Il personaggio

Giovanni, 15 anni di Vespolate: lancia il martello oltre i 50 metri

Milani è già un campione.

Giovanni, 15 anni di Vespolate: lancia il martello oltre i 50 metri
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«Mi sono avvicinato allo sport a 5 anni e con il tempo ho capito che era la mia strada. Forse all’inizio sembra che i risultati fatichino ad arrivare, ma con costanza e perseveranza ogni traguardo può diventare un obiettivo concreto». Ha le idee chiare Giovanni Milani, 15 anni il mese prossimo, di Vespolate e studente del liceo scientifico Antonelli di Novara.

I risultati

Nel corso di questa stagione il giovane vespolino ha ottenuto risultati di assoluto prestigio nella categoria Cadetti (2007/2008). La sua specialità è il lancio del martello e gareggia per il Team Atletico Mercurio Novara guidato da Stefano Gallesi. Nel mese di giugno è stato selezionato dalla rappresentativa piemontese per il meeting nazionale di Parma “Pratizzoli”, a ottobre ha partecipato sempre con la rappresentativa piemontese ai campionati italiani per regioni che si sono svolti a Caorle (Ve) dove si è classificato al nono posto. Per il secondo anno consecutivo è campione regionale piemontese di lancio del martello categoria Cadetti nella gara che si è svolta nel mese di settembre a Volpiano. Il 22 ottobre, durante l’ultima gara di stagione ad Alessandria, ha realizzato la sua miglior misura superando il muro dei 50 metri, lanciando il martello a 52,15: una prestazione che lo colloca nelle liste nazionali al 4° posto; un risultato molto importante per l’atleta vespolino in vista della prossima stagione che lo vedrà esordire nella nuova categoria Allievi.

Sport grazie a papà Carlo

«E’ stato mio papà Carlo che mi ha avvicinato al mondo dello sport visto che era molto amico dell’allenatore Stefano Gallesi - racconta Milani - e sono contento perché ho trovato subito un mondo che mi è piaciuto molto. Ho iniziato con la corsa, poi mi sono avvicinato a una sorta di martello da 500 grammi e lì ho capito quale fosse la mia vocazione».
Oggi - mentre si cimenta anche nel salto triplo - fa attività fisica per un’ora e mezza per tre giorni alla settimana e allena corpo e mente pensando al futuro: «Un futuro in divisa - annuncia abbozzando un sorriso -. Mi piacerebbe entrare nell’Esercito e intraprendere la carriera militare. Nel frattempo però guardo al domani passo dopo passo». Stimolato a riflettere ad alta voce sul valore dello sport, il giovane atleta non ha un attimo di esitazione: «E’ bello raggiungere importanti risultati - ammette - però è anche bello vivere la dimensione dello stare insieme, si imparano regole e a stare in mezzo agli altri. Tutte cose belle e anche importanti». Soddisfatto di lui - oltre alla famiglia sempre il pole position nella tifoseria - c’è il suo presidente Gallesi.

Davanti a sé ha grandi modelli

«E’ un giovane motivato e con grande determinazione - conferma quest’ultimo -. Ha raggiunto importanti risultati e davanti a lui si apre un ventaglio di possibilità. Ma lo sport innanzitutto, soprattutto a quell’età, è voglia di stare insieme, divertirsi anche con disciplina. E’ un guardare avanti anche grazie a dei modelli che ti portano a dire “loro ce l’hanno fatta e posso farcela anch’io”. Penso a nomi come Linda Olivieri, Federico Bruno e Martina Canazza. Ovviamente siamo orgogliosi di tutti i nostri ragazzi e ci auguriamo che lo sport sia sempre una fonte di gioia, voglia di stare insieme e crescita. E questo - chiosa - davvero per tutti».

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