L'argento olimpico della Ginnastica femminile parla anche novarese
Il racconto di Massimo Contaldo, team manager dell’Italia: "Otto anni di lavoro per vivere questa emozione"
A volte, basta la prima Olimpiade della vita per contribuire a scrivere la storia. E' quanto accaduto lo scorso martedì 30 luglio 2024, nell'arena di Parigi Bercy, al novarese Massimo Contaldo, 70enne team manager della squadra nazionale femminile della Federazione Ginnastica d'Italia.
L'argento olimpico della Ginnastica femminile
Le “fate” Angela Andreoli, Alice D'Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio e Giorgia Villa, campionesse europee in carica, hanno conquistato una storica medaglia d'argento terminando la gara a squadre di ginnastica artistica dei Giochi Olimpici 2024 al secondo posto, dietro di 5.802 punti soltanto agli inarrivabili Stati Uniti della fuoriclasse Simone Biles ma davanti al Brasile, bronzo con un punteggio di 164.497 contro i 165.494 delle azzurre.
"Grande emozione" per il novarese Contaldo
Le quali hanno riportato a casa una medaglia a cinque cerchi in questa specialità a distanza di 96 anni da Amsterdam 1928: «Una grande emozione, un'esperienza in più della mia vita - ha raccontato 'a caldo' Massimo Contaldo raggiunto telefonicamente a Parigi dal Corriere di Novara - Ho lavorato molto negli ultimi otto anni collaborando con il dt Enrico Casella e lo staff, mantenendo con umiltà e tenacia la barra dritta tra tante difficoltà, per vivere un momento come questo».
Contaldo ha seguito la prova delle “fate” azzurre nel settore dell'arena di Bercy riservato alle delegazioni e ai tecnici: «Sul campo di gara potevano accedere solo le ginnaste, due allenatori e un massaggiatore - ha spiegato Contaldo - Le ragazze erano ben preparate e hanno risposto in maniera davvero efficiente. Hanno terminato la qualificazione al secondo posto, confermato anche alla fine. Io ho avuto sensazioni positive già alle parallele. Dopo la successiva spettacolare trave ero quasi certo almeno del podio. Era tempo di prepararsi a tirar fuori la bandiera tricolore».
Le celebrazioni, complici l'orario ormai tardo, la stanchezza e la tensione accumulate sono state “soft”: «Ci siamo riuniti alle ragazze a Casa Italia, dove è arrivato per complimentarsi anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, mettendoci a tavola a mezzanotte - conclude Contaldo - Prima, c'è voluto parecchio tempo anche per i controlli antidoping e per le tante interviste. Così dopo cena, per la stanchezza e la tensione scesa, le ragazze sono crollate e siamo andati tutti a dormire».