La Igor Volley ingrana la quarta a Busto

La Igor Volley ingrana la quarta a Busto
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BUSTO ARSIZIO - L’Igor non si ferma nemmeno davanti alla verve giovanile ed alla fisicità del Club Italia e passa in quattro set sul campo di Busto, allungando a 4 la sua striscia positiva di vittorie consecutive. Un successo conquistato con 4 atlete in doppia cifra mostrando una superiorità assoluta in tanti fondamentali e con un solo rammarico, quello di aver gettato al vento il primo set, perso dopo una lunga maratona punto a punto e dopo aver avuto ben 7 set ball favorevoli. Fenoglio ripropone Dijkema in cabina di regia in diagonale a Barun, Bonifacio e Chirichella sono le centrali, Piccinini e Plak schiacciatrici, libero Sansonna. Le giovani del Club Italia hanno in campo invece quella che si dice la digonale del futuro, Orro-Egonu, Botezat e Lubian centrali, Perinelli e Melli alle bande, De Bortoli funge da libero. L’Igor, sabato in maglia bianca da trasferta, parte bene con Plak e Barun (4-7) poi però entra in difficoltà (unico momento di tutto il match, ndr.) sulla battuta Paola Egonu che tra ace e contrattacchi infila alle azzurre un parziale devastante di 8-0 (12-8). In mezzo c’è il cambio tra Dijkema e Cambi per forzare il gioco centrale; infatti è di Chirichella la palla veloce avanti che interrompe il filotto delle “federali”. L’Igor, con pazienza, riesce a tornare nel set (19-18) grazie al muro delle due centrali Bonifacio e Chirichella che bloccano la torinese Lubian e la capitana Perinelli per poi andare al riaggancio con Barun. La solita Egonu fa e disfa per la sua squadra, la riporta avanti due volte ma poi prima si fa murare da Plak e quindi spara fuori la palla successiva del 21-21. Novara riesce finalmente a contenere la “coloured” (16 pt comunque nel set ndr) e, potendo rigiocare, con Piccinini si porta al primo set ball con una parallela beffarda (23-24). Cambi spreca malamente la prima possibilità di chiudere la frazione mettendo out una facile palla e poi sono ancora 6 i tentativi successivi novaresi che vanno a vuoto malgrado un paio di recuperi super i difesa di Sansonna e Cambi che meritavano, nei conseguenti contrattacchi, esito migliore. E alla fine, come capita sempre (Treviso non ha insegnato nulla ndr), sono le giovani azzurre al secondo loro tentativo a far proprio il set (33-31). Si torna in campo, l’Igor, arrabbiata per l’esito della frazione precedente, scatta avanti per prima (1-4) mantenendo il vantaggio nel turno di battuta di capitan Piccinini. Un attacco impossibile di Barun dalla zona 2 e due muri di Plak e Bonifacio fanno dilatare il vantaggio novarese a +7 (5-12) con Lucchi, coach delle azzurrine, a chiamare time out. Plak scatena il braccio dalla battuta ed infila quattro ace consecutivi che danno il +9 (9-18) a cui seguono, con l’entrata di Pietersen su Plak in difesa, i punti della capitana (4 consecutivi) e di Barun che mettono in cassaforte il set del pareggio che si chiude con un probante (11-25). Il delicato terzo set vede equilibrio nella prima parte; Novara, che forse ha trovato il modo di contenere la strapotenza di Egonu (un sol punto nel set precedente ndr) cerca con Cambi di variare il più possibile il gioco d’attacco. Barun e Piccinini sono le giocatrici novaresi che combattono con Egonu per dare il vantaggio alla propria squadra ma la parità non si smuove. Le due formazioni vanno a braccetto di pari passo fino al doppio di Barun che con un attacco e due ace dalla battuta fa scattare avanti Novara a +3 (18-21). L’Igor ha la frazione in mano e non spreca l’occasione di aggiudicarsela e quindi di ribaltare il risultato (21-25). All’inizio del quarto sono le azzurrine a comandare la prima parte; si avvantaggiano di 2 lunghezze (6-4) e riescono a tenere in scacco le novaresi fino al punto ottenuto in tuffo difensivo da Bonifacio che fissa il riaggancio sull’11-11. Qui c’è il nuovo cambio di passo della Igor che costringe a due errori successivi le azzurrine (12-14). Sono due palle lunghe di Egonu e Perinelli più un ace di Carlotta Cambi a far volare via Novara ad un confortante +5 (16-21) che segna definitivamente il via libera oltre che al successo parziale (20-25), anche a quello definitivo.

Attilio Mercalli    

BUSTO ARSIZIO - L’Igor non si ferma nemmeno davanti alla verve giovanile ed alla fisicità del Club Italia e passa in quattro set sul campo di Busto, allungando a 4 la sua striscia positiva di vittorie consecutive. Un successo conquistato con 4 atlete in doppia cifra mostrando una superiorità assoluta in tanti fondamentali e con un solo rammarico, quello di aver gettato al vento il primo set, perso dopo una lunga maratona punto a punto e dopo aver avuto ben 7 set ball favorevoli. Fenoglio ripropone Dijkema in cabina di regia in diagonale a Barun, Bonifacio e Chirichella sono le centrali, Piccinini e Plak schiacciatrici, libero Sansonna. Le giovani del Club Italia hanno in campo invece quella che si dice la digonale del futuro, Orro-Egonu, Botezat e Lubian centrali, Perinelli e Melli alle bande, De Bortoli funge da libero. L’Igor, sabato in maglia bianca da trasferta, parte bene con Plak e Barun (4-7) poi però entra in difficoltà (unico momento di tutto il match, ndr.) sulla battuta Paola Egonu che tra ace e contrattacchi infila alle azzurre un parziale devastante di 8-0 (12-8). In mezzo c’è il cambio tra Dijkema e Cambi per forzare il gioco centrale; infatti è di Chirichella la palla veloce avanti che interrompe il filotto delle “federali”. L’Igor, con pazienza, riesce a tornare nel set (19-18) grazie al muro delle due centrali Bonifacio e Chirichella che bloccano la torinese Lubian e la capitana Perinelli per poi andare al riaggancio con Barun. La solita Egonu fa e disfa per la sua squadra, la riporta avanti due volte ma poi prima si fa murare da Plak e quindi spara fuori la palla successiva del 21-21. Novara riesce finalmente a contenere la “coloured” (16 pt comunque nel set ndr) e, potendo rigiocare, con Piccinini si porta al primo set ball con una parallela beffarda (23-24). Cambi spreca malamente la prima possibilità di chiudere la frazione mettendo out una facile palla e poi sono ancora 6 i tentativi successivi novaresi che vanno a vuoto malgrado un paio di recuperi super i difesa di Sansonna e Cambi che meritavano, nei conseguenti contrattacchi, esito migliore. E alla fine, come capita sempre (Treviso non ha insegnato nulla ndr), sono le giovani azzurre al secondo loro tentativo a far proprio il set (33-31). Si torna in campo, l’Igor, arrabbiata per l’esito della frazione precedente, scatta avanti per prima (1-4) mantenendo il vantaggio nel turno di battuta di capitan Piccinini. Un attacco impossibile di Barun dalla zona 2 e due muri di Plak e Bonifacio fanno dilatare il vantaggio novarese a +7 (5-12) con Lucchi, coach delle azzurrine, a chiamare time out. Plak scatena il braccio dalla battuta ed infila quattro ace consecutivi che danno il +9 (9-18) a cui seguono, con l’entrata di Pietersen su Plak in difesa, i punti della capitana (4 consecutivi) e di Barun che mettono in cassaforte il set del pareggio che si chiude con un probante (11-25). Il delicato terzo set vede equilibrio nella prima parte; Novara, che forse ha trovato il modo di contenere la strapotenza di Egonu (un sol punto nel set precedente ndr) cerca con Cambi di variare il più possibile il gioco d’attacco. Barun e Piccinini sono le giocatrici novaresi che combattono con Egonu per dare il vantaggio alla propria squadra ma la parità non si smuove. Le due formazioni vanno a braccetto di pari passo fino al doppio di Barun che con un attacco e due ace dalla battuta fa scattare avanti Novara a +3 (18-21). L’Igor ha la frazione in mano e non spreca l’occasione di aggiudicarsela e quindi di ribaltare il risultato (21-25). All’inizio del quarto sono le azzurrine a comandare la prima parte; si avvantaggiano di 2 lunghezze (6-4) e riescono a tenere in scacco le novaresi fino al punto ottenuto in tuffo difensivo da Bonifacio che fissa il riaggancio sull’11-11. Qui c’è il nuovo cambio di passo della Igor che costringe a due errori successivi le azzurrine (12-14). Sono due palle lunghe di Egonu e Perinelli più un ace di Carlotta Cambi a far volare via Novara ad un confortante +5 (16-21) che segna definitivamente il via libera oltre che al successo parziale (20-25), anche a quello definitivo.

Attilio Mercalli    

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