La Igor Volley deve ritrovare se stessa

La Igor Volley deve ritrovare se stessa
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NOVARA - Terza sconfitta, seconda consecutiva in casa, per la Igor Novara che esce battuta al tie break in quasi due ore e mezza di gioco dal Bisonte Firenze che vince per la prima volta contro Novara dopo sei tentativi falliti tra A2 e A1.

Per la squadra novarese terza prestazione con poco nerbo, poco carattere, che apre una fase di profonda riflessione per non dire una vera e propria crisi d’identità.

Per il match contro le toscane, Fenoglio è costretto a fermare Chirichella, alle prese con un risentimento al polpaccio, proponendo al centro Alberti riproponendo Plak in banda preferendola nuovamente a Pietersen. Per il resto Novara in campo con la diagonale Dijkema-Barun, Piccinini, Bonifacio e Sansonna. Nella squadra ospite invece in campo ci sono le ex Bechis e Calloni assieme a Sorokaite, Melandri, all’azera Bayramova, all’americana Enright ed al libero Parrocchiale. La partenza del match è molto equilibrata; i duelli tra gli opposti, Barun e Sorokaite e quelli tra le centrali Bonifacio e Melandri sono perfetta parità, così come il punteggio che avanza di pari passo perché soprattutto nella Igor le scelte soprattutto sia muro che nella fase contrattacco non appaiono produttive. L’equilibrio si spezza improvvisamente, ma a favore delle ospiti che, approfittando di un errore azzurro in attacco e di un ace sporco di Sorokaite su Sansonna, conquistano prima il +2 (19-21) per poi portarsi al set point con Bechis (20-24). Fenoglio spende tutti e due i tempi a disposizione, ma dopo il punto di Plak è di Calloni la fast che chiude la frazione (21-25). Nel secondo set Novara deve cambiare atteggiamento; Fenoglio butta nella mischia Pietersen per Plak per cercare più presenza in campo sia a rete che in difesa. La sollecitazione del tecnico durante il riposo tra i set ha subito successo; l’Igor spinge subito portandosi avanti di 4 lunghezze (6-2). Finalmente si fa sentire il muro azzurro, completamente assente nel primo set; a turno Pietersen, Bonifacio e Piccinini bloccano gli attacchi avversari contribuendo a mantenere il vantaggio che poi Barun e Pietersen fanno dilatare fino a +6 (14-8). Sembra aver trovato un equilibrio più che soddisfacente la squadra azzurra che appare più coesa tra i reparti ma è un fuoco di paglia perché dal 16-9 del time out di Bracci, si assiste ad un miniblack out nel campo azzurro che riporta nel set le toscane, tutt’altro che disposte a lasciare completamente spazio alle azzurre. La panchina novarese infatti è inerme, malgrado i due time out quasi consecutivi (18-15 e 18-17) di fronte ad una Calloni assatanata a muro ed in attacco. L’Igor di colpo si vede essere acciuffata e superata (19-20) e ci vogliono due colpi di Alberti e Barun per riportala avanti (21-20). Il set si risolve alla fine ai vantaggi a favore novarese grazie a Barun ed ad un ace sporco di Pietersen (26-24). Con un incoraggiante 5-0 parte il terzo set per una Igor che sembra svegliarsi; due muri di Barun e Alberti più una diagonale strettissima di Piccinini portano Novara a + 8 (10-2) prima che la panchina toscana fermi il gioco a -9 (12-3). Uno stop che frutta successivamente per il Bisonte recuperare quattro lunghezze (13-8) e che costringe Novara a tenere gli occhi ben sbarrati per evitare di cadere nel black out del parziale precedente. Barun e compagne non cadono nel tranello di lasciare spazio al gioco delle ospiti, dimostratesi nel parziale in calo fisico e tecnico generale, portando a compimento il sorpasso incamerando la frazione 25-14. Deve continuare la squadra di Fenoglio anche nel quarto set sulla strada del precedente; è Barun che si prende inizialmente sulle spalle la squadra scavando il primo solco (10-6) ma non basta perché le ospiti, di gruppo, riescono a ricucire fino a raggiungere il pareggio sul 14-14. Nella parte centrale della frazione sembra di rivedere lo svolgimento del primo set; le due squadre viaggiano a braccetto fino al 19-19 poi Novara si ferma e il Bisonte ne approfitta con l’americana Enright che da posto 4 infila un +3 (19-22) che spegne le azzurre e le costringe al tie break (20-25). Tie break nel quale Novara appare svuotata di ogni energia, incapace di dare qualche cosa e che va subito sotto, cambiando campo sul 3-8. Il Bisonte sente odore di vittoria ed è capace di serrare i ranghi; Fenoglio gioca l’ultima carta con Donà in campo per Pietersen per rinforzare la seconda linea e Cambi per Dijkema ma nulla cambia e il successo finale va alle toscane che si impongono (10-15).

Attilio Mercalli

NOVARA - Terza sconfitta, seconda consecutiva in casa, per la Igor Novara che esce battuta al tie break in quasi due ore e mezza di gioco dal Bisonte Firenze che vince per la prima volta contro Novara dopo sei tentativi falliti tra A2 e A1.

Per la squadra novarese terza prestazione con poco nerbo, poco carattere, che apre una fase di profonda riflessione per non dire una vera e propria crisi d’identità.

Per il match contro le toscane, Fenoglio è costretto a fermare Chirichella, alle prese con un risentimento al polpaccio, proponendo al centro Alberti riproponendo Plak in banda preferendola nuovamente a Pietersen. Per il resto Novara in campo con la diagonale Dijkema-Barun, Piccinini, Bonifacio e Sansonna. Nella squadra ospite invece in campo ci sono le ex Bechis e Calloni assieme a Sorokaite, Melandri, all’azera Bayramova, all’americana Enright ed al libero Parrocchiale. La partenza del match è molto equilibrata; i duelli tra gli opposti, Barun e Sorokaite e quelli tra le centrali Bonifacio e Melandri sono perfetta parità, così come il punteggio che avanza di pari passo perché soprattutto nella Igor le scelte soprattutto sia muro che nella fase contrattacco non appaiono produttive. L’equilibrio si spezza improvvisamente, ma a favore delle ospiti che, approfittando di un errore azzurro in attacco e di un ace sporco di Sorokaite su Sansonna, conquistano prima il +2 (19-21) per poi portarsi al set point con Bechis (20-24). Fenoglio spende tutti e due i tempi a disposizione, ma dopo il punto di Plak è di Calloni la fast che chiude la frazione (21-25). Nel secondo set Novara deve cambiare atteggiamento; Fenoglio butta nella mischia Pietersen per Plak per cercare più presenza in campo sia a rete che in difesa. La sollecitazione del tecnico durante il riposo tra i set ha subito successo; l’Igor spinge subito portandosi avanti di 4 lunghezze (6-2). Finalmente si fa sentire il muro azzurro, completamente assente nel primo set; a turno Pietersen, Bonifacio e Piccinini bloccano gli attacchi avversari contribuendo a mantenere il vantaggio che poi Barun e Pietersen fanno dilatare fino a +6 (14-8). Sembra aver trovato un equilibrio più che soddisfacente la squadra azzurra che appare più coesa tra i reparti ma è un fuoco di paglia perché dal 16-9 del time out di Bracci, si assiste ad un miniblack out nel campo azzurro che riporta nel set le toscane, tutt’altro che disposte a lasciare completamente spazio alle azzurre. La panchina novarese infatti è inerme, malgrado i due time out quasi consecutivi (18-15 e 18-17) di fronte ad una Calloni assatanata a muro ed in attacco. L’Igor di colpo si vede essere acciuffata e superata (19-20) e ci vogliono due colpi di Alberti e Barun per riportala avanti (21-20). Il set si risolve alla fine ai vantaggi a favore novarese grazie a Barun ed ad un ace sporco di Pietersen (26-24). Con un incoraggiante 5-0 parte il terzo set per una Igor che sembra svegliarsi; due muri di Barun e Alberti più una diagonale strettissima di Piccinini portano Novara a + 8 (10-2) prima che la panchina toscana fermi il gioco a -9 (12-3). Uno stop che frutta successivamente per il Bisonte recuperare quattro lunghezze (13-8) e che costringe Novara a tenere gli occhi ben sbarrati per evitare di cadere nel black out del parziale precedente. Barun e compagne non cadono nel tranello di lasciare spazio al gioco delle ospiti, dimostratesi nel parziale in calo fisico e tecnico generale, portando a compimento il sorpasso incamerando la frazione 25-14. Deve continuare la squadra di Fenoglio anche nel quarto set sulla strada del precedente; è Barun che si prende inizialmente sulle spalle la squadra scavando il primo solco (10-6) ma non basta perché le ospiti, di gruppo, riescono a ricucire fino a raggiungere il pareggio sul 14-14. Nella parte centrale della frazione sembra di rivedere lo svolgimento del primo set; le due squadre viaggiano a braccetto fino al 19-19 poi Novara si ferma e il Bisonte ne approfitta con l’americana Enright che da posto 4 infila un +3 (19-22) che spegne le azzurre e le costringe al tie break (20-25). Tie break nel quale Novara appare svuotata di ogni energia, incapace di dare qualche cosa e che va subito sotto, cambiando campo sul 3-8. Il Bisonte sente odore di vittoria ed è capace di serrare i ranghi; Fenoglio gioca l’ultima carta con Donà in campo per Pietersen per rinforzare la seconda linea e Cambi per Dijkema ma nulla cambia e il successo finale va alle toscane che si impongono (10-15).

Attilio Mercalli

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