La Longo Borghini è nell’Olimpo

La Longo Borghini è nell’Olimpo
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ORNAVASSO - Una caduta ci ha tolto sabato una medaglia nella prova in linea maschile e una caduta, probabilmente, ieri ci ha ridato un posto sul podio in quella femminile.

Elisa Longo Borghini ha, infatti, conquistato uno splendido terzo posto nella prova in linea di ciclismo femminile alle Olimpiadi di Rio, coronando una prestazione incredibile in fatto di grinta, tenacia e determinazione. Sembrava quasi che se l’aspettasse: poco prima della partenza, infatti, aveva dichiarato: «Adesso ce la giochiamo fino in fondo». E così è stato.

Il Vco può festeggiare, ancora una volta, una sua atleta che sale sul tetto del mondo: I successi sono di casa da Elisa, però, visto che la mamma, Guidina Dal Sasso, è stata olimpionica di sci da fondo e Nando era tecnico della nazionale. Elisa, però, ha voluto seguire le orme del fratello Paolo, professionista fino al 2014, ed ha scelto la bicicletta.

Mamma Guidina e papà Nando l’hanno seguita in Brasile ed hanno potuto gioire con lei, quasi una predestinata dopo che le era stata ritrovata anche la sua bicicletta, persa a Malpensa.  Insomma tanti piccoli indizi che facevano pensare ad una grande prestazione di Elisa.

La corsa si è giocata tutta negli ultimi dieci chilometri, quando una coppia composta dalla scatenata olandese Van Vleuten  e dalla statunitense Abbott, più guardinga, affronta la discesa finale dopo la rampa di Vista Chinesa con un vantaggio di circa 40’ secondi. Dietro, un terzetto composto da Longo Borghini, Van der Breggen (orande) e Johansson, svedese. Sembra un distacco cristallizzato, ma, alla penultima curva, l’olandese cade e lascia via libera a Mara Abbot, che deve percorrere da sola, in una corsa contro il tempo, gli 11 chilometri rimasti.

A questo punto tutta la tecnica di Elisa Longo Borghini esce allo scoperto ed inizia un inseguimento a tre della battistrada. Il vantaggio si riduce sempre di più. Fino a 400 metri dall’arrivo, quando il terzetto “salta” una stremata Abbot e inizia la volata per decidere le medaglie. L’olandese Van der Breggen taglia per prima il traguardo, precedendo la Johansson, argento, ed Elisa Longo Borghini, medaglia di bronzo, che non riesce a trattenere le lacrime di gioia. Adesso è nell’olimpo del ciclismo.

Sandro Devecchi

ORNAVASSO - Una caduta ci ha tolto sabato una medaglia nella prova in linea maschile e una caduta, probabilmente, ieri ci ha ridato un posto sul podio in quella femminile.

Elisa Longo Borghini ha, infatti, conquistato uno splendido terzo posto nella prova in linea di ciclismo femminile alle Olimpiadi di Rio, coronando una prestazione incredibile in fatto di grinta, tenacia e determinazione. Sembrava quasi che se l’aspettasse: poco prima della partenza, infatti, aveva dichiarato: «Adesso ce la giochiamo fino in fondo». E così è stato.

Il Vco può festeggiare, ancora una volta, una sua atleta che sale sul tetto del mondo: I successi sono di casa da Elisa, però, visto che la mamma, Guidina Dal Sasso, è stata olimpionica di sci da fondo e Nando era tecnico della nazionale. Elisa, però, ha voluto seguire le orme del fratello Paolo, professionista fino al 2014, ed ha scelto la bicicletta.

Mamma Guidina e papà Nando l’hanno seguita in Brasile ed hanno potuto gioire con lei, quasi una predestinata dopo che le era stata ritrovata anche la sua bicicletta, persa a Malpensa.  Insomma tanti piccoli indizi che facevano pensare ad una grande prestazione di Elisa.

La corsa si è giocata tutta negli ultimi dieci chilometri, quando una coppia composta dalla scatenata olandese Van Vleuten  e dalla statunitense Abbott, più guardinga, affronta la discesa finale dopo la rampa di Vista Chinesa con un vantaggio di circa 40’ secondi. Dietro, un terzetto composto da Longo Borghini, Van der Breggen (orande) e Johansson, svedese. Sembra un distacco cristallizzato, ma, alla penultima curva, l’olandese cade e lascia via libera a Mara Abbot, che deve percorrere da sola, in una corsa contro il tempo, gli 11 chilometri rimasti.

A questo punto tutta la tecnica di Elisa Longo Borghini esce allo scoperto ed inizia un inseguimento a tre della battistrada. Il vantaggio si riduce sempre di più. Fino a 400 metri dall’arrivo, quando il terzetto “salta” una stremata Abbot e inizia la volata per decidere le medaglie. L’olandese Van der Breggen taglia per prima il traguardo, precedendo la Johansson, argento, ed Elisa Longo Borghini, medaglia di bronzo, che non riesce a trattenere le lacrime di gioia. Adesso è nell’olimpo del ciclismo.

Sandro Devecchi

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