match vive per la prima volta di equilibrio anche se Busto riesce ad avvantaggiarsi di due lunghezze (7-5) e a mantenerle fino allo sprint del sorpasso novarese che si concretizza grazie ad un doppio errore di Martinez (12-13).
Qui Novara dovrebbe accelerare ma non ce la fa lasciando di nuovo via libera a Busto che rimette la testa avanti (18-15). Alberti, con due muri consecutivi su Vasilantonaki, riporta Novara al pareggio (18-18) ma è un fuoco di paglia perché l’Igor fa ancora harakiri sbagliando l’impossibile in contrattacco; le “farfalle” ringraziano tornando a +3 (21-18).
Il parziale va quindi giustamente ad una Uyba più attenta e meno sprecona (25-20).
Nel quarto set già sul 5-4 Fenoglio rimanda nella mischia Dijkema al posto di Cambi; Novara la vuol mettere sulla forza e sulla potenza ma Busto ha nel tro Fiorin-Stufi-Vasilantonaki una prima linea di ferro. Novara ci sbatte contro e da 9-9 va sotto 12-9.
Pietersen rileva una spenta Plak e poi Donà entra per una fallosa Piccinini e l’Igor riesce comunque a tornare sotto, ma solo grazie agli errori delle avversarie (13-12).
Le due neo entrate assieme a Sansonna tengono a galla Novara (17-17) ma le biancorosse di Mencarelli si dimostrano più compatte e concrete, spingono ed ottengono il +3 (21-18).
Rientra Piccinini per il finale di set che è giocato con la palla che scotta; l’Igor con un colpo di coda torna a -1 (22-21) ma sono le difese lombarde su Piccinini a premiare il contrattacco di Busto che vince 3-1 (25-21).
Novità importanti sul terreno di gioco; Busto deve rinunciare a Diouf e Pisani mentre l’Igor non ha in campo Chirichella, tutte e tre alle prese con acciacchi vari che ne hanno consigliato la panchina. Mencarelli sceglie allora Vasilantonaki e Berti mentre Fenoglio ha al centro propone Sara Alberti. L’approccio è tutt’altro che positivo per la squadra novarese nel primo set; le bustocche infatti prendono in mano le operazioni sotto rete portandosi subito a +4 (6-2).
L’Igor fatica ad entrare in partita e per le padrone di casa è facile allungare fino all’11-5 del time out della panchina azzurra. Lo stop non ha effetto perché Fenoglio è costretto a fermarsi di nuovo poco dopo sul 16-8 per poi togliere dal campo una Barun limitata al massimo dal muro e dalla difesa bustocca.
Entra Pietersen (18-9) ma l’inerzia del set non cambia perché la greca Vasilantonaki e la centrale Berti tengono Novara lontana. Plak (9 pt nel set e poi solo 6 nei restanti 3 ndr) è l’unica nel campo novarese a dare segnali di guerra ma il finale di frazione, che comunque va alle padrone di casa (25-17), è caratterizzata da una gestione scandalosa ed errata da parte degli arbitri di una chiamata di videocheck, contestatissimo dalla panchina azzurra (punto del 23 per Busto, ndr.) che sfocia dopo lunghe discussioni con il preannuncio di reclamo da parte di Piccinini.
Nel secondo, Fenoglio rimette in campo Barun ma toglie Dijkema che lascia il posto a Cambi. La battuta della Igor sale di livello mettendo in difficoltà la ricezione della Uyba che deve incassare un iniziale (1-6). Novara sembra aver ingranato; Bonifacio e Alberti cominciano a farsi sentire in attacco e anche Barun trova direzioni migliori per perforare la difesa lombarda.
La partita rimane però frenetica e nervosa ma questa volta è la squadra novarese a menare la danza con Cambi a mettere due palle consecutive a terra nel campo avverso per il parziale (8-16). L’Igor però non sa gestire al meglio il vantaggio e per colpa propria (3 errori consecutivi, 2 di Barun e 1 di Plak) rimette parzialmente in gioco la Uyba che recupera 4 punti (14-18) costringendo Fenoglio allo stop precauzionale. Piccinini e compagne rientrano e si ritrovano con il grande contributo difensivo di Sansonna andando a pareggiare il conto set (19-25).
Nel terzo set, almeno nella prima parte, le difese hanno la meglio sugli attacchi che faticano a mettere palla a terra. Sansonna e Spirito sono spettacolari nei loro interventi ed il match vive per la prima volta di equilibrio anche se Busto riesce ad avvantaggiarsi di due lunghezze (7-5) e a mantenerle fino allo sprint del sorpasso novarese che si concretizza grazie ad un doppio errore di Martinez (12-13).
Qui Novara dovrebbe accelerare ma non ce la fa lasciando di nuovo via libera a Busto che rimette la testa avanti (18-15). Alberti, con due muri consecutivi su Vasilantonaki, riporta Novara al pareggio (18-18) ma è un fuoco di paglia perché l’Igor fa ancora harakiri sbagliando l’impossibile in contrattacco; le “farfalle” ringraziano tornando a +3 (21-18).
Il parziale va quindi giustamente ad una Uyba più attenta e meno sprecona (25-20).
Nel quarto set già sul 5-4 Fenoglio rimanda nella mischia Dijkema al posto di Cambi; Novara la vuol mettere sulla forza e sulla potenza ma Busto ha nel tro Fiorin-Stufi-Vasilantonaki una prima linea di ferro. Novara ci sbatte contro e da 9-9 va sotto 12-9.
Pietersen rileva una spenta Plak e poi Donà entra per una fallosa Piccinini e l’Igor riesce comunque a tornare sotto, ma solo grazie agli errori delle avversarie (13-12).
Le due neo entrate assieme a Sansonna tengono a galla Novara (17-17) ma le biancorosse di Mencarelli si dimostrano più compatte e concrete, spingono ed ottengono il +3 (21-18).
Rientra Piccinini per il finale di set che è giocato con la palla che scotta; l’Igor con un colpo di coda torna a -1 (22-21) ma sono le difese lombarde su Piccinini a premiare il contrattacco di Busto che vince 3-1 (25-21).
Attilio Mercalli
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 27 marzo 2017
BUSTO ARSIZIO - L’Igor esce sconfitta per 3-1 senza giustificazioni dal PalaYamamay nell’ultimo turno di regular season, battuta nella serata in cui una vittoria sarebbe servita, visto il contemporaneo stop di Casalmaggiore a Montichiari, per passare sul filo di lana al secondo posto in classifica. Una squadra azzurra arruffona, frenetica e confusionaria come avevamo già visto in altre partite del girone di ritorno, che ha fatto il gioco di Busto che, nella difficoltà di dover rinunciare a due pedine importanti, ha stretto le sue fila appoggiandosi alla dominicana Martinez, ha raddoppiato gli sforzi venendo alla fine giustamente premiata.
Novità importanti sul terreno di gioco; Busto deve rinunciare a Diouf e Pisani mentre l’Igor non ha in campo Chirichella, tutte e tre alle prese con acciacchi vari che ne hanno consigliato la panchina. Mencarelli sceglie allora Vasilantonaki e Berti mentre Fenoglio ha al centro propone Sara Alberti. L’approccio è tutt’altro che positivo per la squadra novarese nel primo set; le bustocche infatti prendono in mano le operazioni sotto rete portandosi subito a +4 (6-2).
L’Igor fatica ad entrare in partita e per le padrone di casa è facile allungare fino all’11-5 del time out della panchina azzurra. Lo stop non ha effetto perché Fenoglio è costretto a fermarsi di nuovo poco dopo sul 16-8 per poi togliere dal campo una Barun limitata al massimo dal muro e dalla difesa bustocca.
Entra Pietersen (18-9) ma l’inerzia del set non cambia perché la greca Vasilantonaki e la centrale Berti tengono Novara lontana. Plak (9 pt nel set e poi solo 6 nei restanti 3 ndr) è l’unica nel campo novarese a dare segnali di guerra ma il finale di frazione, che comunque va alle padrone di casa (25-17), è caratterizzata da una gestione scandalosa ed errata da parte degli arbitri di una chiamata di videocheck, contestatissimo dalla panchina azzurra (punto del 23 per Busto, ndr.) che sfocia dopo lunghe discussioni con il preannuncio di reclamo da parte di Piccinini.
Nel secondo, Fenoglio rimette in campo Barun ma toglie Dijkema che lascia il posto a Cambi. La battuta della Igor sale di livello mettendo in difficoltà la ricezione della Uyba che deve incassare un iniziale (1-6). Novara sembra aver ingranato; Bonifacio e Alberti cominciano a farsi sentire in attacco e anche Barun trova direzioni migliori per perforare la difesa lombarda.
La partita rimane però frenetica e nervosa ma questa volta è la squadra novarese a menare la danza con Cambi a mettere due palle consecutive a terra nel campo avverso per il parziale (8-16). L’Igor però non sa gestire al meglio il vantaggio e per colpa propria (3 errori consecutivi, 2 di Barun e 1 di Plak) rimette parzialmente in gioco la Uyba che recupera 4 punti (14-18) costringendo Fenoglio allo stop precauzionale. Piccinini e compagne rientrano e si ritrovano con il grande contributo difensivo di Sansonna andando a pareggiare il conto set (19-25).
Nel terzo set, almeno nella prima parte, le difese hanno la meglio sugli attacchi che faticano a mettere palla a terra. Sansonna e Spirito sono spettacolari nei loro interventi ed il match vive per la prima volta di equilibrio anche se Busto riesce ad avvantaggiarsi di due lunghezze (7-5) e a mantenerle fino allo sprint del sorpasso novarese che si concretizza grazie ad un doppio errore di Martinez (12-13).
Qui Novara dovrebbe accelerare ma non ce la fa lasciando di nuovo via libera a Busto che rimette la testa avanti (18-15). Alberti, con due muri consecutivi su Vasilantonaki, riporta Novara al pareggio (18-18) ma è un fuoco di paglia perché l’Igor fa ancora harakiri sbagliando l’impossibile in contrattacco; le “farfalle” ringraziano tornando a +3 (21-18).
Il parziale va quindi giustamente ad una Uyba più attenta e meno sprecona (25-20).
Nel quarto set già sul 5-4 Fenoglio rimanda nella mischia Dijkema al posto di Cambi; Novara la vuol mettere sulla forza e sulla potenza ma Busto ha nel tro Fiorin-Stufi-Vasilantonaki una prima linea di ferro. Novara ci sbatte contro e da 9-9 va sotto 12-9.
Pietersen rileva una spenta Plak e poi Donà entra per una fallosa Piccinini e l’Igor riesce comunque a tornare sotto, ma solo grazie agli errori delle avversarie (13-12).
Le due neo entrate assieme a Sansonna tengono a galla Novara (17-17) ma le biancorosse di Mencarelli si dimostrano più compatte e concrete, spingono ed ottengono il +3 (21-18).
Rientra Piccinini per il finale di set che è giocato con la palla che scotta; l’Igor con un colpo di coda torna a -1 (22-21) ma sono le difese lombarde su Piccinini a premiare il contrattacco di Busto che vince 3-1 (25-21).
Novità importanti sul terreno di gioco; Busto deve rinunciare a Diouf e Pisani mentre l’Igor non ha in campo Chirichella, tutte e tre alle prese con acciacchi vari che ne hanno consigliato la panchina. Mencarelli sceglie allora Vasilantonaki e Berti mentre Fenoglio ha al centro propone Sara Alberti. L’approccio è tutt’altro che positivo per la squadra novarese nel primo set; le bustocche infatti prendono in mano le operazioni sotto rete portandosi subito a +4 (6-2).
L’Igor fatica ad entrare in partita e per le padrone di casa è facile allungare fino all’11-5 del time out della panchina azzurra. Lo stop non ha effetto perché Fenoglio è costretto a fermarsi di nuovo poco dopo sul 16-8 per poi togliere dal campo una Barun limitata al massimo dal muro e dalla difesa bustocca.
Entra Pietersen (18-9) ma l’inerzia del set non cambia perché la greca Vasilantonaki e la centrale Berti tengono Novara lontana. Plak (9 pt nel set e poi solo 6 nei restanti 3 ndr) è l’unica nel campo novarese a dare segnali di guerra ma il finale di frazione, che comunque va alle padrone di casa (25-17), è caratterizzata da una gestione scandalosa ed errata da parte degli arbitri di una chiamata di videocheck, contestatissimo dalla panchina azzurra (punto del 23 per Busto, ndr.) che sfocia dopo lunghe discussioni con il preannuncio di reclamo da parte di Piccinini.
Nel secondo, Fenoglio rimette in campo Barun ma toglie Dijkema che lascia il posto a Cambi. La battuta della Igor sale di livello mettendo in difficoltà la ricezione della Uyba che deve incassare un iniziale (1-6). Novara sembra aver ingranato; Bonifacio e Alberti cominciano a farsi sentire in attacco e anche Barun trova direzioni migliori per perforare la difesa lombarda.
La partita rimane però frenetica e nervosa ma questa volta è la squadra novarese a menare la danza con Cambi a mettere due palle consecutive a terra nel campo avverso per il parziale (8-16). L’Igor però non sa gestire al meglio il vantaggio e per colpa propria (3 errori consecutivi, 2 di Barun e 1 di Plak) rimette parzialmente in gioco la Uyba che recupera 4 punti (14-18) costringendo Fenoglio allo stop precauzionale. Piccinini e compagne rientrano e si ritrovano con il grande contributo difensivo di Sansonna andando a pareggiare il conto set (19-25).
Nel terzo set, almeno nella prima parte, le difese hanno la meglio sugli attacchi che faticano a mettere palla a terra. Sansonna e Spirito sono spettacolari nei loro interventi ed il match vive per la prima volta di equilibrio anche se Busto riesce ad avvantaggiarsi di due lunghezze (7-5) e a mantenerle fino allo sprint del sorpasso novarese che si concretizza grazie ad un doppio errore di Martinez (12-13).
Qui Novara dovrebbe accelerare ma non ce la fa lasciando di nuovo via libera a Busto che rimette la testa avanti (18-15). Alberti, con due muri consecutivi su Vasilantonaki, riporta Novara al pareggio (18-18) ma è un fuoco di paglia perché l’Igor fa ancora harakiri sbagliando l’impossibile in contrattacco; le “farfalle” ringraziano tornando a +3 (21-18).
Il parziale va quindi giustamente ad una Uyba più attenta e meno sprecona (25-20).
Nel quarto set già sul 5-4 Fenoglio rimanda nella mischia Dijkema al posto di Cambi; Novara la vuol mettere sulla forza e sulla potenza ma Busto ha nel tro Fiorin-Stufi-Vasilantonaki una prima linea di ferro. Novara ci sbatte contro e da 9-9 va sotto 12-9.
Pietersen rileva una spenta Plak e poi Donà entra per una fallosa Piccinini e l’Igor riesce comunque a tornare sotto, ma solo grazie agli errori delle avversarie (13-12).
Le due neo entrate assieme a Sansonna tengono a galla Novara (17-17) ma le biancorosse di Mencarelli si dimostrano più compatte e concrete, spingono ed ottengono il +3 (21-18).
Rientra Piccinini per il finale di set che è giocato con la palla che scotta; l’Igor con un colpo di coda torna a -1 (22-21) ma sono le difese lombarde su Piccinini a premiare il contrattacco di Busto che vince 3-1 (25-21).
Attilio Mercalli
Leggi di più sul Corriere di Novara di lunedì 27 marzo 2017