Successo

La Scacchistica Novarese terza in Serie A1

Nonostante l’inizio difficile, la squadra ha reagito e ha fatto cassa nei momenti delicati

La Scacchistica Novarese terza in Serie A1
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Si è giocato a Torino, dal 15 al 17 marzo, il girone 1 della serie A1 del Campionato Italiano a Squadre di scacchi; vi era inserita anche la prima squadra della Scacchistica Novarese, in compagnia di Messina, Palermo, Varese, Bologna e “Il Castelletto” Milano.

Scacchistica terza

Più degli altri anni la permanenza nella serie si presentava ardua, dato il maggior numero di giocatori titolati (tra i quali 3 Grandi Maestri e 4 Maestri Internazionali) presenti nei roster delle formazioni rivali, ma i giocatori novaresi da tempo ci hanno ormai abituato a “exploit” d’ogni sorta quando si tratta di difendere i colori del sodalizio nel Campionato a Squadre. A comporre la nostra squadra in questa edizione del CIS di serie A1 sono stati il Maestro Vincenzo Montilli, il Candidato Maestro Federico Floris, il Maestro Fide Mario Ferro, il Candidato Maestro Marco Brugo e il Maestro Marco Angelini.

Il torneo iniziava male: in un incontro ritenuto alla vigilia vitale per la salvezza, contro Messina, (guidata dal famoso GM olandese Ernst), venerdì sera arrivava una sconfitta per 3-1, con il solo Ferro a chiudere brillantemente una partita densa di sorprendenti colpi tattici. Il sabato mattina nel secondo turno nonostante il pronostico apparentemente chiuso, c’era grande voglia di riscatto contro Palermo, che pure aveva in squadra un “pezzo grosso”, il GM montenegrino Nikita Petrov. Ma nello sport la buona volontà non sempre è sufficiente: Palermo travolge i nostri con un pesante 4-0 e la Scacchistica Novarese sembra trovarsi già “con un piede nella serie inferiore”. Nei tre turni successivi, nei quali peraltro sulla carta si partirà ancora sfavoriti, sarebbero ora necessarie almeno due vittorie piuttosto nette per sperare di raggiungere il quarto posto (ultimo utile per la permanenza in A1) e addirittura due vittorie ed un pareggio per averne certezza…

Le due sconfitte subite peró si sono rivelate la giusta doccia fredda di cui la squadra aveva bisogno: nel pomeriggio di sabato Novara prendeva una fondamentale boccata d’ossigeno vincendo molto nettamente (3,5-0,5) contro il “Castelletto” Milano, con vittorie convincenti di Angelini e Ferro, vittoria brillante in partita d’attacco per Floris contro il MI Daniel Contin e patta di Montilli contro il Grande Maestro greco Spiridon Skembris! Un match dominato! Primo passo fatto.
Domenica mattina il morale di squadra e “tifosi” era già ben diverso, ma serviva ancora una vittoria contro Varese, anch’essa in lotta per non retrocedere. Dopo lunghe partite molto tese, arriva la patta di Montilli contro il MI Aranovitch, seguita da una inattesa sconfitta di Brugo. In una partita molto complessa tatticamente, Angelini segnava il punto. A decidere l’incontro restava la sfida tra Ferro e il Maestro Internazionale Renzo Mantovani: in un finale molto teso, Mantovani era forzato a sacrificare una torre per un pedone che procedeva verso la promozione, quindi Ferro stoppava con una precisa manovra i minacciosi pedoni avversari e costringeva Varese alla resa; vittoria novarese per 2,5-1,5!

I 4 punti raccolti peró non davano ancora la matematica salvezza, per cui Novara era chiamata a giocare al massimo il match contro Bologna, in testa alla classifica e in corsa per la promozione nella serie Master. Bologna si porta in vantaggio grazie alla vittoria del MI moldavo Martinovici. Ferro e Angelini, in vantaggio in mediogioco, portavano a casa solo due patte. Ma Floris, dopo avere sacrificato due pezzi per torre e pedone, in un finale molto complicato vince una partita rocambolesca e Novara pareggia! Il 2-2 basta a Bologna per vincere il torneo e salire nella massima serie, ma la Scacchistica Novarese corona una grande rimonta, dall’orlo del baratro al terzo posto finale!

Novara dunque ha concluso con 5 punti un torneo che sembrava avviato su binari infelici.
Nonostante l’inizio difficile, la squadra ha reagito e ha fatto cassa nei momenti delicati, a conferma della tenacia e determinazione di un gruppo sempre molto affiatato e trainato da un forte spirito di squadra e di appartenenza, che ancora una volta ha fatto la differenza.

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